Qualche anno fa, ancora nella mia precedente vita alimentare 😉 , consapevole di voler eliminare certi prodotti raffinati, entrai in un negozietto bio chiedendo una pagnotta al kamut….la ragazza mi propose invece una al Senator Cappelli aggiungendo “almeno è grano italiano”.
Appena arrivata a casa andai a leggermi tutti su questo grano antico, e ne voglio parlare anche a voi.
Quando, nel 1906, il marchese Raffaele Cappelli, , decise di adibire alla coltivazione sperimentale uno dei suoi poderi in Capitanata, chiamò Nazareno Strampelli.
Nazareno Strampelli,era un grande uomo! Agronomo e genetista, impegnato nell’ibridazione delle specie di frumento sulla scia delle teorie di Mendel. Uomo semplice che non accettò mai dal duce la carica di Senatore che gli era stata conferita dopo che con i suoi esperimenti diede origine a grani molto resistenti alle intemperie e che riuscirono a portare l’Italia in pochi anni all’indipendenza di importazioni di grano dall’America e dall’Unione Sovietica.
Strampelli non brevettò mai i frutti del suo studio, operazione che lo avrebbe reso ricchissimo, e rifiutò i privilegi derivati dagli alti meriti conferiti dallo Stato. Continuò a dedicarsi ai suoi studi. In poco tempo le varietà di grano da lui sviluppate si diffusero in tutto il mondo.
L’agronomo non dimenticò nemmeno il marchese, diventato nel frattempo anch’egli senatore, che anni prima gli aveva affidato un campo. Nacque così il grano “Senatore Cappelli” che divenne allora uno dei più diffusi, ma al giorno d’oggi, purtroppo coltivato ormai in poche regioni d’Italia.
Per cui cerchiamo di non usare il Kamut, mrchio registrato americano ma cercare dei buoni grani antichi bio della nostra terra. Farine alternative, sicure, biologiche, di grani antichi, prodotte in Italia e che perciò non hanno costi di trasporto che fanno lievitare (già che parliamo di pane) il prezzo.
Le due alternative al Kamut® sono il Grano Saragolla e il Senator Cappelli, un articolo esaustivo sulle differenze lo trovate QUI
Purtroppo queste farine di grani antichi italiani non si trovano ancora nei supermercati, ma nei negozi del bio o in eshop.
Con il grano duro Senator Cappelli preparo spesso le classiche e veloci pagnottine, eccole.
Panini al Senator Cappelli
Ingredienti
- 500 g di farina Senator Cappelli bio
- 200 g di acqua
- 8 gr. lievito di birra fresco o secco
- 100 g di latte tiepido di soia
- 10 g di malto o zucchero
- 20 g di olio di extra vergine bio
- 10 g di sale
- qualche semino tipo lino o chia o girasole che fa sempre bene
Preparazione dei panini al Senator Cappelli
- In una grande ciotola sciogliere il lievito nell’acqua, olio, latte e zucchero.
- Aggiungete a poco a poco l’acqua alla farina finchè avrete un impasto morbido.
- Rovesciatelo nella spianatoia infarinata, aggiungete il sale e continuate a lavorarlo per altri 15 minuti finchè non si appiccicherà più alle mani.
- Lasciate lievitare in una ciotola oliata un paio d’ore.
- Tirare l’impasto col mattarello, spargere di semini,arrotolarlo su se stesso,infarinare e tagliare a rotelle da circa 10 cm.
- Adagiarlo nella leccarda con carta forno e coprire e lasciare lievitare una notte.
- Al mattino tirarlo fuori accendere il forno a 200 e quando arriva a temperatura togliere delicatamente il canovaccio e infornare immediatamente per 30 minuti statico mettendo un pentolino di acqua sul fondo per creare umidità.
Preparazione Bimby dei panini al Senator Cappelli
- Nel boccale mettere l’acqua, il latte tiepido, lo zucchero, l’olio, il lievito, la farina, i semi vari e il sale, impastare: 4 min.spiga .
- Lasciare lievitare per circa 2 ore nel boccale
- Tirare l’impasto col mattarello, arrotolarlo su se stesso,infarinare e tagliare a rotelle da circa 10 cm.
- Adagiarlo nella leccarda con carta forno, coprire e lasciare lievitare una notte.
- Al mattino tirare fuori delicatamente la leccarda accendere il forno a 200 e quando arriva a temperatura togliere delicatamente il canovaccio e infornare immediatamente per 30 minuti statico mettendo un pentolino di acqua sul fondo per creare umidità.
Se preferite fare questi panini durante il giorno, aggiungete un paio di grammi in più di lievito, e anzichè tutta la notte lasciate lievitare in luogo caldo o nel forno spento un paio d’ore.
Il massimo è produrre questi panini con la pasta madre.
Una ricetta pane con lievito madre
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Buongiorno Daniela, volevo fare questi panini ma ho in casa solo lievito medre secco, secondo lei quanto ne occorre ?
Grazie
Ciao di lievito madre secco su 500 grammi ne vanno 50 grammi. Poi procedi come da ricetta. Ti conviene sempre dopo l’impasto fare delle pieghe all’impasto e metterlo al calduccio a lievitare, quando è raddoppiato formi le pagnotte e poi le lasci lievitare ancora e poi inforni.
Buongiorno, volevo provare questa ricetta, ma per farlo liegitare una notte intera deve lievotare in frigo?
Grazie per la risposta 🙂
Un impasto ottimo e comodo per tenerlo una notte in frigorifero è questo https://blog.giallozafferano.it/timoelenticchie/ricetta-panini-monoporzione-soffici/ puoi prepararlo con la senator cappelli e poi porzionarlo come vuoi. E’ un impasto top anche per grissini, focacce ecc.