La fangata di votare una stella

La fangata di votare una stella.

Amici foodlovers, inizio sempre così l’introduzione alle mie ricette, credendo ingenuamente che chi mi legga sia poi anche mio amico.

Questa volta dovrei forse iniziare con “nemici” e basta, ma mi sembra un parolone troppo pesante per definire qualche testa leggera che comunque mi SEGUE.

Da tempo noto delle votazioni bassissime a molte mie ricette. Una misera stella. Potrete dire che è normale che qualcuno legga una mia proposta e non gradendola dia un voto negativo. Il fatto è che questo comportamento si sta perpetrando nel tempo, anche su ricette che, senza troppa presunzione, non lo meritano affatto.

Non pretendo l’eccellenza. Sono la prima a dire e a sapere di essere una grandissima dilettante. Proprio il diletto è il motivo che mi spinge a scrivere e a postare foto, anche di bassa qualità. Non ci trovo nulla di male nel farlo. Vedere però una stella, senza una traccia di mittente o un accenno di commento dove venga motivato il voto, mi fa pensare che si tratti solo di uno stupido e scellerato accanimento gratuito.

Sarò paranoica e noiosa. La consapevolezza è il mio forte. Immagino già qualcuno che piazza il proprio dito su una stella ridendo e/o scatenando grasse risate, incurante del tempo che io dedico ad un piccolo progetto dal grande valore.

Mi sento come quelli che si dedicano per anni ad un giardino e se lo vedono deturpato da un giorno all’altro. Votare una stella, per chi lo fa è uno scherzo forse (ovviamente di cattivo gusto). Per me è una perdita.

Sapevo che tutti i blogger potessero avere degli haters. Chissà se i miei li conosco pure nella realtà oppure sto proprio antipatica a priori. Non lo saprò mai, credo. So solo che la cultura dell’odio va davvero alla grande e quando non si trova qualcuno o qualcosa su cui canalizzare le emozioni negative, si va alla rinfusa e si fanno pasticci.

Penso però che queste righe, tanto ridicole quanto sagge, faranno eco nella mente di quelli che si stanno divertendo alle mie spalle.

Poi spero di svegliarmi da questo brutto sogno e capire che sono tutti voti reali, pensati con scrupolo e allora mi piacerebbe rispondere a delle valutazioni negative che mi lasciano a volte senza voglia di continuare a postare.

Una volta ero convinta del fatto che non importava cosa avrei pubblicato. Nel bene o nel male, l’importante è che se ne sarebbe parlato e io ne avrei tratto profitto. Ad oggi che il mio blog cresce giorno dopo giorno, sto acquisendo maturità e consapevolezza. Non voglio più fare solo numero. Mi piacerebbe migliorare davvero, dare qualità con i miei contenuti. Voglio continuare ad essere una buona fonte di ispirazione per molti.

Ho sempre avuto paura di metterci la faccia per non ritrovarmela infangata, però ci ho sempre messo parte del mio cuore. Che è anche più rischioso.

Nel tempo mi sono svelata.

Mi sono raccontata a poco a poco, dietro un ingrediente piuttosto che un altro. Dietro ad un metodo piuttosto che un altro. Dietro ai fornelli. Dietro al tavolo e alle stoviglie. Dietro a questo schermo che per fortuna o sfortuna mi lega e separa da voi al tempo stesso.

Mi piacerebbe tanto potervi chiamare tutti “amici foodlovers”, ma sappiate che continuerò a scrivere anche per chi amico, evidentemente, non mi è.

A presto.

Franpasefora.

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