Il riso nero è originario dalla Cina, veniva chiamato riso proibito dell’imperatore per il suo presunto potere afrodisiaco. La verità invece stava nel fatto che era una specie rara e difficile da coltivare e perciò riservato all’imperatore e alla sua corte. Il riso Venere però è completamente italiano, con il nome della dea romana dell’amore. Nasce nel 1997 a Vercelli dove venne incrociato una varietà della pianura padana con la varietà di riso nero cinese. L’albero genealogico del riso nero, progenitore del venere arriva fino a quindicimila anni fa, alle pendici dell’Himalaya,dove si suppone le prime piante di Oryza sativa crebbero selvatiche.
L’aroma e il sapore del riso nero Venere integrale, sono unici. Profumatissimo con aroma di pane appena sfornato, presenta chicchi arrotondati di colore ebano. Il bellissimo colore è dovuto agli antociani e polifenoli dalle proprietà antiossidanti. Il riso nero Venere è un’eccellente fonte di vitamine del gruppo B. secondo ricerche dell’università della Louisiana il riso venere conterrebbe più antiossidanti dei mirtilli
Versatilissimo in cucina si abbina splendidamente con le verdure. Il metodo di cottura che preferisco è senza dubbio quello per assorbimento (una parte di riso nero e tre di acqua) – che non disperde nell’acqua le proprietà. Per cuocere il riso nero ci voglio circa 40 minuti, si riesce a d accellerare i tempi se si mette in ammollo per qualche ora. Consiglio sempre prima di servirlo di aggiungere un pochino di succo di limone, la vitamica C fa assorbire meglio il ferro contenuto nel riso venere.
