Il Dottor Berrino a medita et alimenta

Il Dottor Berrino a medita et alimenta

Ormai è risaputo, ogni volta che il Dottor Berrino viene in Veneto, io vado ad ascoltarlo.

Ogni volta imparo qualcosa anche se ho letto tutti i suoi libri.  Preziosi anedotti, dati, consigli, metafore, riflessioni, nuove scoperte scientifiche che condivide gratuitamente con tutti.

Questa volta sono ancora più grata, perchè attraverso Berrino ho potuto conoscere una bella realtà bassanese: La casa del tempo. 

La casa del  tempo è un centro culturale permanente in cui coltivare il benessere, conoscere i principi dell’ Alimentazione Naturale, avvicinarsi alla meditazione.  Un’ oasi di pace e serenità per sedersi all’ombra e passeggiare trovando la quiete a pochi passi dal centro di Bassano.

Berrino a medita et alimenta

Così Domenica mattina sono partita di buon ora alla volta di Bassano. A  Villa Angarano San Giuseppe ho passato una giornata intensa e piena di gioia, armonia e gratitudine, grazie alla manifestazione Medita et alimenta

Entusiasta tra Yoga nidra, Mindful Eating, cucina percettiva, cucina macrobiotica,  workshop di panificazione con la pasta madre, conferenza sull’equilibrio acido/basico.

La mia giornata è trascorsa fino a correre al Pala due per sentire la conferenza del Dottore Berrino.

Berrino a medita et alimenta

Il Dottor Berrino a medita et alimenta

Berrino da solo al centro di un palazzetto pieno, ci ha parlato di cibo sano e di consapevolezza.

Come far crescere in noi consapevolezza?

La consapevolezza cresce piano piano anche leggendo le etichette di quello che acquistiamo. Consapevolezza è scegliere i prodotti non trasformati  portando in tavola cereali integrali e antichi, legumi, semi oleosi, verdura cruda e cotta.  Preferire certi negozi ad altri, evitando se possibile i supermercati. E se siamo al supermercato percorrere i corridoi esterni della frutta e verdura piuttosto quelli interni. Perchè?  Li sono in bella mostra tutti i prodotti industriali, prodotti che subscono trasformazioni.

Prendersi del tempo

Riuscire a prendersi del tempo per noi significa anche organizzarci. Il tempo per guardare le trasmissioni di cucina lo scoviamo, ma non troviamo il tempo per cucinare con amore. Mangiare bene non costa tanto, ma di certo costa un po’ di tempo. Sta a noi scegliere.

Cucinare può diventare il momento più bello della giornata, un momento in cui ci permettiamo di apprezzare l’eleganza spirituale di una cattedrale gotica nascosta in un finocchio o il cuore liberty di un cavolo cappuccio viola...i capolavori che abbiamo in tavola e spesso guardiamo con indifferenza.

Masticare bene il cibo

Il dottore sottolinea anche l’importanza della masticazione, proviamo a masticare un pezzo di pane cinque volte inspirando, e altre cinque espirando. Avrete iniziato a digerirlo in bocca, non vi si gonfierà la pancia e ne avrete sentito il gusto.

Consapevolezza è osservare quel che abbiamo nel piatto, spesso decidiamo di spendere meno, ma quel risparmio a volte ci porta cibo spazzatura che impoverisce la biodiversità, porta inquinamento ambientale e fa male alla nostra salute.

 

Berrino a medita et alimenta

Ogni volta che sento il Dottore mi carico di un entusiasmo perchè la passione, la determinazione si respira nel silenzio di tutti quelli che lo ascoltano attenti.

Berrino ribadisce che «Sono raccomandazioni che gli studi epidemiologici hanno mostrato protettive nei confronti del diabete, dell’infarto, del cancro, delle demenze senili, delle malattie dell’apparato respiratorio, delle malattie dell’apparato digerente e delle malattie infettive. Sì, anche delle malattie infettive, – prosegue Berrino – perché se il nostro intestino funziona bene, se il nostro corpo funziona bene, anche il nostro sistema immunitario sarà più efficiente».

La verdura nel piatto sempre

Un esempio di studo sul cancro al polmone:  è stato provato che a parità di sigarette fumate chi mangia più verdure si ammala leggermente di meno. La  varietà di verdure nel piatto poi conferisce più protezione.

Noi  italiani mangiamo pasta e pomodoro sempre.  Il  nostro piatto di pasta al pomodoro non manca mai, infatti siamo intolleranti poi al glutine e pomodoro.

Biodiversità

Biodiversità vuol dire anche non portare in tavola sempre e solo le solite mele, cercare invece  le mele antiche, le mele profumate piccoline e rosse.

Il nonno del Dottore aveva sei figli, fabbro, povero, a quel tempo era difficile trovare lavoro.  La nonna però  tutte le sere preparava la minestra con le erbe selvatiche molto pi ricche delle verdure dell’orto.  Portulaca, ortiche, silene , fitoalimungia in cucina, prepariamole per la nostra famiglia.

Ma oggi siamo disorientati e sempre più sollecitati a rinunciare ad accendere il fuoco in cucina. Le nostre cucine sono perfette ma spesso vuote,e non sappiamo più come cucinare questi cibi semplici da cui le nostre bisnonne sapevano tirar fuori piatti meravigliosi.

Saperli cucinare è importante, perché il piacere del cibo, il piacere di condividerlo, il piacere di cucinarlo in armonia e gratitudine porta salute.

Difesa della piccola agricoltura

E’ nostro compito anche aiutare gli agricoltori a difendersi da queste leggi assurde dove si proibisce di scambiarsi i semi.

E’ proprio l’industria della monocultura la principale causa della fame nel mondo. Stiamo comperando i terreni in Africa per nutrire i vitelli e espropriamo i contadini in Amazzonia per piantare la soia transgenica per le vacchie che mangiano soia e mais.

Per produrre un kg di cibo animale sottraiamo all’uomo 20 kg di cibo che lo sfamerebbe, (non stiamo parlando di erba).

 

 

Lunedì poi ho avuto il gran piacere a pranzo di sedermi a tavola con il dottore e Enrica Bortolazzi della Grande via, organizzazione che divulga la longevità in salute.

Il pranzo è stato organizzato sempre dalla casa del Tempo alla fattoria didattica Conca d’Oro dove abbiamo gustato piatti vegetali veramente squisiti e che replicherò presto tanto mi sono piaciuti.

Dottore sempre un gran piacere ascoltarla, arrivederci a Verona il 7 ottobre

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