Polpette di quinoa al radicchio tardivo
E’ arrivato, lo attendevo da tempo, non so farne a meno quando arriva questa stagione. Indovinato? E’ il radicchio tardivo, prezioso, bellissimo fiore d’inverno. Il re dei radicchi.
In pochi sanno che il radicchio rosso nella varietà tardiva viene coltivato anche nel vicentino, ad Asigliano.
La zona del Basso Vicentino è un territorio a spiccata vocazione orticola per la composizione del terreno, fertile e leggero, e l’abbondanza di acque. E proprio ad Asigliano vengono coltivate sia la varietà precoce che la tardiva. Varietà DE.CO. a denominazione comunale vicentina per questi fiori coloratissimi.
Il radicchio tardivo ha foglie prevalentemente verdognole che virano al rosso solo in corrispondenza dei primi freddi, nel tardo autunno. Viene raccolto tra dicembre e gennaio, e subito dopo si procede ai processi di forzatura, un periodo di stazionamento in cumuli sul campo, e imbianchimento, che donano al Radicchio Rosso di Asigliano quella sua colorazione tipica. Solo i cespi migliori e perfettamente sani vengono ripuliti e subiscono la raschiatura della radice, rigorosamente a mano.
Nella mia cucina il radicchio non manca mai, anche se questo ortaggio, nel passato è stato considerato a torto una pianta di poco conto.
Le sue foglie erano utilizzate prevalentemente come foraggio per gli animali e le radici venivano seccate e poi macinate per fare un surrogato di caffè.
Da dove arriva il radicchio?
Ha una lontana origine asiatica e verso il quattrocento fu introdotta nei possedimenti della Repubblica di Venezia.
Con questa dolcezza della mia terra ho preparato delle Polpette di quinoa al radicchio tardivo.
Con la stessa ricetta si può realizzare anche un bel polpettone per le feste.
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni4
- CucinaItaliana
Ingredienti delle Polpette di quinoa al radicchio tardivo
- 100 mlquinoa tricolore
- 2scalogni
- 1 cucchiaioMalto di riso
- 1cespo di radicchio tardivo
- gSale marino integrale
- q.b.Pepe
- q.b.Olio extravergine d’oliva
- q.b.farina di ceci o lenticchie
Strumenti
- Padella
- Frullatore a immersione Bamix
Preparazione delle Polpette di quinoa al radicchio tardivo
Sciacqua bene la quinoa con un colino a trama finissima sotto l’acqua fredda corrente per togliere le saponine che renderebbero amara la polpetta.
Trasferiscila in un pentolino falla tostare qualche minuto. Aggiungi 300 g. di acqua tiepida, coperchia e porta a bollore. Abbassa la fiamma e lascia cuocere 15 minuti. Spegni e fai gonfiare 5 minuti. Metti da parte.
Pela e fai a fettine sottilissime lo scalogno. In una padella versa un filo d’olio, versa lo scalogno e fai appassire. Aggiungi un cucchiaio di malto e fai caramellare. Metti da parte.
Lava bene e taglia a pezzetti il cespo di radicchio, cuocilo in padella con un filo d’olio, sale e pepe.
Riunisci in una ciotola gli ingredienti. il mio cespo di tardivo era grande, per cui ne ho messo metà) e ho accompagnato mescola e unisci uno o due cucchiai di farina di ceci o farina di lenticchie, fino ad avere un impasto “polpettabile”. Regola di sale e pepe.
Componi le polpette, passale velocemente nella farina di ceci o lenticchie, scalda un filo d’olio extravergine in padella e rosola un attimino le polpette. Servi con radicchio tardivo crudo o cotto.
Consigli
Se vuoi puoi aggiungere anche qualche legume cotto e frullare assieme anche quello. Puoi passare queste Polpette di quinoa al radicchio tardivo al forno anzichè in padella. In questo caso ti ocnsiglio di nebuizzarle con olio extravergine prima di infornare per evitare che secchino troppo. Lasciale una ventina di minuti in forno fino a doratura.
Se vuoi una polpetta più saporita, prima di assemblare le polpette salta quinoa, radicchio e scalogno in padella assieme ad un cucchiaio di salsa di soia.
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