Oggi vi porto in Alta Provenza tra il verde e l’azzurro.
“Impervie montagne, un cielo limpido spazzato dai venti impetuosi, i campi di lavanda dalle mille sfumature, le foreste, le gole profonde, l’Alta Provenza rappresenta il territorio più aspro ma nello stesso tempo più autentico di tutta la regione.“
Paesini di una bellezza unica, dove vengono custodite le tradizioni locali, dove passeggiare nel silenzio e tra le case antiche da gioia.
Si può scegliere il viaggio in Alta Provenza in auto da Ventimiglia a Nizza patrimonio mondiale dell’Unesco. Oppure in aereo come abbiamo fatto noi, facendo scalo a Nizza e noleggiando un’ auto.
Una passeggiata al castello e sulla Promenade des Anglais non può mancare, il capoluogo della Costa Azzurra incanta sempre con il suo clima mite anche d’inverno.
Si prosegue senza fretta costeggiando la riviera Provenzale, noi abbiamo fatto una puntatina ad Antibes, visto che nei viaggi precedenti l’avevamo saltata.
La nostra metà e punto di riferimento di questa vacanza è stato il delizioso paese di Aups in Alta Provenza, la porta meridionale della Gole del Verdon.
Aups è conosciuto anche per la grande tradizione sul tartufo.
Ogni Mercoledì in piazzetta gli abitanti che coltivano i truffes si danno appuntamento per la vendita. Imperdibile il museo del tartufo.
In dieci minuti da Aups si arriva al al Lago di St. Croix il più grande dei laghi del Verdon.
In venti minuti da Aups si arriva alle Gorges du Verdon .
Le profonde gole del fiume Verdon spaccano la terra per 25 chilometri creando il canyon più impressionante d’Europa, grazie alle sue pareti a strapiombo sul fiume verde smeraldo alte fino a 1500 metri, immerse in una natura lussereggiante e rigogliosa.
Un vero paradiso per gli amanti dei circuiti a tornanti e per tutti coloro che praticano sport estremi e acquatici.
Le strade che costeggiano le gole offrono paesaggi davvero mozzafiato, splendidi percorsi da fare a piedi e meravigliosi villaggi arroccati che sapranno incantare i visitatori.
e ancora in 25 minuti da Aups si può visitare Moustiers-Sainte-Marie
Moustiers-Sainte-Marie
Questo meraviglioso villaggio arroccato si trova nel mezzo di due maestose rupi rocciose attraversate da un vivace ruscello di montagna.
La leggenda racconta che il cavaliere di Blacas, per ringraziare la Vergine di essere tornato sano e salvo dalle crociate, fece issare una stella appesa fra le due pareti di roccia con una catena. E ancora oggi la stella veglia sulle teste degli abitanti scintillando al sole del tramonto.
La storia di Moustiers-Sainte-Marie inizia nella Preistoria.
Gli uomini di Cro-Magnon già vivevano lì. Ma non è stato fino al Medioevo che l’arte della ceramica ha fatto la reputazione del paese dopo Pietro Clérissy raccoglie il segreto della ceramica bianca da un monaco italiano che passa.
Questo borgo diviso in due dal torrente è davvero magico e potrete respirare un’atmosfera deliziosa, passeggiando fra le viuzze strette in salita ammirando le 15 botteghe di faïences, ovvero le maioliche smaltate che divennero di moda ai tempi di Luigi XIV quando il sovrano, per risanare le finanze della corte, decise di sostituire il vasellame d’oro con le più economiche ceramiche.
Ogni angolo dell’ Alta Provenza tra verde ed azzurro è un sorprendente incanto dal clima mite e ventilato. Questi paesini scavati nelle rocce dove il silenzio e la tranquillità impera non si dimenticano, come non si possono dimenticare le delizie che poi a casa si vogliono riproporre come la fougasse provenzale, il risotto al tartufo di Provenza o la ratatouille, qui vedi la mitica tarte au citron e la pompe a l’huile, che si serve durante le feste di Natale e che si differenzia dalla fougasse sostanzialmente perchè si aggiunge zucchero e acqua di fior d’arancio. Il prossimo Natale sicuramente la preparerò.
Consiglio caldamente qualche giorno in Alta provenza tra il verde e l’azzurro, ne tornerete affascinati come è successo a me! Se hai bisogno di consigli, contattami.
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