Cipolla egiziana ligure su giardino fiorito
Biodiversità del territorio, ne ho parlato spesso nel blog perchè ci credo talmente tanto da diventare noiosa.
La biodiversità è un patrimonio dell’umanità che purtroppo stiamo lentamente perdendo. Ringrazio AIFB di cui faccio parte di avermi dato l’opportunità di poter conoscere questa volta la cipolla egiziana, prodotto arca del gusto del presidio slow food
E’ stato indetto un contest “Ma che cipolla d’Egitto” promosso da AIFB, ZEM edizioni e Marco Damele (autore del libro “Cucinare con la Cipolla Egiziana) e Raffaella Fenoglio di Tre Civette sul comò
Cipolla egiziana? No, cipolla italiana(ligure)
A chiarire tutti i miei dubbi su questi piccoli bulbi è stato Marco Damele, che si definisce “contadino, scrittore, custode (io aggiungerei anche grande cuoco) della cipolla egiziana ligure.
Marco coltiva la cipolla egiziana ligure a Camporosso in provincia di Imperia terra di floricoltori. La passione per il suo territorio però nel 2012 gli ha fatto riscoprire questa varietà antica, un tempo molto comune e poi scomparsa.
La storia della cipolla egiziana ligure mi ricorda tanto quella della pastinaca qui nel vicentino e allora come con amare immediatamente queste minuscole cipolline.
Grazie a Marco ora la cipolla egiziana ligure, arca del gusto di slow food è diventata l’emblema della biodiversità del ponente ligure. Salvaguardare il nostro patrimonio è l’unica via possibile per il nostro futuro, anche recuperando come in questo caso specie più forti e meno inquinanti.
Ringrazio Marco e quelli come lui che con passione e dedizione ancora una volta ci hanno regalato un gioiello prezioso, la cipolla egiziana ligure. Alcune associazioni del Ponente ligure ( R&B Agricoltura) hanno promosso la coltivazione e lo scambio di bulbi della cipolla egiziana che viene chiamata anche cipolla albero (raggiunge anche il metro e venti) o cipolla che cammina.
Salutista come sono, subito sono andata alla ricerca delle proprietà di questa cipollina e anche qui Marco mi è venuto in aiuto. La collaborazione con istituti di ricerca e medicina ha promosso la cipolla egiziana ad elisir di lunga vita.
Non ne avevo dubbi, conoscendo quanto è indispensabile usare la cipolla in cucina anche tutti i giorni per la nostra salute. Non conoscevo però le ulteriori proprietà della cipolla egiziana. Questo piccolo bulbo protegge il nervo trigemino, stimolando la funzione nutritiva della polpa dentale. La cipolla egiziana contiene il doppio della vitamina C di altre cipolle, che lo sapessero già al tempo del Codice di Hammurabi, vito che si trova scritto “necessario provvedere ad una certa quantità di pane e cipolla ai servi, da mangiare regolarmente cruda”
La cipolla egiziana può essere usata in cucina in tre modi: i bulbi che vengono piantati, le foglioline verdi e i bulbi aerei che nascono dagli steli come nella foto qui sopra.
Cipolla egiziana ligure su giardino fiorito
Con i piccoli bulbi ho voluto creare un orto/giardino fiorito dove la delicatezza della cipolla egiziana trova giusta collocazione.
Su una crema alla ligure ( fagiolini, patate e pesto di basilico vegetale) ho seminato 😉 fiori di basilico, menta e malva in un potpourri colorato. Ho aggiunto cipollina caramellata al malto di riso, fagiolini a tocchetti, tempeh di ceci (rispettando il km. 0 visto che l’azienda che lo produce è ligure) e completato con riso rosso Ermes italiano.
Naturalmente vegetale come il mio modo di vedere la cucina, completo di cereali integrali (riso rosso) legumi (tempeh) ortaggi, un piatto unico, saporito che rispetta il territorio e ci porta salute.
Cipolla egiziana ligure su giardino fiorito
Ingredienti per 2 persone:
- 8 cipolline egiziane
- 200 g fagiolini
- 3 patate a pasta gialla
- brodo vegetale
- 3 cucchiaini pesto di basilico vegetale
- 50 g riso rosso Ermes
- 80 g tempeh di ceci Cambiasol
- 1 cucchiaio di malto di riso
- q.b. fiori di basilico
- q. b. fiori di menta
- q.b. fiori di malva
- q.b semi di girasole tostati
- q.b. sale e pepe
- q.b. olio extravergine ligure
Preparazione della vellutata:
- Spuntate e lavate i fagiolini, lavate e pelate le patate.
- Fate cuocere al vapore per circa 25 minuti.
- Nel frattempo sciacquate il riso rosso Ermes e mettetelo in cottura per assorbimento con 100 g di acqua per 30 minuti
- Stufate in una casseruola 4 cipolline egiziane affettate a rondelline con un filo d’olio extravergine, unite patate a tocchetti e fagiolini, regolate di sale e pepe e fate insaporire. Togliete qualche fagiolino che vi servirà per il giardinetto.
- Con il minipimer rendete a vellutata unendo i 3 cucchiaini di pesto e brodo vegetale fino alla giusta consistenza.
- Tagliate a dadini il tempeh di ceci, affettate le altre 4 cipolline e caramellate qualche minuto appena a fuoco dolce con un cucchiaio di malto di riso.
- Versate la crema nei piatti, decorate con tempeh, fagiolini a tronchetti, rondelle di cipolla egiziana, gocce di pesto, fiori di malva, menta e basilico.
- Unite il riso rosso che avrete leggermente salato e condito con olio extravergine e qualche goccia di limone e spolverate con i semi di girasole tostati.
Consigli: Se avete tempo marinate un’oretta il tempeh già tagliato a cubetti con salsa di soia, succo di limone, zenzero e un pochina d’acqua. Le patate tagliate a fette lasciatele in ammollo così perdono l’amido.
L’enologo Tommaso Nicolato consiglia di accompagnare il piatto con Pigato – riviera ligure di ponente DOC – Le russeghine
Non avendo le foglie di cipolla egiziana ho usato solo i piccoli e preziosi bulbi ma se avete la fortuna di trovarle con le foglioline il vostro piatto sarà ancora più bello.
L’ultima cipollina rimasta l’ho piantata, appena cresce ve la faccio ammirare.
Con questa ricetta sono arrivata seconda a parimerito al contest ” Ma che cipolla d’Egitto”
In collaborazione con :
Tre civette sul comò di Raffaella Fenoglio
e
Fonti: Marco Damele la cipolla egiziana
Foto della pianta Pollicegreen