L’estate? Amica della dieta

L’estate? Amica della dieta

Anzi… Della buona alimentazione.

Se c’è una parola, un concetto, una restrizione, che disturba fortemente la mente dei golosi e delle buone forchette, questa è sicuramente la “dieta”. Se volete essere felici e avere un bel corpo, fare la dieta è di certo la mossa SBAGLIATA. Niente attrae più del proibito. Così è da sempre. Fin dai tempi di Adamo ed Eva che cedettero inevitabilmente alla tentazione di mangiare una mela (?). Potevano nutrirsi dei frutti di tutti gli alberi, ma non avrebbero mai goduto come nel momento in cui hanno infranto un divieto.

Vale anche nella vita di tutti i giorni. Sono insegnamenti elementari, che ci portiamo dietro fin da bambini, ma che comprendiamo pienamente solo maturando. C’è tanta filosofia. Non è solo un discorso religioso.

Fare la dieta implica punirsi, farsi del male. Mi spiego meglio. Il concetto di dieta, per come è concepito dai più, comprende divieti e restrizioni, che ci condurranno ad un circolo vizioso fatto di stress, debolezze, sensi di colpa e insoddisfazione.

Ripeterci costantemente che non siamo in forma, non avere amore per le proprie caratteristiche fisiche (che comunque non sono eterne), ci rende ancora più difficile il raggiungimento dell’immagine di noi, che tanto desideriamo.

Lo stress oltretutto aumenta la produzione di cortisolo che non aiuta affatto a perdere peso. Saremo quindi gonfi e di cattivo umore.

Volersi bene è fondamentale per abbracciare qualsiasi tipo di cambiamento fisico e di abitudini alimentari con positività. Mangiare sano fa sicuramente parte di questo processo di amore per noi stessi, che è ben diverso dal fare una dieta. Le diete ci rendono affamati, nervosi e perennemente tentati al cedere ad abbuffate. Ci indeboliscono psicologicamente e spesso ci fanno perdere peso, ma non grasso.

Nutrirsi correttamente, invece, appaga. Tutela la massa magra, aumenta il metabolismo basale e ci fa sentire pieni di energia.

Fare la dieta implica tanti divieti e a livello mentale viene vissuta come una penitenza, un sacrificio. Come se fosse un’imposizione esterna. Come se un grande occhio ci spiasse mentre sgarriamo, mangiando una fetta di pizza, e ci facesse sentire tristi e avviliti fino alla fine dei secoli.

Mangiare bene è diverso. Sei tu a decidere. Si tratta della tua libera scelta. Non devi vietarti nulla. Nessuno ti costringe a morire di fame. Puoi anche mangiare la pizza. Si tratta solo di avere cura di te e di non esagerare. Si tratta di portare più spesso in tavola alimenti che fanno bene, che ti dissetano, ti saziano, ti aiutano ad affrontare la giornata, mantenendoti leggero e attivo. Si tratta di avere in mano una bilancia che ti aiuterà a gestire le calorie giornaliere, senza per questo dover digiunare o privarti di tutto ciò che è buono. Scoprirai quanto è saporita un’insalata fresca non troppo condita. Il tuo gusto sarà come amplificato. Amerai il cibo nella sua semplicità e talvolta nella sua forma originale.

L’estate è il momento migliore per iniziare a mangiare bene, a fare una dieta sana e perdere grasso. Quando fa troppo caldo infatti non è piacevole passare il tempo davanti ai fornelli o al forno e quindi i piatti veloci a base di frutta, verdure crude e la giusta quantità di proteine sono l’ideale. Niente di fritto, troppo condito ed elaborato.

Alimenti semplici e facilmente digeribili, saranno vostri alleati verso una forma fisica invidiabile. Mangiare poco e spesso vi aiuterà a gestire la fame, insieme al bere tanto, tantissimo. Via libera a tisane di tutti i tipi e the verde, che con le sue infinite proprietà risulta essere davvero salutare.

Se non siete predisposti alla sport, vi basterà camminare. Lasciate la macchina parcheggiata e sbrigate qualsiasi cosa a piedi. Vi aiuterà tantissimo a scaricare le tensioni accumulate in giornata e vi manterrà più tonici.

Premetto che io non sono una nutrizionista, pertanto i miei sono solo consigli generici. Quando si cambiano abitudini alimentari, al fine di perdere peso, per essere sicuri di compiere le scelte giuste è sempre bene affidarsi ad un esperto. Io sono solo nelle vesti di foodblogger e posso solo parlare delle mie idee in cucina, ma non ho piani alimentari nella manica studiati per voi.

Posso affermare che mangiare bene, in estate, a mio avviso è più semplice, ma magari non è per tutti così. Ognuno di noi è un mondo a se stante che merita di essere attenzionato nella sua unicità. Non esistono regole universali, eccetto quella di accettarsi sempre e comunque.

Nessuno è migliore di noi o può erigersi nella posizione di giudicarci per il nostro aspetto. Il nostro corpo è un tempio e, in quanto sacro, solo chi ne è in possesso ha il diritto di prendersene cura come meglio crede.

Non sentitevi in colpa, quando per un periodo avete bisogno e voglia di mangiare tanto e cose caloriche. Magari avete la necessità di fare diverse esperienze culinarie, di assaggiare vari piatti, oppure il cibo vi distrae e consola in un momento particolare.

C’è un tempo per tutto e solo noi possiamo sapere quando è il momento di cambiare abitudini. Dobbiamo sempre ascoltare noi stessi, perché nessuno meglio di noi sa cosa ci può aiutare e fare bene. La cosa più importante sarà mantenere sempre la serenità psichica per affrontare al meglio tutte le esperienze di vita che ci aspettano.

Da ragazzina mi è capitato di mettermi a dieta. Volevo essere bella a tutti i costi. Avevo il mio ideale di bellezza, che non raggiungevo mai. Ero magra, ma per me non era mai abbastanza. Desideravo piacere a tutti e io non mi piacevo mai. Ero infelice.

C’erano giorni che andavo a letto senza cenare. A volte mi nutrivo solo di un frutto, che mi avrebbe dovuto tenere in piedi un giorno intero. Passavo ore e ore sulla cyclette. Avevo difficoltà a studiare e a concentrarmi.

Ricordo di un periodo che salivo sulla bilancia anche 6/7 volte al giorno. Perdevo peso a vista d’occhio, ma davanti allo specchio, nuda, cercavo sempre qualcosa da correggere. Non mi accettavo mai. Inutile dirvi che per quanto potessi apparire carina agli occhi della gente, io non ero né felice, né serena. Tra l’altro mi era difficile aprirmi e mostrare al prossimo qualcosa che andasse oltre il mio involucro, il mio guscio.

Era difficile amarmi e sentirmi amata… E più desideravo farmi guardare, più diventavo invisibile. Non è facile da spiegare. Dietro ogni kg perso, c’era una parte di me che se ne andava, c’era l’eco della mia insoddisfazione esistenziale.

Ricordo che ero bionda come la luce. Tinture, colpi di sole, meches. Avevo sempre i capelli brillanti. A volte gialli, in base alle mani del parrucchiere, a cui mi affidavo.

Ho cambiato tanti colori di capelli, perché ero sempre alla ricerca del bello. Sono stata rossa come Ariel, ma anche castana scurissima (quasi nera), che per me che sono chiara di carnagione è un duro colpo.

Poi è successo che una volta da rossa volevo tornare subito bionda. Così ho fatto la prepotente dalla mia parrucchiera, chiedendole il miracolo. Il risultato è stato disastroso. Ero rosa. I capelli erano rovinatissimi. Mi sentivo come un pikachu con l’alopecia. Non so come sia di preciso un pikachu con l’alopecia, ma stavo messa male. Mi sono sentita sciocca e il viso sconsolato della parrucchiera, che non aveva il coraggio di chiedermi il conto, non mi aiutò affatto. Ricordo che mi disse, come per rimediare: “facciamo un semi-raccolto?” Andai via con un cappello in testa, con gli occhi gonfi di dispiacere ed irritati per la tinta aggressiva.

Lei mi aveva raccomandato di non toccare i capelli almeno per due settimane. Sarebbe stato rischioso. Mi disse di tornare da lei, che avrebbe saputo chiaramente cosa fare.

Io, uscita dalla sala, mossa da coraggio e disperazione, entrai nel primo negozio disponibile e comprai una tintura castano chiaro. La applicai, appena arrivata a casa. Da allora non ho più barattato il mio colore naturale con nessun altro. Sono anni che risparmio tanti soldini e la mia chioma è sana e bellissima, come quella di una bambina di cinque anni.

Finalmente ho capito che il colore che mi stava meglio, ce l’avevo in testa già e, a Dio piacendo, avrò tutta la vecchiaia per sperimentare tinture. Sempre che il mio bianco non sia poi irrinunciabile ( ahahahah ).

Accettarsi e piacersi nelle piccole cose è davvero fondamentale. Non possiamo essere altruisti se non siamo egoisti. Non possiamo amare nessuno, se prima non amiamo noi stessi.

Ama il tuo prossimo come te stesso. Ma se non mi amo, come faccio ad amare te?

Quando finalmente ho iniziato a volermi bene e non seguire come una matta stereotipi irraggiungibili e insani, sono riuscita a creare intorno a me relazioni solide, profonde e vere. Ho abbracciato ciò che di positivo l’esistenza può offrire, senza paure ed insicurezze.

Questo mi ha cambiata in meglio. Ho smesso di fare diete restrittive. Forse a tavola mi sono divertita anche troppo, ma ero serena e finalmente libera.

Ora che fa caldo e ho voglia di mangiare più salutare, sto sperimentando il piacere dei piatti freddi e a crudo. A tal proposito , vi suggerisco l’idea di una pietanza leggerissima e saziante. Si tratta di 150 gr di pollo affettato condito a crudo con dell’insalata, del formaggio spalmabile light (o della ricotta) e dei pomodorini a dadini. Io lo acquisto imbustato da penny, che è spesso in offerta e posso tenerlo in frigo fino a quando non mi serve.

Spalmo su ogni fetta un velo di formaggio, aggiungo insalata mista condita solo con sale e origano e chiudo come un involtino o un cannellone. Faccio così per ogni fetta e poi in superficie condisco con pomodorini a dadini conditi con un po’ di sale, origano, pepe nero e un filo di olio evo.

Un piatto completo, sano e leggero. Adatto all’estate. Ovviamente potete accompagnare il tutto con qualche grissino o due fette di pane (possibilmente integrale) tostato.

Buonissimo. Se non vi piace? Beh, se non vi piace, come diceva sempre mio papà ,è perché non avete davvero fame! Ahahaha

Alla prossima ricetta, amici.

L’estate? Amica della dieta
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