Biscotti senza burro – uova – zucchero – glutine – raccolta ricette divise per gruppi
Biscotti, perché si chiamano così? L’origine della parola deriva dal latino Biscoctum cioè cotto due volte.
SI ritiene che i primi ad usare del pane cotto due volte e cioè biscottato furono i soldati romani e che ancora nel 31 a.C i soldati erano dotati di gallette da consumare durante gli spostamenti e battaglie.
Ma si trovano tracce di biscotti anche nell’antico Egitto, dove erano consumati dai faraoni, testimonianza i geroglifici ritrovati. Gli antichi Greci ne facevano biscotti votivi a forma di animale e spesso durante le Crociate, venivano imbarcati via nave tra le vettovaglie.proprio perché si conservavano allungo.
Marco Polo per descrivere del pesce secco scrive:
“Hanno di molto buon pesce e fannone biscotto, che egli tagliano a pezzuola… gli appiccano al sale e così li mangiano tutto l’anno come biscotto”.
All’inizio si usava il miele per dolcificare e frutta secca come noci, nocciole e mandorle, a cui poi si aggiunsero fichi, datteri e mele cotogne essiccate al sole. Il commercio poi con i paesi orientali li arricchirono di spezie. Nel 996 quando a Venezia sbarcò lo zucchero nei monasteri venivano preparati biscotti di vari tipi.
Nell 800 poi quando la moda di accompagnarli con il tè o la cioccolata calda esplose, fiorirono i primi biscottifici in tutta Europa.
Ecco la mia raccolta di 30 Biscotti senza burro – uova – zucchero – glutine – raccolta ricette divise per gruppi. Tutti i biscotti sono preparati con farine integrali bio macinate a pietra.
Oggi parliamo de i biscotti di Garibaldi alla mia maniera. Sinceramente neanche io sapevo che questi particolari biscottini si chiamassero proprio…
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