Zuppa di miglio e lenticchie spezzate alle verdure

Zuppa di miglio e lenticchie spezzate alle verdure

L’autunno è una delle stagioni più belle, soprattutto per i colori con cui pennella la natura. Freddolosa però come sono sempre stata, quando arrivo a casa dal lavoro preferirei trovare un pochino di calduccio che invece non c’è. Fuori è umido e in casa fresco, mentre nei giorni scorsi quando sono stata a Napoli per le conferenze al Federico II sull’alimentazione e salute, sembrava ancora estate.

Per riscaldarmi niente di meglio che una bella zuppetta veloce e sana, la Zuppa di miglio e lenticchie spezzate alle verdure

 

Zuppa di miglio e lenticchie spezzate alle verdure 1

 

Zuppa di miglio e lenticchie spezzate alle verdure

Ingredienti per 4 persone:

  • 150 g di miglio
  • 100 g di lenticchie gialle spezzate
  • due carote
  • un pizzico di paprika
  • mezza cipolla
  • 700 g di brodo di dado vegetale fatto in casa qui la ricetta
  • sale e pepe q.b
  • olio extra vergine di oliva qb.
  • un cucchaino di miso (facoltativo)
  • spolverata di lievito alimentare
  • timo fresco

Preparazione:

  1. Lavate, pelate e grattugiate le carota, tagliate sottile la cipolla.
  2. In una pentola con un filo d’olio fate saltare un attimo le verdure, aggiungete il brodo e portate a bollore.Unite il miglio e le lenticchie lavate.
  3. Fate cuocere per 40 minuti unendo alla fine la paprika e il cucchiaino di miso fuori dal fuoco.
  4. Se si restringe troppo unite ancora un pochino di brodo.
  5. servite con timo fresco, un filo d’olio e una spolverata di lievito alimentare.

 

Molte altre ricette con il miglio le trovate qui: 

Zuppa di miglio e lenticchie spezzate alle verdure 2

Perché il miglio fa bene?

Il suo chicco è ricco di amido, ma anche di minerali importanti come il ferro, il magnesio, il fosforo ed il silicio.
Ricco inoltre di vitamine del gruppo A e B è un ottimo prodotto di bellezza per pelle, capelli e unghie che ne traggono grande giovamento, infatti, nelle popolazioni che ne fanno un largo uso, gli uomini e le donne hanno capelli lucenti ed unghie forti e resistenti

Conoscete la storia del miglo?

“Alimento freddo in primo grado, asciutto in terzo. Il pane fatto con esso genera pochissimo sangue e per niente pregevole, non è utile a quelli che vogliono accrescere la loro carne e ingrassare, ma solo a quelli cui si addice l’essiccazione degli umori superflui.”

Così si esprimeva la scuola salernitana a proposito del miglio che, insieme a orzo, frumento, ceci, lenticchie, cipolle, aglio, porri, cetrioli e altri ortaggi, occupò un ruolo di primo piano nell’alimentazione sumera e continuò a rivelarsi indispensabile per molti secoli ancora – fino all’arrivo del mais.
Il miglio (Panicum miliaceum), cereale dai piccoli granelli giallo oro, veniva consumato principalmente sotto forma di polentina.

Un tempo alimento base per le popolazioni dell’Africa e dell’India, oggi è il sesto cereale per importanza a livello globale e sostiene circa un terzo della popolazione mondiale.

Ancora agli inizi del ‘300, durante le carestie il dorato cereale era usato anche per la panificazione. A dispetto di quanto sosteneva la scuola salernitana, il pane appena sfornato era di gusto gradevole e delicato; quando induriva, veniva macinato finemente e reimpastato con acqua per realizzare semplici gnocchetti. Alla fine dello stesso secolo i veneziani, assediati dai genovesi, si salvarono grazie alle grandi scorte di questo cereale ben conservabile.
Da parte loro, i tedeschi avevano una particolare predilezione per questi gialli granelli. Nella loro mitologia c’era un monte del miglio su cui risiedeva la dea Holder, protettrice della fertilità. E il miglio era il cibo preferito dalle donne incinte, in quanto ritenuto in grado di contrastare gli aborti. Da taccuini storici

Se vuoi tornare alla HOME PAGE per  cercare nuove idee per i tuoi piattti

Se ti va lascia un commento sull’apposito spazio qui sotto

Articolo e Foto: Copyright ©  All Rights Reserved Timoelenticchie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.