Cavolo cappuccio alla mela renetta

Cavolo cappuccio alla mela renetta

cavolo 1

A volte mi chiedo la natura quanto è meravigliosa. Adoro i fiori, la frutta colorata, la verdura dalle mille striature. Guardate questo cavolo cappuccio viola, non sembrano pennellate i suoi strati viola? Usiamolo naturalmente a crudo sottile sottile in insalata, perchè contiene il 60% di vitamina C e oltrettutto 100 grammi di cavolo cappuccio danno solamente 19 calorie!

cavolo cappuccio rosso

Ma se vogliamo una ricetta gustosissima che assaggiata la prima volta ripeterete spesso, allora preparatelo in agrodolce con la mela, ecco come:

Cavolo cappuccio alla mela renetta

Ingredienti:

  • Un cavolo cappuccio viola di media grandezza
  • uno scalogno
  • una mela renetta
  • 50 gr. di aceto di mele
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • sale  e pepe q.b

Preparazione:

  1. Lavate bene il cavolo cappuccio e togliete le foglie più coriacee. Affettatelo finemente con una mandolina e tuffateto dieci minuti in acqua bollente salata.
  2. Scolate, strizzate, irrorate con un bel cucchiaio di aceto mescolato con due cucchiai di acqua e lasciate riposare qualche ora in frigorifero.
  3. Affettate lo scalogno e fatelo appassire con un filo d’olio in padella, riprendete il cavolo e aggiungetelo assieme alla cipolla mescolando delicatamente. Unite una mela renetta, pelata e tagliata a fettine .
  4. Comtinuate la cottura per altri dieci minuti, irrorate con l’aceto di mele rimasto, fate evaporare, unite lo zucchero e caramellate.
  5. Regolate di sale e pepe e servite.

cavolo cappuccio

Perchè sono importanti le crucifere?

Saranno pure considerate verdure povere, eppure la loro barriera anticancro è davvero formidabile! E’ ormai appurato che  chi consuma cinque porzioni al giorno di cavoli dimezza la propria possibilità di ammalarsi di cancro alla vescica o al seno. D’altronde, fin dall’antichità queste verdure son state apprezzate per le loro proprietà medicinali. Grazie ai glucosinolati, molecole che nel corso della masticazione rompono le barriere vegetali per mescolarsi ad altre sostanze quali la mirosinasi, un enzima che produce una potente molecola anticancro a base di zolfo chiamata sulfofarano, le crucifere sono utilissime anche per prevenire i tumori del polmone, del colon retto e della prostata. Per una maggiore efficacia protettiva si consigliano le cotture al vapore o al salto per pochi minuti, poiché se si cuoce il cavolo troppo a lungo la tirosinasi viene degradata. Il sulfofarano è il responsabile del tipico odore di queste verdure. Quello che si ritrova nei broccoli o nei cavoletti di Bruxelles accelera la detossificazione dell’organismo e l’apoptosi delle cellule mutate, oltre a svolgere una potente azione antibattericida. (da tuttogreen)

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