E poi con questo caldo è anche difficile da concepire ricette elaborate e lunghe, e poi a me non piacciono proprio, con un riso cotto per assorbimento che mantiene tutte le sue proprietà io vado a nozze.
Ormai vi ho fatto una capa tanta con le proprietà del riso venere e anche stavolta mi ripeto.
- Il riso venere o riso Nero è originario della Cina ma viene oggi coltivato in particolari zone della pianura padana. È un riso integrale piacevolmente aromatico che cuoce in 40 minuti, sprigionando uno speciale aroma fra il legno di sandalo e il pane appena cotto. Il colore nero, è una rara caratteristica. Narra la leggenda che in passato i contadini cinesi lo coltivavano solo per l’imperatore e la sua corte i quali lo apprezzavano per le sue proprietà nutrizionali e afrodisiache (da qui il nome di riso proibito).
- Il valore energetico del Venere per 100 g di prodotto corrisponde a 377 kcal. Ha il 10 % di proteine(quasi il 2% in più del riso bianco) Il Venere è ricco di vitamine idrosolubili tra cui la B1 (tiamina), la B2 (riboflavina), la PP (niacina) e di microelementi minerali: calcio, selenio, zinco, magnesio e ferro, nonché un elevato quantitativo di antociani.
Come mai l’ho abbinato alle portulache? La prima risposta è perchè ho le piantine in giardino, 😉 la seconda invece perchè:
- La Portulaca era conosciuta come pianta medicinale già nell’antico Egitto e le sue origini sono probabilmente asiatiche. Alla portulaca vengono attribuite proprietà diuretiche, depurative, dissetanti e anti-diabetiche.
- In particolare, è interessante sapere che 100 g di foglie di portulaca contengono all’incirca 350 mg di acido α-linolenico (acidi grassi facenti parte del gruppo di omega-3). Gli omega 3 aiutano a ridurre il colesterolo LDL e i trigliceridi, a favore di una migliore circolazione del sangue.
In questa ricetta ho preferito usare la portulaca a crudo, le foglioline sono così tenere e dolci che è un peccato scaldarle, però se volete provae una ricetta quest’autunno con le portulache e zucca eccola qui
Riso venere freddo datterini e portulache
Ingredienti per 4 coppette
- 150 g di riso venere o nerone bio per notizie QUI
- 10 pomodorini datterini bio
- rametti di portulaca teneri
- 2 cucchiai di pesto alla genovese bio
- sale, pepe ,olio extravergine q.b.
- succo di limone bio
Preparazione del Riso venere freddo datterini e portulache
- Sciacquate il riso e cuocerlo per assorbimento, come indicato qui cioè mettete in una pentola 450 g di acqua e i 150 g di riso e fate cuocere a fuoco basso, finchè l’acqua è tutta assorbita. Ci vogliono circa una trentina di minuti perchè il riso venere è integrale, in ogni caso resta croccantino ed è la prerogativa di questo tipo di riso.
- Quando il riso è cotto, sgranatelo bene con una forchetta. lasciate raffreddare, spremeteci un po di succo di limone
- Cosa serve il succo di limone nelle ricette di riso venere? Il riso venere è ricco di ferro, abbiniamolo alla vitamina c del succo di limone, così saranno assimilati meglio!
- Aggiungete ora il pesto e mescolate bene il tutto, tagliate in quattro i pomodori datterino ben lavati, staccate le foglioline di portulaca e aggiungete al riso e servite in monoporzioni.
Queste le indicazioni di cottura del riso con la pentola a pressione:
- Dopo averlo posto in un colino a maglie fitte, sciacquate il riso sotto acqua corrente fredda.
- Mettetelo nella pentola a pressione e aggiungete una quantità d’acqua pari a due volte e mezza il volume del riso.
- Una volta chiusa la pentola con il coperchio, accendete il fuoco.
- Quando la pentola a pressione comincia a fischiare abbassate la fiamma al minimo e calcolate 20-25 minuti di cottura. Quindi, scolate il riso.
Bello il kanga che mi ha regalato la mia cara amica Isa da Zanzibar vero? 😉
“Con questa ricetta partecipo a Integralmente estate 2016, la raccolta di ricette integrali di GocceD’aria.it“:
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