Il progetto Diana e i suoi alimenti
Cos’è il progetto Diana?
La Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano ha progettato nel 2008 uno studio, denominato progetto Diana5 che aveva l’obiettivo di valutare se una sana alimentazione ed una adeguata attività fisica possano ridurre il rischio di recidive nel carcinoma mammario.Il nome deriva da DIeta e Androgeni, perché i precedenti studi DIANA, progettati e condotti presso l’INT, hanno dimostrato che riequilibrando la dieta è possibile anche modificare l’ambiente interno e ridurre, nel sangue, la concentrazione di certi fattori che, più di altri, favoriscono lo sviluppo dei tumori della mammella e ne ostacolano la guarigione.
Il promotore del progetto Diana è stato dal 2008 il l Dr. Berrino, con la Dottoressa Anna Villarini.
Conclusosi nel Giugno del 2016 ha dimostrato che Nelle pazienti operate di tumore della mammella, il miglioramento di alimentazione e stili di vita comporta una diminuzione del rischio di recidive e di sviluppare metastasi. Lo rivelano i dati del Progetto Diana 5, studio di intervento multicentrico, controllato e randomizzato, coordinato dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori, Campus Cascina Rosa.
Le pazienti coinvolte nello studio, partito nel 2008 hanno adottato un’alimentazione basata sul consumo di cereali integrali, legumi, verdure di stagione, frutta fresca e semi oleaginosi, e povera di cereali raffinati, zuccheri e carni rosse e conservate. Allo stesso tempo, hanno modificato lo stile di vita, introducendo quotidianamente un’attività fisica moderata come, ad esempio, trenta minuti di camminata a passo veloce. Nelle donne già operate al seno, questo cambiamento prolungato di abitudini si è tradotto in una riduzione dei fattori di rischio che favoriscono l’insorgenza di recidive e metastasi.
Anche se concluso chi ha bisogno di aiuto per patologie legate al tumore della mammella e alimentazione può rivolgersi a Dianaweb
Questo modo di alimentarsi non è solo indispensabile per aiutare la guarigione dei tumori della mamella, ma essendo una dieta (inteso come stile di vita) antinfiammatoria, prevalentemente vegetale, con cereali integrali, legumi, verdure biologiche di stagione, e dolci senza zucchero sorprendentemente anche l’Alzheimer, il diabete, l’artrite, e molte altre patologie possono contare moltepici e inportanti benefici.
Mi permetto di consigliarvi il libro PREVENIRE I TUMORI MANGIANDO CON GUSTO
Il progetto Diana e i suoi alimenti
Alimenti base utilizzati nel Progetto Diana
Soia
Viene molto usata nella dieta Diana perché è l’alimento più ricco di isoflavonoidi e contiene anche lignani.
Ha inoltre l’effetto di ridurre il colesterolo. Vengono usati i prodotti tradizionali della cucina orientale come il miso, un prodotto di soia fermentato che si utilizza come un dado per preparare deliziose zuppe, il latte di soia, da utilizzare in cucina al posto del latte, o da bere frullato con frutta o succhi di frutta, il tofu, o formaggio di soia, usato in decine di ricette con verdure, il tempeh, i panetti di chicchi di soia che costituiscono la base dell’alimentazione indonesiana, da friggere o stufare, mentre non sono stati utilizzati i derivati industriali come spezzatini o bistecche di soia perché nel processo di produzione possono perdere alcune sostanze protettive.
È consigliabile in particolare l’utilizzo del fagiolo di soia come tale, la cosiddetta soia gialla, anche se richiede lunghi tempi di cottura. Vanno bene anche la soia verde (il fagiolo Mung, da cui si ricavano i germogli di soia) e la soia rossa (gli Azuki) perché sono ottimi legumii anche se in realtà non si tratta di soia.
Altri legumi
Lenticchie, fagioli, piselli, ceci, fave. Sono tutti indicati perché contengono lignani e le fibredei legumi riducono il colesterolo e contribuiscono a prevenire il diabete
I legumi inoltre riducono l’attività di alcuni enzimi digestivi e quindi rallentano l’assorbimento intestinale. Assieme ai cereali integrali aumentano il senso di sazietà favorendo chi desidera dimagrire.
Chi non è abituato deve però introdurli gradatamente, per dare il tempo all’intestino di adattarsi, ricordandosi sempre di matsicare bene e a lungo.
Alghe
Tradizionalmente usate anche nei paesi mediterranei, anche se oggi praticamente non più consumate, le alghe sono ricche di lignani e di sali minerali (i sali del mare), utili nella regolazione del metabolismo e della pressione del sangue.
Facilitano il funzionamento della tiroide e quindi aiutano a dimagrire. Si usano comunemente nelle insalate, nelle zuppe e per la cottura dei legumi.
Cereali integrali
Costituiscono con i legumi la base della dieta Diana, che si rifà alla varietà di gusti e di piatti della cucina mediterranea e della cucina tradizionale di tutti i popoli.
Vengono evitate invece le farine raffinate perché con la raffinazione si perdono i fitoestrogeni e gli amidi diventano più rapidamente assimilabili, con conseguente rapido aumento dello zucchero nel sangue e dell’insulina
Riso integrale
È un alimento fondamentale della dieta, che tutte le partecipanti agli studi hanno imparato ad apprezzare, ma è bene usare ogni tanto anche piatti a base di orzo, farro, grano saraceno, miglio, per approfittare di tutta la ricchezza e la varietà che i cereali integrali offrono.
Anche il grano può essere mangiato in chicco, come tutti i semi, dopo averlo fatto germogliare.
Pane Diana
Viene prodotto con farina integrale con l’aggiunta di semi di lino (80 gr per ogni chilo di farina, metà interi e metà macinati).
La lievitazione naturale garantisce un buon assorbimento del ferro e del calcio contenuti nei cereali.
Talvolta vengono aggiunti farina o chicchi interi di segale o avena, che riducono ulteriormente la velocità di assorbimento degli zuccheri.
Fiocchi di avena e avena in chicchi
Vengono raccomandati perché hanno la proprietà di rallentare l’assimilazione degli zuccheri Vengono usati come porridge (con latte di soia) o come base per dolci e gallette, o aggiunti alle minestre o al muesli.
Anche i fiocchi degli altri cereali (purché non zuccherati) vanno bene, me per chi desidera dimagrire è meglio evitare i fiocchi di mais (e il pop-corn), perché l’amido del mais è più rapidamente assimilabile di quello degli altri cereali.
Semi di lino
Vengono usati perché ricchissimi di lignani.
Vengono consumati prevalentemente nel pane e nei dolci.
I semi di lino macinati sono anzi la principale fonte di grassi nella preparazione dei dolci Diana. I grassi contenuti nei semi di lino, che appartengono alla stessa classe dei grassi del pesce sono utili per il buon funzionamento dell’insulina e sembra abbiano un’azione antitumorale. Irrancidiscono facilmente per cui è meglio evitare l’uso di farina di lino preparandola invece al momento nel frullatore.
Gli stessi grassi sono presenti in piccola quantità anche nelle noci e nella soia.
Altri semi
Come abbiamo visto per cerealii e legumi e, quasi tutti i semi contengono lignani. Inoltre sono ricchissimi di vitamine protettive e si perdono nella lavorazione degli oli
Va bene quindi mangiare semi di sesamo (sono ricchissimi di calcio), di girasole, di zucca, mandorle (anch’esse ricche di calcio), nocciole, usarli per condire le insalate e per i dolci.
Vengono raccomandati anche i frutti di bosco, perché i loro semi contengono fitoestrogeni.
Crucifere
Sono i cavoli in tutte le loro varietà (broccoli, cime di rapa, cavolfiore, cavolo nero, cavolo rosso, verza, cavolini), le rape, rapanelli, daikon, la rucola, il crescione, la senape.
Contengono una sostanza, l’indolo-3-carbinolo, capace di incidere sul metabolismo degli estrogeni rendendoli meno attivi.
Altre verdure
Tutte le verdure vanno bene, sia cotte (poco) sia crude, con l’eccezione delle patate per chi vuole dimagrire. È però importante condirle con poco olio extravergine e poco sale, meglio ancora senza grassi, condite con gomasio, tamari, eventualmente senape.
Per aiutare il buon funzionamento dell’intestino si raccomanda in primavera il tarassaco (l’insalata dei prati) e in inverno il topinambur (attenzione che fa gonfiare la pancia di chi non è abituato).
Per far scendere il colesterolo si consiglia anche di usare il daikon secco (un rapanellone bianco noto in Lombardia come ramolaccio) e i funghi shiitake (oltre all’alga kombu e ai prodotti di soia).
Grassi
Tutti i grassi fanno ingrassare e l’eccesso di peso comporta alti livelli di insulina nel sangue. Le persone grasse hanno più bassi livelli di SHBG e quindi più alti livelli di ormoni sessuali disponibili.
Nella dieta Diana si utilizza solo poco olio extravergine di oliva e ancor meno oli di semi spremuti a freddo (evitare gli oli raffinati, che forniscono molte calorie senza alcun fattore protettivo).
Per cucinare e per condire meglio utilizzare direttamente i semi oleaginosi di tutti i tipi. Evitare i grassi di origine animale (soprattutto affettati, carne bovina, burro, formaggi), eccetto il pesce di qualsiasi tipo e, qualche volta, crostacei e molluschi.
Fonte www.sapere.it –
Ciao
consiglio a tutti di leggere questo libro.
Il l’ho fatto ed è fondamentale conoscere per scegliere cosa fare dopo aver saputo che hai (ormai non più) un tumore al seno.
L’alimentazione è la prima medicina.
Grazie del tuo bellissimo blog
Complimenti per le ricette….oggi ho fatto la prima……semplice, gustosa e salutare !!!!!!
Ma lo sai che mi hai commossa? Non perchè sei stata ammalata, ma perchè ho aperto il blog proprio con la convinzione e l’entusiasmo per questo tipo di alimentazione.
Non solo per chi ha la sfortuna di imbattersi in un tumore, ma per tutti quelli che consapevolmente vogliono mangiare sano. Perchè come dici tu, l’alimentazione è la prima medicina, ma anche come diceva Ippocrate
“Fa che il Cibo sia la tua Medicina
e che la Medicina sia il tuo Cibo”
Grazie Sarah, di cuore! Un abbraccio!!!
ciao dove trovo a milano il pane diana o dove trovo la ricetta x farlo grazie
Il pane Diana non è altro che un pane fatto con farina integrale o semi integrale, con semi vari lino ecc. e con pasta madre.
Viene prodotto con farina integrale con l’aggiunta di semi di lino (80 gr per ogni chilo di farina, metà interi e metà macinati).
La lievitazione naturale garantisce un buon assorbimento del ferro e del calcio contenuti nei cereali.
Talvolta vengono aggiunti farina o chicchi interi di segale o avena, che riducono ulteriormente la velocità di assorbimento degli zuccheri.
Questa ricetta è un pane Diana a tutti gli effetti – http://blog.giallozafferano.it/timoelenticchie/pagnotta-integrale-ai-semi-con-pasta-madre/
se come indicato sopra come semi sui 600 g di impasto metti 25 g di semi di lino interi e 25 g di semi di lino tritati, e usi tutta farina integrale anzichè mezza e mezza come nella ricetta (la farina 9 è farina integrale)
A Milano non so proprio dove lo vendano, magari potresti chiedere all’associazione La grande Via se sanno dirti qualcosa.
Spero di esserti stata utile
Ciao, sicuramente andrò ad acquistare il libro. Sono interessata ad una cucina salutare anche se non sono brava in cucina. spero di poter imparare a preparare piatti gustosi, ma semplici. Ho fatto un test e sono risultata positiva al tumore al seno e alle ovaie. Ho già affrontato un primo intervento preventivo. Sono però convinta che anche ciò che mangio può aiutarmi a prevenire. Grazie quindi per il vostro impegno.
Ciao Miriam, io sono convinta di questo e il blog l’ho proprio aperto per condividere quello che sta portando a me questa scelta alimentare. Certo le patologie bisogna curarle anche con le medicine, ma cercare cibi che non infiammano l’organismo è sicuramente un grande aiuto. Io sono innamorata del Dottor Berrino, lo trovo una persona molto competente in materia e mai estremista. Oltre a prevenire i tumori mangiando con gusto mi permetto di consigliarti l’ultimo libro di Berrino: Il cibo dell’uomo. Poi io ci sono se hai bisogno di qualsiasi consiglio culinario sono qui. Come puoi vedere trovi solo piatti semplici, spesso con pochi ingredienti. Piano piano anche i gusti cambiano e si riesce ad assaporare anche piatti più delicati con meno zuccheri e meno sale. Ti abbraccio e grazie di essere passata di qui.
Ciao ho avuto un tumore al seno maligno, asportato senza bisogno di chemio.
Da qualche anno avevo seguito una alimentazione sana ma dopo questa esperienza ho limitato una volta a settimana la carne rossa o bianca e mangio pesce e legumi.
Il libro che citate è utilissimo.
Ciao Vanila, l’alimentazione alla Berrino che poi è la stessa del libro della Villarini e Allegro è secondo me la più sana e utile non solo nelle patologie tumorali ma per molte altre patologie come il diabete, l’ipertensione, il colesterolo alto, il refluffo, l’artrosi…per tante infiammazioni. Un altro bel libro che è uscito da poco è il cibo della gratitudine scritto dalle cuoche di Berrino.
Un grande abbraccio.
Ciao sono stata operata al seno quindi seguo dieta Diana ma non ho capito se la carne bianca tipo il pollo Si può mangiare o devo eliminare del tutto la carne ?grazie mille
Ciao cara, se è un pollo ruspante ogni tanto se ti fa piacere puoi mangiarlo. Il pesce azzurro anche e i pesci piccoli. Tra i vegetali lascia stare le arance, melanzane, peperoni e banane. Ti indico due libri molto utili, prevenire i tumori mangiando con gusto, di Allegri e della Villarini e poi il cibo della gratitudine. Poi ti consiglio anche tutti i libri di Marco Bianchi e naturalmente il mio blog soprattutto nella sezione cucina preventiva. Ti abbraccio e qualsiasi delucidazione tu abbia bisogno chiedi.