"Vorrei tanto che ci fosse un libro di cucina anche per la vita, con tutte le ricette che ti dicono come affrontarla nel modo giusto!... Lo so, adesso lei mi dirà:- Si impara sbagliando!-… " No, quello che stavo per dirle, e lei lo sa meglio di tutti, è che sono le ricette che uno si inventa quelle che funzionano meglio di tutte!"

Categoria: Spezie e Benefici

SEMI DI ZUCCA

I semi di zucca sono spesso considerati il “fanalino di coda” dei semi oleosi.

Questo errore è dovuto principalmente alla convinzione che la zucca, da cui si estraggono i semi, sia un alimento dagli alti valori nutrizionali e molto calorico, quindi da evitare.

Ciò non solo è assolutamente falso (la zucca contiene solo 17 calorie ogni 100 g di prodotto), ma i semi sono davvero un’ottima fonte di elementi benefici per l’organismo:

minerali (zinco, magnesio, ferro, manganese, selenio, etc),
amminoacidi (cucurbitina, L-triptofano, etc),
acidi grassi insaturi (acido linolenico, Omega3, etc)
vitamine (vitamina C, vitamina E, vitamine del gruppo B, vitamina K, etc)

Semi di zucca: i benefici

Le proprietà benefiche dei semi di zucca sono davvero tante e ti permetteranno di migliorare la tua salute in tantissimi modi diversi. Ecco alcune tra le principali.
1. Mantengono sano il cuore

I semi di zucca sono ricchi di steroli vegetali (fitosteroli), magnesio, acido linolenico e Omega 3: tutti elementi che abbassano il livello di colesterolo cattivo nel sangue e migliorano la salute del cuore e di tutto il sistema cardiocircolatorio.
2. Favoriscono il riposo e combattono i sintomi depressivi

L’azione del L-triptofano, un amminoacido simile alla serotonina, aiuta a riposare bene la notte e a migliorare l’umore. Per questo è particolarmente utile nei casi di depressione.
3. Sono ottimi vermifughi e antinfiammatori naturali

La cucurbitina, un amminoacido presente nella famiglia delle zucche, aiuta a eliminare i vermi e i parassiti intestinali, mentre l’acido linolenico aiuta a contrastare le infiammazioni e i gonfiori in modo del tutto naturale.
4. Combattono l’acidità e aiutano la corretta digestione

Le grandi proprietà alcalinizzanti della zucca contrastano l’acidità di stomaco che spesso si crea durante la digestione di cibi come la carne, gli zuccheri e le farine raffinate. Inoltre i semi contengono molte vitamine del gruppo B che permettono la corretta assimilazione dei carboidrati e delle proteine e la loro trasformazione in energia.
5. Mantengono stabile il livello degli zucchero ed evitano i cali di energia

La vitamina K, contenuta nei semi di zucca, garantisce che il livello degli zuccheri presenti nel sangue si mantenga costante. Inoltre i semi contengono molto ferro e possono essere consumati come spuntino, evitando cali di energia durante la giornata.
6. Mantengono sana la prostata e combattono le infezioni urinarie

I fitosteroli, lo zinco e gli Omega 3 presenti in questi semi, aiutano a mantenere sana la prostata e ad evitare l’insorgere di tumori e della ipertensione prostatica benigna. Infatti inibiscono la produzione di diidrotestosterone, che causa la proliferazione delle cellule della prostata. E questo senza i normali effetti collaterali, come la disfunzione erettile.

I semi di zucca sono particolarmente utili anche per combattere le infiammazioni e le infezioni dell’apparato urinario di uomini e donne.
7. Caduta dei capelli

La presenza di zinco e acidi grassi aiuta anche a prevenire e curare la caduta dei capelli, rendendoli più forti e sani.

È vero che i semi di zucca fanno ingrassare?

Come tutti i semi oleosi, anche i semi di zucca sono molto calorici, ma, essendo così ricchi di sostanze benefiche, la quantità giornaliera che dovresti assumere per assimilare correttamente tutti i loro nutrienti è decisamente molto bassa (10 g, all’incirca un cucchiaino).

Quindi puoi assumerli tranquillamente senza rischi per la linea.

Come già menzionato, poi, la vitamina K aiuta a mantenere i livelli degli zuccheri stabili nel sangue. Questa caratteristica è particolarmente utile nel caso tu stia seguendo una dieta e voglia perdere peso

Come si mangiano: consigli

I semi di zucca possono essere consumati crudi oppure tostati, anche se ti consigliamo di non cuocerli per più di 15-20 minuti a circa 80°C in modo da non perdere le loro preziose sostanze nutritive. Una volta tostati puoi anche salarli, anche se sarebbe meglio mangiarli al naturale, perché assumere troppo sale può essere rischioso in caso di ipertensione e può favorire la ritenzione idrica.

Sono davvero molto versatili e puoi utilizzarli in tantissime ricette diverse, come all’interno dello yogurt la mattina a colazione, oppure nelle insalate o cotti nel pane e nelle focacce. Puoi anche tostarli e mangiarli da soli come snack sano e naturale durante la giornata.

Sono anche molto usati all’interno di creme e vellutate, soprattutto quelle a base di zucca.

Zenzero: cosa accade al corpo assumendolo ogni giorno

Lo zenzero è una spezia dalle mille virtù e proprietà, ottima da inserire quotidianamente nella nostra dieta per favorire il benessere dell’organismo. Ma cosa succede esattamente al nostro corpo assumendo ogni giorno il giusto quantitativo di zenzero?

Lo zenzero è un tesoro davvero prezioso e, come la curcuma, è ricco di proprietà e di benefici per la salute che la scienza sta via via approfondendo. La medicina naturale e popolare conosce da secoli lo zenzero come rimedio naturale portentoso. In particolare si tratta di una spezia che rivitalizza, ringiovanisce e ha un’azione a 360° sul nostro corpo.

Assumerlo ogni giorno contribuisce quindi a farci sentire meglio in modo del tutto naturale e senza grossi sforzi, basta semplicemente assicurarsi un quantitativo sufficiente di zenzero e imparare ad utilizzarlo in diversi modi, sperimentando un po’ in cucina anche se il sapore può sembrare molto lontano da quelli a cui la nostra tradizione ci ha abituato.Se prendete l’abitudine di consumare quotidianamente dello zenzero potreste riscontrare una serie di benefici per la salute e il vostro corpo vi ringrazierà!

Proprietà e benefici dello zenzero
Questa spezia è dotata di potere antinfiammatorio, antidolorifico, antiossidante, digestivo e antibatterico, tutte caratteristiche che fanno sì che lo zenzero, consumato nelle giuste dosi, sia in grado di:

Calmare la nausea e favorire la digestione: questa spezia è probabilmente il rimedio naturale più efficace contro la nausea ma anche in grado di aiutare il lavoro dello stomaco. A questo scopo si consiglia di masticare dei pezzetti di radice dopo i pasti o di sorseggiare la tisana a base di zenzero.
Tenere a bada glicemia e colesterolo: ottimo l’effetto dello zenzero nella regolazione di alcuni parametri importanti della nostra salute tra cui appunto il livello di glucosio e i grassi nel sangue. In entrambi i casi questa spezia consumata in polvere in un quantitativo di 2-3 gr si è mostrata in grado di abbassare glicemia e grassi nocivi nel sangue. Un effetto da non sottovalutare se si è tra quelle persone che hanno analisi del sangue non proprio perfette.
Migliorare dolori o infiammazioni: un vantaggio che offre un utilizzo quotidiano di zenzero è quello di veder migliorare decisamente dolori o infiammazioni che siano muscolari, articolari o dovuti al ciclo mestruale. Addirittura una ricerca è arrivata a paragonare l’effetto antidolorifico e antinfiammatorio dello zenzero a quello di un farmaco come l’ibuprofene. I suoi benefici si possono dunque evidenziare su mal di testa, dolori artritici, dolori mestruali, muscolari, ecc. Sostenere il sistema immunitario: inserire ogni giorno dello zenzero nella propria alimentazione significa anche aiutare il sistema immunitario a difendersi dai malanni stagionali e non solo.
Combattere tosse, mal di gola e raffreddore: proprio perché sostiene il sistema immunitario e viste le sue doti antibatteriche e antinfettive, lo zenzero (soprattutto sotto forma di tisana) è ottimo per calmare il mal di gola, sedare la tosse e combattere i sintomi del raffreddore.

Dimagrire con lo zenzero
Lo zenzero è un ottimo rimedio naturale che aiuta chi vuole dimagrire, ciò è dovuto al fatto che questa spezia è in grado di accelerare il metabolismo agendo come alimento brucia-grassi. Ad avere doti interessanti in questo senso è il gingerolo, principo attivo presente nella spezia dagli effetti termogenici ovvero che permette di aumentare la temperatura corporea e dunque bruciare anche più grassi.

Zenzero, calorie e valori nutrizionali
I valori nutrizionali per 100 grammi di radice di zenzero:

Calorie 80
Grassi 0,8 g
Acidi grassi saturi 0,2 g
Acidi grassi polinsaturi 0,2 g
Acidi grassi monoinsaturi 0,2 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 13 mg
Potassio 415 mg
Carboidrati 18 g
Fibra alimentare 2 g
Zucchero 1,7 g
Proteina 1,8 g
Vitamina A 0 IU
Vitamina C 5 mg
Calcio 16 mg
Ferro 0,6 mg
Vitamina D 0 IU
Vitamina B6 0,2 mg
Vitamina B12 0 µg
Magnesio 43 mg

Quanto zenzero assumere ogni giorno
Ma quanto zenzero bisognerebbe assumere ogni giorno per ottenere il massimo dei benefici? Generalmente si consiglia una quantità di radice fresca che può variare tra i 10 e i 30 grammi giornalieri. Non è poco, soprattutto se non si è già abituati ad utilizzarlo, ma piano piano sperimentando diverse ricette non è poi così difficile raggiungere queste quantità.
Se invece si consuma la polvere essiccata, il quantitativo consigliato è decisamente più basso e si attesta intorno ai 3/4 grammi al giorno. Dosaggi superiori sia di radici fresche che di polvere sono generalmente sconsigliati perché potrebbero diventare controproducenti creando in alcuni casi bruciore di stomaco, fastidi intestinali o sfoghi cutanei.

Gli integratori di zenzero
In alcuni casi potrebbe essere consigliato assumere integratori di zenzero. Ricordiamo però che questi prodotti non vanno intesi come sostituti di una dieta varia, equilibrata e di un sano stile di vita.

Leggete sempre il bugiardino per conoscere tutte le caratteristiche del prodotto e assumetelo solo sotto indicazione e seguendo i consigli del vostro medico per ottenere i risultati sperati ed evitare controindicaizoni.

Questi prodotti potrebbero infatti far comparire effetti collaterali se si soffre di alcune malattie o andare ad interagire con eventuali farmaci che si assumono. Ecco allora che più che mai è importante consultare un medico prima di assumere qualsiasi prodotto, anche se naturale, per evitare qualsiasi imprevisto.

Come inserire lo zenzero nell’alimentazione quotidiana

Ora che abbiamo scoperto quanto faccia bene lo zenzero, non resta che averlo sempre disponibile nella nostra cucina e imparare ad utilizzarlo. Il modo più semplice per consumarlo è grattugiarne un po’ direttamente a fine cottura sopra riso, pasta, secondi piatti o verdure. Ma con lo zenzero si possono preparare anche dolci, bevande dissetanti, tisane o infusi e un ottimo olio per aromatizzare in maniera semplice e veloce le vostre pietanze preferite.

Sarebbe meglio consumare il più possibile il rizoma fresco ma in alternativa, chi ha meno tempo, può acquistare lo zenzero secco in polvere pronto all’uso in qualsiasi momento.

Zenzero, usi come rimedio naturale
Lo zenzero è un rimedio naturale da tenere sempre a portata di mano anche in viaggio, ad esempio in caso di nausea, vomito e per favorire la digestione. Si può:

Masticare un pezzetto di zenzero fresco
Prendere due pastiglie di zenzero essiccato in polvere circa 30 minuti prima di mettersi in viaggio
Comprare o preparare in casa dei canditi con lo zenzero fresco da consumare prima o durante il viaggio
Respirare l’aroma dello zenzero da un fazzoletto versandoci sopra prima di partire due gocce di olio essenziale
Bere una tisana allo zenzero contro tosse, raffreddore e mal di gola.
Fare massaggi con olio allo zenzero per sciogliere i muscoli indolenziti
Usare olio essenziale di zenzero per l’aromaterapia.

Zenzero, consigli per l’acquisto e la conservazione
Se decidete di acquistare dello zenzero da usare come rimedio naturale scegliete il prodotto migliore che trovate in commercio e conservatelo nelle condizioni più idonee per conservare le sue proprietà. I nostri suggerimenti sono:

Scegliere preferibilmente zenzero biologico
Conservare lo zenzero fresco in frigorifero
Conservare lo zenzero in polvere in un contenitore scuro, non trasparente
Riporre lo zenzero in polvere in un luogo fresco e asciutto
Scegliere lo zenzero candito a minor contenuto di zucchero raffinato
Lavare bene lo zenzero fresco prima di utilizzarlo in cucina

Zenzero, controindicazioni e effetti collaterali
Un consumo giornaliero abbastanza elevato di zenzero anche se solo per uso alimentare è sconsigliato alle persone che assumono alcuni tipi di farmaci in particolare gli anticoagulanti e gli antiaggreganti piastrinici, rischierebbe infatti di potenziarne troppo l’efficacia.

Attenzione anche a non utilizzare dosi superiori a quelle consigliate, in questo caso infatti si possono accusare problemi di tipo gastrointestinale ottenendo quindi effetti esattamente opposti a quelli sperati.

Semi di Lino: Cosa accade al corpo assumendone una manciata ogni giorno

I semi di lino rappresentano un ingrediente benefico utile da inserire nella dieta per favorire il buon funzionamento del nostro organismo. Ma sappiamo davvero cosa succede al nostro corpo se ne assumiamo una manciatina ogni giorno? Con i semi di lino facciamo il pieno di omega 3 e ci prendiamo cura del nostro intestino.

Essi sono considerati, infatti, una delle principali fonti vegetali di acidi grassi omega 3. Si tratta di acidi grassi essenziali che il nostro organismo ricava dal cibo e che dobbiamo assumere regolarmente per mantenerci in salute. Non a caso, tra le altre fonti vegetali di acidi grassi omega 3 troviamo anche l’olio di lino e le noci. Se assumiamo, quindi, regolarmente e ogni giorno una piccola quantità di semi di lino possiamo garantire al nostro corpo il fabbisogno quotidiano di omega 3 necessario per il nostro benessere.

Come assumere i semi di lino
I nutrizionisti consigliano di non assumere i semi di lino interi perché il nostro corpo non sarebbe in grado di assimilarli e li espellerebbe così come sono. Per questo motivo è necessario tritarli in modo da sminuzzarli prima di mangiarli. Così il nostro corpo potrà assimilare le preziose sostanze nutritive che contengono. Dato che gli acidi grassi omega 3 si deteriorano facilmente, il suggerimento è di tritare o macinare i semi di lino al momento. Può essere utile avere a disposizione un piccolo tritatutto o un macinacaffè elettrico per eseguire rapidamente questa semplice operazione.

Quanti semi di lino mangiare ogni giorno
La Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana consiglia di assumere 1 o 2 porzioni di alimenti che contengono omega 3 ogni giorno per assicurare al nostro organismo il quantitativo corretto di acidi grassi essenziali.

In particolare nel caso dei semi di lino una porzione equivale a tre cucchiaini, mentre di conseguenza due porzioni equivalgono a sei cucchiaini. L’ideale sarebbe dunque assumere da 3 a 6 cucchiaini di semi di lino al giorno, sempre dopo averli macinati, in modo che il nostro corpo possa assimilarli in modo corretto.

I benefici dei semi di lino
Se assumiamo i semi di lino ogni giorno ci depuriamo e facciamo il pieno di omega 3. I semi di lino sono benefici per la nostra salute non soltanto per il loro contenuto di omega 3. L’assunzione di semi di lino, accompagnati da un bicchiere d’acqua, è consigliata soprattutto per risvegliare il nostro intestino, per depurarlo e per prevenire e contrastare la stitichezza.

Basta lasciare riposare per una notte un cucchiaio di semi di lino in mezzo bicchiere d’acqua perché si formi una sorta di gel naturale, una sostanza mucillaginosa considerata benefica da assumere al mattino a stomaco vuoto per risvegliare l’intestino.

Con i semi di lino potrete preparare un infuso a freddo per aiutare l’intestino a funzionare in modo corretto e a depurarsi al meglio. Qui trovate le indicazioni per la preparazione e altri rimedi naturali a base di semi di lino.

Assumere i semi di lino ogni giorno aiuta a bilanciare il corretto apporto di omega 3 e di omega 6 nella nostra dieta. Gli omega 6 sono molto più presenti negli alimenti rispetto agli omega 3 e dunque è molto più semplice assumerli nella normale alimentazione, mentre dobbiamo cercare di prestare più attenzione agli omega 3 e da questo punto di vista i semi di lino sono davvero un aiuto prezioso, soprattutto per chi è vegetariano o vegano e non assume omega 3 da fonti alimentari come pesci e molluschi (che però accanto agli omega 3 possono contenere, purtroppo, un livello eccessivo di mercurio).

Ricordiamo dunque che una manciatina di semi di lino macinati o di noci (circa 30 grammi al giorno) grazie agli omega 3 e agli altri preziosi elementi benefici che contengono ci aiutano a preservare la salute del cuore, della circolazione, del cervello e dell’intestino. Grazie ai semi di lino dunque potremo orientare la nostra alimentazione e il nostro stile di vita verso un maggior benessere.

Come inserire i semi di lino nella dieta quotidiana
Ora che abbiamo scoperto i principali benefici dei semi di lino, vediamo qualche trucco per inserirli più facilmente nella nostra dieta quotidiana. Per beneficiare degli omega 3 presenti nei semi di lino dobbiamo consumarli tritati e sempre crudi, perché il calore e la cottura alterano gli acidi grassi essenziali.

Il modo più semplice per mangiare una manciata di semi di lino ogni giorno è aggiungerli dopo averli tritati alla nostra tazza con il muesli o con i cereali per la colazione, oppure alle macedonie e ai frullati preparati in casa da noi.

Mentre a pranzo e a cena potremo aggiungere i semi di lino alle nostre insalate. I semi di lino daranno un tocco saporito e salutare in più a tutti i vostri piatti.

Semi di Chia: quanti mangiarne e come consumarli in modo corretto

Semi di chia, scopriamo quanti dovremmo mangiarne al giorno e come consumarli in modo corretto. È importante imparare a consumare alcuni alimenti speciali nel modo giusto così che risultino davvero benefici per la salute e, se occorre, per la perdita di peso.
Alcuni cibi funzionali, come le bacche di goji e i semi di chia, hanno la fama di essere d’aiuto nella perdita di peso e di apportare numerose sostanze nutritive essenziali per la salute. Vi avevamo già parlato di come consumare in modo corretto le bacche di goji. Ora è il momento di scoprire qualcosa di più sui semi di chia.
I semi di chia sono i semi della Salvia hispanica. Favoriscono il senso di sazietà. Sono ricchi di acidi grassi polinsaturi considerati benefici per il cuore, la vista e il cervello. Il suggerimento principale per godere dei benefici dei semi di chia consiste nel consumarli a crudo, senza cioè sottoporli a cottura. Sono una fonte di calcio, aiutano a regolare i livelli degli zuccheri nel sangue e prevengono un eccessivo aumento di peso. Contengono il 34% di acidi grassi omega 3, caratteristica che li rende simili ai semi di lino.

Sappiamo che i semi di chia vengono utilizzati anche durante la cottura, ad esempio come ingrediente aggiuntivo nel pane o nelle torte, ma in questo caso la loro funzione è più che altro quella di insaporire e rendere più consistenti gli impasti, dato che gli acidi grassi essenziali che contengono si deteriorano con il calore.

Conservate i semi di chia in un barattolo di vetro al riparo dalla luce. Durante i mesi più caldi sarebbe bene trasferire il barattolo dei semi di chia in frigorifero

Quanti semi di chia mangiare al giorno
Quanti semi di chia mangiare al giorno? Le dosi raccomandate sono di 10 grammi al giorno (pari a circa 1 cucchiaio). Per aumentare il loro effetto benefico si può aumentare la quantità di semi di chia a 20-25 grammi al giorno (circa 2 cucchiai). Ricordate però di non esagerare con le quantità, perché i semi di chia possono avere un effetto lassativo inaspettato.

I semi di chia sono benefici per il nostro organismo perché aiutano a regolare la corretta funzionalità dell’intestino e perché facilitano l’espulsione delle tossine. A contatto con l’acqua creano un gel naturale dall’effetto emolliente per le pareti intestinali.
Come consumare i semi di chia in modo corretto
Tenete sempre presente il consiglio di consumare 1 o al massimo 2 cucchiai di semi di chia al giorno. Con queste quantità potete procedere come segue per il consumo abituale. Versate i semi di chia in un bicchiere di succo di frutta fresco preparato da voi o di latte vegetale. Mescolate e attendete che il liquido si addensi.
Potete effettuare questa preparazione la sera prima in vista della colazione della mattina dopo e lasciare riposare il vostro bicchiere con i semi di chia in frigorifero. Otterrete una sorta di pudding da gustare con un cucchiaino. Potrete aggiungere il composto ai vostri frullati di frutta e verdura oppure semplicemente guarnirlo con qualche pezzetto di frutta fresca o essiccata. In questo modo avrete ottenuto un ottimo pudding ai semi di chia.
Potrete utilizzare i semi di chia per arricchire le vostre macedonie di frutta fresca, per preparare delle marmellate senza cottura da gustare al momento spalmandole su una fetta di pane integrale, per addensare le zuppe e per preparare il pudding fatto in casa.

La Curcuma : Curcuma in cucina: come si usa e dosi benefiche per consumarla

La curcuma è un ingrediente ampiamente apprezzato in cucina per insaporire primi, secondi piatti e contorni, in modo molto versatile. Dal profumo e dall’aroma inconfondibili, la curcuma si presta a numerosi usi anche se solo di recente è stata introdotta nella dieta mediterranea. Scopriamo come si usa e le dosi per consumarla in modo benefico.
Curcuma in cucina: come si usa e quali sono le dosi benefiche per consumarla? L’uso di questa spezia non rientra nella tradizione italiana e spesso accade che non sappiamo come inserirla nei nostri piatti. Tuttavia, i benefici della curcuma sono davvero tanti, per cui non dovrebbe mancare mai sulla nostra tavola, meglio se aggiunta agli altri ingredienti della dieta mediterranea. La curcuma, infatti, possiede proprietà cicatrizzanti ed è ricca di antiossidanti, che possono combattere l’azione dei radicali liberi. A poco a poco il gusto può essere spinto ad entrare in confidenza con i sapori nuovi. Scopriamo, quindi, dove e come usare la curcuma per poter beneficiare delle sue numerose proprietà.

1. Per condire la pasta
In genere, possiamo aggiungere un cucchiaino di curcuma alla pasta, già cotta e scolata, come condimento dal sapore esotico e deciso. Ma in alternativa è anche possibile cuocere i rizomi freschi della curcuma nell’acqua di cottura e ottenere, così, un sapore più delicato.
Un’altra ricette prevede di grattuggiare il rizoma essiccato sulla pasta a fine preparazione, come si fa con il tartufo per intenderci, così da portare in tavola un piatto dal gusto deciso ma non particolarmente speziato.

2. Per sostituire lo zafferano
Con la curcuma è possibile preparare un ottimo risotto, utilizzandola al posto dello zafferano. Possiamo aggiungerne uno o due cucchiaini a fine cottura. Il sapore della curcuma è diverso da quello dello zafferano, però riesce a rendere il gusto molto deciso

3. Per cucinare il pollo
Tra le ricette a base di curcuma, quella più comunemente nota in occidente è il pollo al curry, di cui la curcuma è uno degli ingredienti alla base della sua semplice preparazione. La ricetta di origine indiana prevede che il pollo, a fette o a pezzetti, venga cotto in padella e servito con una crema di pomodoro e panna a cui vanno aggiunte numerose spezie indiane tra cui curcuma, cumino, paprica e altri ingredienti in polvere a piacere. Il pollo con la curcuma, e con l’aggiunta di altri condimenti, quindi, è considerato il piatto che ha introdotto la spezia nella nostra dieta.

4. Per la zuppa di pesce
La curcuma può essere aggiunta anche alla zuppa di pesce, per beneficiare di un sapore nuovo e gustoso. Possiamo usare questa spezia sia nella zuppa con molluschi che in quella mista, in abbinamento anche ad altri ingredienti, come, per esempio, il pepe nero.

5. Sulla carne
La curcuma è stata fin dall’antichità aggiunta sulla carne per impreziosirne il gusto ma senza sconvolgerlo. Per creare piatti di carne con la curcuma è importante aggiungere la spezia sempre a fine cottura o impiegarla a crudo nella preparazione di salse fredde di accompagnamento, ad esempio insieme allo yogurt.

6. Golden milk
Lo sapevate che la curcuma è ottima anche nei dolci? Proprio la curcuma, infatti, è uno degli ingredienti principali della bevanda nota con il nome di golden milk. Quest’ultimo è usato nei tradizionali rimedi orientali, soprattutto per contrastare i dolori e le infiammazioni che interessano i muscoli e le articolazioni. Ma è anche un ottima ricetta per la colazione o per uno spuntino dolce!Questa bevanda dolce viene preparata con acqua, latte (anche vegetale), olio di mandorle, miele, curcuma ed eventualmente con l’aggiunta di cardamomo e cannella.

7. Per insaporire i frullati
I segreti per capire come usare la curcuma in polvere sono davvero tanti. Un esempio è quello di aggiungere questa particolare spezia ai frullati di frutta o di verdure fatti in casa. Grazie alle sue proprietà è uno degli ingredienti ideali per fare il pieno di vitamine, sali minerali e antiossidanti.
Vediamo come usare la curcuma in un frullato antinfiammatorio. Gli ingredienti che dovranno essere frullati insieme sono:
• 2 cucchiaini di curcuma in polvere
• 60 g di sedano
• 52 g di cetriolo
• mezzo cucchiaino di zenzero
• il succo di mezzo limone

8. Per una tisana
Specialmente d’inverno, prepariamo una tisana a base di curcuma, utilizzando i seguenti ingredienti: acqua, 2 cucchiaini di curcuma, succo di limone e un pizzico di pepe nero. Addolciamo a piacere con lo zucchero di canna integrale o il miele.
Una calda e benefica tisana può anche essere preparata con la curcuma fresca. Come usarla in questo caso? Il procedimento è lo stesso usato con la curcuma in polvere, ma la radice andrà grattuggiata nell’acqua prima che questa bolla. È bene icordare che la curcuma fresca possiede maggiori proprietà benefiche.

9. Per condire l’insalata
Tra le diverse possibilità di come usare la curcuma in cucina c’è anche quella di aggiungerla all’insalata. Si è più volte detto che il modo migliore per godere appieno dei benefici di questa spezia è quella di utilizzarla a crudo sulle pietanze, o comunque a fine cottura.
Quale modo migliore quindi di assorbirne le numerose proprietà se non quella di spolverare insalate fresche, di patate o di riso? Anche in questo caso, potrà essere aggiunta un cucchiaino di curcuma in polvere o grattuggiata direttamente la radice fresca.

10. Curcuma e zenzero
La curcuma e lo zenzero sono due spezie dalle straordinarie proprietà che, se usate insieme, possono apportare diversi benefici antinfiammatori a fegato, intestino e gola, sono in grado di prevenire il diabete e rafforzano tutto il sistema immunitario.
Ma come usare curcuma e zenzero insieme? La ricetta più apprezzata è quella che prevede la preparazione di tisane detox, antiossidanti e antinfiammatorie, a seconda dell’aggiunta o meno di altri ingredienti, come il limone o altre spezie.
In genere, sia che si usino in polvere o le radici fresche, il procedimento è uguale: portata ad ebollizione l’acqua per una o più tazze, grattuggiare i rizomi o far disciogliere la polvere. Lasciare in infusione per 5 minuti e bere la tisana calda.
Dosi consigliate

La dose di riferimento della curcuma, dalle tante proprietà e dai molti benefici, può dipendere dal gusto personale e dal fatto che bisognerebbe procedere con un utilizzo graduale, anche per abituarsi al sapore deciso di questa spezia.
Un uso salutistico consiglia generalmente di basarsi su un cucchiaino, corrispondente a 3-5 grammi giornalieri di spezia, che sono sufficienti anche ad insaporire bene i piatti. Un uso al di sopra di questa soglia non è consigliato a causa di possibili effetti collaterali. come diarrea e disturbi gastrointestinali
Tipologia
Possiamo trovare la curcuma in varie forme: in polvere o essiccata a fette oppure fresca. Quella essiccata è ottenuta facendo bollire i rizomi per parecchie ore, essiccandoli e schiacciandoli per ottenere poi la polvere dorata che tutti conosciamo.
Per usufruire al meglio delle sue proprietà consigliamo di consumarla fresca, aggiungendola solamente a fine cottura o a crudo. Ma le sue proprietà rimangono numerose e benefiche in qualunque sua variante sceglieremo di usare.
Abbinamenti culinari
Fondamentale è abbinare sempre la curcuma con una sostanza grassa o con un pizzico di pepe, per massimizzare il principio attivo della spezia, la piperina, e garantire l’assorbimento dei suoi nutrienti nell’organismo. Via libera, quindi, ad una spolverata finale di curcuma e ad un filo d’olio extra vergine di oliva, o a qualunque altra associazione simile.
Altra combinazione vincente è quella che vede la spezia abbinata a cavoli e broccoli, i quali contengono isoticianato, un componente capace di aumentare l’assorbimento della curcumina, un altro principio attivo della curcuma.

Conservazione
Per evitare di disperdere l’aroma inconfondibile e le proprietà nutrizionali, una regola fondamentale per conservare la curcuma in polvere è quella di lasciarla in barattoli di vetro scuro, per ripararli meglio dalla luce solare, ed ermeticamente sigillati.
Per la curcuma fresca, invece, si consiglia di riporre il rizoma intero in frigo, avvolto in un tovagliolo di carta e inserito in un sacchetto di plastica. Solo in queste condizioni, la curcuma sarà in grado di mantenersi per qualche settimana.

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