Ciao, sono Daniela, qui per raccontarvi qualcosa di me.
Sono Daniela, una famiglia che adoro, marito e figli grandi, assaggiatori ufficiali dei miei esperimenti culinari. Nella vita faccio un lavoro che mi piace e mi occupa otto ore al giorno, ma appena arrivo a casa dall’ufficio mi chiudo nel mio regno, per rilassarmi e “mettere le mani in pasta”.
Sento come una vocina che mi chiama dalla mia bella cucina luminosa, “vieni vieni a spignattare in santa pace!”
Perchè ho deciso tanti anni fa di aprire un blog di cucina naturale
In primis perchè volevo condividere con chi mi avrebbe letto, l’entusiasmo di un cambio alimentare (stile di vita) avvenuto negli anni.
La mia passione e la curiosità per tutto quel che ha a che fare con l’alimentazione sana però risale a….non ricordo più, ho sempre avuto questa fissa. Ripeto spesso che se esistesse la macchina del tempo mi vedrei biologa nutrizionista…magari in un’altra vita, chissà.
Curiosa comunque di saperne sempre di più, nonostante lavorassi in tutt’altro settore, ho frequentato corsi di macromediterranea con la Grande Via, corsi di cucina all’Accademia del Joia di Pietro Leemann a Milano e di cucina naturale alla Dieffe di Padova.
La mia alimentazione come dicevo, si è trasformata pian pianino negli anni, l’ energia e gioia che sentivo l’ho versata tutta in questo blog che compie 9 anni.
La mia “mission” (si dice cos’ì? ) è far capire che chi si porta verso un’alimentazione naturale integrale, non mangia solo sbobbe insapori…. basta un po’ di organizzazione e creatività per gustare piatti colorati, golosi e soprattutto sani.
Ecco organizzazione, facilitare i passaggi a volte lunghi in cucina, scegliere prodotti semplici, per ricette colorate, vivaci, gentili…. gioiose, si anche i nostri piatti possono esserlo.
La mia più grande vittoria è stato vedere che anche i figli, marito e gli amici trovano soddisfazione in piatti belli, saporiti e leggeri, anche se con poco sale o zucchero.
Libri di diversi autori mi hanno aiutato in questa maturazione personale, fatta non solo di cibo semplice ma anche di cambiamento e consapevolezza. Studiando vari medici e biologi, interessati alla salute alimentare (il cibo la nostra medicina) ho notato che anche da visto da fonti molto diverse tra loro, si arrivava un’unica via.
Quale via alimentare?
Portare in tavola cibo integrale, scegliere gli alimenti che subiscono meno trasformazioni possibili, principalmente verdura, frutta, legumi, cereali integrali, semi oleosi, germogli (se onnivori un po’ di pesce sicuro) e la differenza si vede e sente (ve lo assicuro, sono una cavia) in men che non si dica.
L ‘alchimia vincente sta nel mescolare il tutto con le eccellenze vegetali del territorio. Tornare a mangiare come i nostri nonni, riscoprire la biodiversità è il nostro futuro.
Mangiare verde non vuol dire mangiare triste,
vuol dire riempirsi di energia e felicità.
Sana nutraceutica
La mia è una scelta soprattutto salutistica, un pò etica ma mai integralista perchè ognuno è libero di mangiare come gli pare. Non giudicare, non catalogare, senti come stai nel cambiamento e scegli.
Se vi interessa sapere anche qualcosa del mio passato, del prima di tutto questo ecco qui.
Altre passioni….correlate:
Fotografare il cibo vegetale
Appassionata di fotografia da sempre, è ancora più appagante per me poter far conoscere agli altri quante sfumaturei può offrirci la natura. Giocare con i colori degli ortaggi nelle mie ricette e presentarle se ci riesco… come “quadri”.
Chi mi ha fatto crescere in questo percorso?
Nel mio percorso ho avuto l’opportunità e la fortuna di incontrare le persone che più ammiro, che leggo, che credono nell’alimentazione sana e naturale come ci credo anche io.
Qui mi vedete con T. Colin Campbell (autore di The China Study) – Stefano Momentè (Grande divulgatore del veganesimo salutista) – La Dott. De Petris – Cristiano Bonollo e le ragazze di Vegolosi – Marco Bianchi – Sauro Ricci e Pietro Leemann
Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetariana.
– Albert Einstein
In assoluto uno dei brani che preferisco nel libro La via della leggerezza
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Dialogo dell’assurdo: la cucina trascendentale
«Cosa stai cucinando?»
«Non lo so.»
«Come non lo sai? Cosa prepari?»
«Non lo so. Si sta facendo da solo.»
«Mi prendi in giro? Avrai qualcosa in mente? Che cosa hai preso dal frigo?»
«Non ho nessuna idea. Semplicemente, ciò che faccio sta accadendo. Prendo gli ingredienti che ho trovato in frigo, senza nessuna aspettativa e, soprattutto, nessuna voglia o appetito particolare. Posso dirti in tutta sincerità che gli ingredienti si sono scelti da soli. Mi hanno chiamato.
Ora, mentre cucino, osservo ciò che faccio con distacco e lascio che accada, come se stessi guardando un film. Permetto alla cena di costruirsi da sola.»
«Come fai? È assurdo!»
«È vero, ma è ciò che sta avvenendo. Lascio andare ogni pretesa di controllo e ogni meccanismo mentale. Lascio andare tutto ciò che so e che appartiene al passato e tutto ciò che vorrei e che appartiene al futuro. Esiste solo ciò che accade, e accade indipendentemente da me. La cena si sta facendo da sola. Io ascolto, mi arrendo, senza nessun tipo di controllo. Anche la vita, se ci penso bene, è così. Posso osservarla mentre accade, senza sentirmi necessariamente protagonista. Cucinare è una madre che ama. Cucinare è come innamorarsi. Accade.
Non te lo devono spiegare. Nessuno lo può insegnare, e non può essere pianificato. Amare e innamorarsi sono le improvvisazioni più sublimi della vita. Bisogna cercare di non opporsi, se non vogliamo soffrire. Bisogna cercare di non resistere a ciò che è nella natura delle cose, di non essere sempre intenti a pensare, orientare, spingere, forzare.
Una madre che ama sa cucinare in questo modo, se applica al cibo le meccaniche del cuore.
Cucinare è come amare, se vogliamo: improvvisare con i cuore.
Il cibo è un dono, e ogni dono sorge dall’amore. Per questo ti dico che non so cosa sto preparando, perché la cena si sta facendo da sola.
Momento per momento, nasce: amare è sapere cosa fare, senza sapere come si fa a saperlo. Perché quell’amore, in fin dei conti, lo siamo.
È la nostra natura più intima e autentica. Cucinare in questo modo è arrendersi alla vita e lasciare che sia la vita a prendere il controllo. Ci vuole una certa dose di coraggio per far sì che la cena si faccia da sola.»
«Pensi che verrà buona?»
«Non penso nulla. Per questo so che sarà perfetta.
Per cui grazie, vi sono grata che siete capitati nel mio piccolo spazio, anzi dopo nove anni e mille ricette, non è più tanto piccolo, grazie a voi.
Daniela
Sono affascinata da te e dal tuo mondo. E mi sento davvero affine alle tue scelte. Grazie per avermi permesso di conoscerti, non ti lascerò più ^_^
Troppo gentile Erica, l’alimentazione mi ha portato benessere e voglio condividerlo. Un abbraccio, a presto.
Daniela io mi perdo nel tuo blog 😀 ma quand’è che vengo a pranzo o a cena a casa tua ? ihihihih 😀 foto strepitose mi si riempiono gli occhi ihihih 🙂 Fameeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!! A Novembre vendo al Cosmo Food!!!!
Volevo dire che a Novembre vengo al Cosmo Food 🙂
Daiiii che ci abbracciamo davvero stavolta!!! 😉
Quando vuoi tesoro!
Adoro questo blog,
ben curato nei minimi dettagli fonte di una buona dose d’ispirazione!!!
Grazie!!! 🙂
Arrivare a casa una domenica sera e trovare un commento come il tuo riscalda l’anima! Grazie Melania!!!! Un abbraccio!
Ciao Dani,ma noi ci conosciamo? ahaha. Eccomi qui in procinto di cambiare abitudini alimentari!! ti diro’ che l’unica cosa che mi spaventa e’ la mancanza di tempo ma chissa’ magari organizzandomi ed attingendo alle tue ricette,posso provarci!!
Annina bella!!! Tesoro non spaventarti, verrai ripagata da un’energia, benessere unico, il mio entusiasmo per questa alimentazione è sempre a mille. Anche io sono in ufficio tutto il giorno, basta organizzarsi un pò, ma ne verrai ripagata vedrai! Un abbraccio.
Volevo farTi i complimenti, mi sono imbattuta per caso in Timo e Lenticchie ed è stata subito grande felicità e nuova energia culinaria! Grazie…
Caspita Lalu che bel pensiero, sono felicissima!! Grazie di cuore, ti sono grata. A presto, un abbraccio.