La zuppa del ringraziamento o patora

La zuppa del ringraziamento o patora

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Oggi voglio presentarvi una zuppa poco conosciuta ma eccezionale, tipica della cucina bellunese, la zuppa patora chiamata anche  zuppa del ringraziamento perchè si pensa  rappresentasse un ringraziamento per il buon raccolto. In questa zuppa infatti sono riuniti tutti i prodotti agricoli del tardo autunno, dell’orto e dei campi.

La sua origine è l’Alpago, meravigliosa zona di montagna conosciuta per il Lago di Santa Croce e la foresta del Cansiglio.

LagoSantaCroce

E’ una zuppa a base di fagioli bellunesi, i Mame d’Alpago o i  fagioli di Lamon  un fagiolo che ha ottenuto la certificazione IGP e che viene coltivato in quattro diverse varietà. Si dice che questi legumi arrivarono a Belluno verso il 1530, grazie al frate Pietro Valeriano,che ebbe in dono dal Papa dei fagioli provenienti dalla Corte di Spagna. Dal secondo dopoguerra in poi il fagiolo del Feltrino, meglio conosciuto con il nome del paese nel quale viene prevalentemente prodotto, Lamon, si è conquistato spazi sempre più importanti nella cucina e nella letteratura gastronomica sia a livello nazionale che internazionale.

La preparo con i fagioli Lamon perchè difficilmente riesco a trovare qui i Mame d’Alpago, ma se vi imbattete in questo fagiolino pallido non lasciatevelo scappare, è delizioso e con la buccia sottilissima.

Invece con l’originale  fagiolo di Lamon, preparo la pasta e fasoi,  ma vi assicuro che anche la Patora più ricca di ingredienti vi lascierà piacevolmente stupiti.

Io ho preferito scegliere una variante leggera, senza lardo e ho preso spunto da quella del ristorante Dolada di Pieve d’Alpago, mi ha convinto perchè  la cottura separata di tutti gli ingredienti, in origine uniti alla crema di fagioli, consente una più raffinata definizione dei sapori.

Oggi il Calendario del Cibo Italiano, organizzato da AIFB si celebra la settimana delle zuppe e minestroni con ambasciatrice  Giorgia Pasqualotto e questo è il mio contributo. Andate a leggere il suo interessantissimo articolo.

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La zuppa del ringraziamento o patora

 

  • patora
    Ingredienti:
  • 300 g di fagioli borlotti di Lamon
  • uno scalogno
  • una costa di sedano
  • una carota
  • 2 patate
  • 100 g di sedano rapa
  • 50 g di fagiolini dell’occhio
  • 50 g di mais in chicco  precotto
  • 50 g di orzo perlato
  • salvia, rosmarino, timo, maggiorana, un rametto per tipo
  • pane raffermo tagliato a cubetti
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • sale e pepe q.b

Preparazione della La zuppa del ringraziamento o patora

  1. La sera prima mettere a bagno  i fagioli di Lamon e i fagiolini dell’occhio.
  2. Lavate carota, sedano e cipolla, tritare.
  3. In una pentola versate un filo d’olio, le verdure da soffritto  e stufare qualche minuto.
  4. Aggiungete i fagioli di Lamon scolati dall’acqua e far insaporire, cuocerli in pressione coperti di acqua assieme ad un pezzetto di alga kombu e una foglia di alloro  per 30 minuti o normalmente per un’ora.
  5.  Passate i fagioli  con un pò d’acqua di cottura finchè diventa una crema morbida, regolate di sale e pepe.
  6. A parte nel frattempo cuocere, le patate e il sedano rapa a vapore per 30 minuti, i fagioli dell’occhio per una trentina di minuti in acqua che li copre, l’orzo come indicato qui
  7. In un padellino versate un cucchiaio d’olio,  salvia rosmarino rimo e maggiorana legato assieme e insaporite, unite il pane raffermo tagliato a cubetti e rosolatelo.
  8. Versate nel piatto la crema di fagioli, disponendo sopra a mucchietti orzo, fagioli dell’occhio, patate, mais, sedano rapa, pane.
  9. Servite con un giro d’olio e una spolverata di pepe nero.

cannellini e pane per patora

 

 

4 Risposte a “La zuppa del ringraziamento o patora”

  1. Ecco, non conoscevo questa zuppa né le sue origini. Grazie per avermela fatta conoscere e per avermi riportato un po’ “a casa”. E grazie per aver partecipato alla settimana dedicata a Zuppe&Minestroni Daniela 🙂

  2. Grazie Giorgia, amo la montagna e tutti i suoi sapori rustici e antichi. Ho letto con avidità il tuo bellisismo articolo e ho imparato cose che non sapevo. Ora amo ancora di più le “suppe” 😉 Un abbraccio

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