Conosciamo un pò meglio la melanzana così usata in cucina d’estate.
All’ estero sono conosicute come eggplants, nome nato in Europa nel diciottesimo secolo, nelle isole britanniche, perché le varietà coltivate all’epoca davano frutti delle dimensioni, della forma e in alcuni casi anche del colore delle uova d’oca. In Gran Bretagna la pianta si chiama aubergine, nome cche deriva dall’arabo e dallo sanscrito, antichissime duenque le melanzane. In italiano la radice del nome deriva dall’arabo badingian a melangiana, con la variante petronciano
Pensate che Pellegrino Artusi, nel suo celebre libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, usa la definizione “petonciano o melanzana”. La tradizione popolare interpreta questo nome come “mela insana”, probabilmente perchè la melanzana non deve essere mangiata cruda, ma può essere consumata solo dopo essere stata cotta.
Le melanzane sono ricchissime di minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio; sono quindi un utile aiuto durante l’estate, quando con la sudorazione si tende a perdere minerali, soprattutto potassio e vitamine.
Melanzane a fisarmonica
Ingredienti:
- una melanzana gigante bio
- uno o due pomodori maturi
- una mozzarella di soia autoprodotta QUI la ricetta o strachicco
- sale, pepe, origano, q.b.
- olio extravergine di oliva bio
Preparazione:
- Lavare la melanzana grossa bio e tagliare a fette spesse senza affondare fino in fondo il coltello, ma lasciando che le fette restino unite al di sotto.
- Inserire tra una ferra e l’altra delle fette di pomodoro maturo e della mozzarella di soia.
- Condire con sale, pepe, olio, aglio se piace
- Sistemare nella leccarda, infornare nella leccarda foderata con carta forno per 50 minuti a 200 gradi