Canederli in brodo o asciutti al formaggio e tarassaco

Canederli in brodo o asciutti al formaggio e tarassaco

Conoscete il rifugio Crucolo? Si trova sul “cucuzzolo”, (in dialetto crucolo) della montagna, nel cuore della Val Campelle  a metà strada tra la Valsugana ed il gruppo montuoso del Lagorai.

Se siete nei paraggi in Valsugana fateci una passeggiata, merita!!!

E li, dai primi  primi anni del’800 la famiglia Purin produce oltre a Parampampoli (un liquore che va bevuto caldo), il formaggio crucolo. Un formaggio il crucolo che sa d’alpeggio e di montagna. Ogni tanto qualche forma di Crucolo gigantesca arriva anche qui da noi in Veneto . Un pezzettino di una forma gigante l’ho acquistato appositamente per preparare un piatto tipico trentino: I canederli al formaggio.

Questo mese partecipo con L’associazione Italiana Food blogger al Gran Tour d’Italia che sta toccando proprio il Trentino Alto Adige, niente di meglio che preparare allora un’alternativa vegetariana ai più classici canederli allo speck.

Amo la montagna, vado spesso a sciare in Trentino, gli anni più belli li ho passati tra la neve e lo sci alpinismo. A pranzo a volte nei rifugi riesco a trovare anche i canederli al formaggio che alterno agli strangolapreti.

Preferite conoscere prima la storia o la leggenda di questi gnocchi di pane chiamati  canederli o knödel?

Ecco la storia: Nella cappella del Castello di Hocheppan  vicino a Bolzano sono custoditi degli affreschi. In un affresco  si può notare una donna a fianco di  Santa Maria che controlla una pentola con cinque canederli e con la mano destra ne assaggia uno. È la  Knödelesserin, la mangiatrice di canederli.

Volete invece conoscere la leggenda dei canederli?

Si racconta che tanti anni fa, un gruppo di Lanzichenecchi arrivarono in un maso altoatesino. Avrebbero saccheggiato e bruciato tutto se non avessero portato loro immediatamente del cibo. La padrona di casa con le figlie spaventata ,non si perse d’animo, e radunò sul tavolo tutto quello che c’era in casa di commestibile.  Trovarono del pane vecchio, delle cipolle, delle uova,del latte, un po’ di farina e dello speck.  Tagliarono il pane a pezzetti, unirono delle erbette trovate nei campi, amalgamarono con le uova  col latte aggiungendo del sale. Formarono delle pallotte e le buttarono a cuocere nell’acqua bollente. Portarono ai lanzichenecchi delle scodelle con questi gnocchi grossi e rotondi. Satolli e sazi le truppe si addormentarono profondamente e al risveglio il comandante pagò con monete d’oro la donna dicendo  “Queste palle di cannone stenderebbero anche l’uomo più arrabbiato”  e si congedò con i suoi uomini.

La verità è molto semplice,  il canederlo è un piatto povero, realizzato con  gli avanzi, nelle valli ladine i canederli vengono chiamati Balotes. Era comunque più facile trovarli con le rape che con la carne.

Non sono difficili da fare, il segreto è avere del pane raffermo. L’impasto non deve essere troppo molle altrimenti rischiano di sfaldarsi cuocendo nel brodo. Non devono però neanche essere troppo sodi, altrimenti non sono dei veri canederli. Un vero canederlo va diviso solo con la forchetta, mai usare il coltello altrimenti la cuoca si offende.

Al pane raffermo e al formaggio crucolo ho voluto unire del tarassaco, niente di meglio che una passeggiata tra prati, nel  fine settimana per  raccogliere i primi che spuntano. Sapete come chiamiamo qui in Veneto il tarassaco? I pissacan, espressione molto colorita che rende bene la proprietà diuretica dei denti di cane. La mia amica Marianna di Padova li chiama sbrusa oci.

Canederli in brodo e asciutti al formaggio e tarassaco. Si li ho preparati in due versioni perchè a casa chi li voleva asciutti, chi li voleva in brodo, alla fine ottime entrambe le versioni.
Tipica ricetta #iononspreco, dove si ricicla sia il pane raffermo che eventuali erbe verdi che stazionano in frigorifero.

E voi quale preferite?

  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Canederli in brodo o asciutti al formaggio e tarassaco

  • 150 gpane integrale raffermo
  • 100 gformaggio crucolo dolce
  • 100 gtarassaco
  • 1cipolla
  • 2uova bio
  • 100 gLatte
  • 20 gBurro
  • q.b.Erba cipollina
  • q.b.Sale
  • q.b.Pepe
  • 30 gfarina integrale
  • q.b.Trentingrana

Preparazione

Canederli in brodo o asciutti al formaggio e tarassaco

  1.  

    Con questa dose vengono 18 canederli di diametro 5

    Lavate il tarassaco  molto bene, tagliate le radichette e scottatelo in acqua bollente salata. Scolate, strizzateli bene e insaporiteli in padella con un pochino di olio extravergine dove avrete rosolato mezza cipolla tritata. Mettete da parte.

    Tagliate a cubetti il pane raffermo integrale, tagliate a cubetti il formaggio crucolo.

    In una capiente padella rosolate con 10 g di burro l’altra mezza cipolla tritata. Aggiungete il pane raffermo e il formaggio e mescolate per intridere bene, spegnete. Aggiungete  100 g di tarassaco che avrete tritato un poco. Mescolate.

    Versate il latte in una ciotola, aggiungete le uova e un pizzico di sale e sbattete bene. Versate il liquido in padella sul composto di pane e formaggio e amalgamate fino ad avere un impasto sodo. Aggiungete un pochino di pepe, il sale non serve in quanto il formaggio è già saporito.

    Mettete a riposare mezz’ ora e poi versate in un piatto un pochina di farina e infarinate anche le mani. Prendete una bella noce di impasto che non deve essere ne troppo molle, ne troppo duro, e preparate dei grossi gnocchi tondi che passerete velocemente nella farina.

    Fate bollire acqua, salate o se preferite un leggero brodo vegetale ancor meglio.  Abbassate la fiamma e metteteci delicatamente i canederli che farete cuocere circa dieci minuti.

    Servite quelli asciutti con poco burro fuso, trentingrana grattugiato e erba cipollina tritata. Per quelli in brodo potete usare l’acqua di cottura che si sarà insaporita sia di tarassaco che di crucolo.

    Buon appetito con i knodel

  2. Con questa ricetta partecipo al contest “E tu che canederlo sei” indetto da AIFB #aifb, #grantourditalia, #grantrourtrentinoaltoadige #sanmartinodicastrozza #trentinoaltoadige #canederliaifb

     

Consigli

Allora ricapitoliamo i punti essenziali per la buona riuscita di un canederlo. Prima cosa il pane raffermo, meglio integrale o di segale. L’impasto non deve risultare troppo molle, se succede aggiungete pane grattugiato. Se è troppo sodo aggiungete un goccio di latte, ma prima provate a passarli in frigorifero a rassodare. L’impasto dei canederli si può preparare tranquillamente la sera prima, anzi meglio, così gli ingredienti si insaporiscono. Fate sobbollire l’acqua, altrimenti rischiate di romperli in cottura. Essendo un piatto già ricco di proteine non inondateli poi di burro per condirli, se sono della giusta consistenza ne basta un goccio! Prossimamente preparerò la versione vegana, seguitemi!

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4 Risposte a “Canederli in brodo o asciutti al formaggio e tarassaco”

  1. Il tarassaco o sbrusaoci in abbinata al Crucolo deve essere qualcosa di strepitoso!!! Se devo essere sincera ne mangerei alcuni in brodo ed alcuni asciutti con una bella spolverata di Trentingrana… tanto per non fare torto a nessuno. Dani spero di rivederti il prima possibile. Un super abbraccio.

    1. Ma grazie Marianna, io ho mangiato letteralmente con gli occhi i tuoi con la verza. Sarà che io ho sempre avuto un debole per le minestre ma in brodo i canederli sono ottimi, restano calducci e morbidi e oltrettutto si risparmia in condimento grasso. baciiiiiiiiiiiiiiiiii

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