Polpette di azuki e spinaci

Oggi parliamo di azuki, anzi di polpette di azuki e spinaci.

polpette di azuki e spinaci

 

Non chiamiamo per piacere gli azuki soia rossa, perché con la soia questi colorati fagiolini non hanno nulla a che fare. Sono delle leguminose conosciuti da millenni in Giappone. Qui da noi fortunatamente negli ultimi anni grazie alla preziosa cucina macrobiotica si cominciano a valorizzare, visto che l’azuki si può  tranquillamente chiamare il re dei fagioli, per le grandi proprietà nutritive. Amo particolarmente questo fagiolino, a volte preparo la marmellata anko o un pandolce  che risquote sempre successo.

Gli azuki sono  ricchi di vitamine del gruppo B  fibre e proteine. Aiutano la formazione di enzimi utili al fegato e hanno proprietà depurative e diuretiche. Contengono .minerali ed oligoelementi come potassio, zinco, molibdeno e ferro.

Lo sapete che questo è l’anno internazionale dei legumi indetto dalla Fao?

Una scelta fatta per dare il giusto valore a questo alimento, sostenibile per l’ambiente e alla base di tutte le diete delle popolazioni più longeve del mondo. Qual’è il vero motivo perché gii antichi Romani riuscirono a conquistare il mondo? Secondo gli storici, uno dei motivi è perché preferirono portarsi appresso scorte di lenticchie e fagioli, piuttosto che doversi preoccupare di uccidere animali e trovare il modo di conservarli.

Secondo i dati della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, la produzione di lenticchie o piselli spezzati richiede un consumo di 50 litri di acqua per chilo. Al contrario, un chilo di carne di pollo ne richiede 4.325, uno di manzo 13.000. La ridotta impronta idrica rende la produzione di legumi una scelta intelligente nelle zone aride e nelle regioni soggette a siccità.

Allora via al consumo di legumi anche giornalmente, basta prendere il giro e organizzarci, alla sera mettendoli in ammollo, pronti per essere lessati il mattino dopo.
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Polpette di azuki e spinaci

Ingredienti per 4 persone:

  • 200 g di azuki rossi secchi
  • 200 g di spinacini
  • uno scalogno
  • una manciata di fiocchi d’avena Molino Rossetto
  • sale pepe q.b.
  • olio extravergine di oliva
  • timo, maggiorana
  • pan grattato q.b.
  • un pizzico di peperoncino

Preparazione:

  1. La sera prima mettete in ammollo gli azuki rossi in acqua.
  2. Il mattino scolateli e cuoceteli in pressione per 30 minuti con un pezzetto di alga kombu e una foglia di alloro.
  3. Lavate, scottate 5 minuti gli spinacini e poi strizzati, ripassateli in padella con uno scalogno tritato che farete appassire e un filo d’olio extravergine. Insaporite con sale e pepe.
  4. Scolate bene gli azuki trasferiteli nel frullatore e date una prima frullata. Aggiugete gli spinacini, le foglioline di timo e maggiorana, il pizzico di peperoncino, date un colpetto di frullatore, ora aggiungete anche pan grattato finchè l’impasto diventerà della consistenza giusta per stare in polpetta.
  5. Formate le polpette che ripasserete nei fiocchi d’avena.
  6. Accendete il forno a 200, trasferite le polpette in una pirofila appena unta e fate asciugare e dorare 30 minuti.

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