La “batata rossa” o patata rossa dolce ha una polpa di colore arancione, si presenta soda e compatta, si può lessare, cuocerla al forno, in umido e fritta. E’ un tubero molto apprezzato proprio per la sua versatilità, molti chef la utilizzano per i loro preparati.
La batata rossa dolce è una qualità superiore di patata americana o patata, caratterizzata da una polpa più arancione e un da gusto più dolce rispetto alla patata classica. Appartiene alla famiglia delle convolvulacee e il suo nome scientifico è ipomea batatas. Per crescere al meglio la batata rossa ha bisogno di un clima tropicale o sub-tropicale, di terreni sabbiosi e di molta luce affinché sottoterra i suoi rizomi si arricchiscano di contenuti nutritivi, colori e sapori. Originaria dell’America tropicale, si pensa che sia è stata portata nel vecchio continente da Cristoforo Colombo. La sua coltivazione è presente anche in Italia, soprattutto nel nostro Sud dove il clima è più caldo. Questo tubero ha un sapore a metà tra la zucca e la patata, il suo uso si presta a numerose ricette, può essere mangiata anche cruda e in tal caso il suo sapore ricorda quello della carote. Può essere utilizzata anche per la preparazione di dolci. Si possono adottare tutte le ricette normalmente impiegate per la patata: grigliata, al forno, bollita, fritta, per preparare gnocchi e purè, come contorno ai secondi. È necessario però qualche accorgimento: la batata è molto più tenera della patata tradizionale e la sua cottura avviene in tempi assai più brevi. Se viene affettata troppo sottile, rischia di sfaldarsi molto facilmente. La batata rossa può anche sostituire la zucca, nella preparazione di risotti e sughi, ripieni e torte, e la carota, condita a crudo nelle insalate miste o cucinata in zuppe e minestre.
La batata rossa ha un valore nutrizionale altissimo e proprietà antiossidanti, contiene il 72% di acqua, il 22% di carboidrati e il 3,3% di fibre. Ha un quantitativo basso di proteine e quasi nullo di grassi, ricca di potassio, fosforo, calcio e magnesio. .