Brasato alla mia maniera
Per questo piatto ho usato un taglio di carne chiamato copertina o cappello del prete (Cappello del prete o Arrosto della vena: è attraversato da una venatura di grasso ricavato dalla parte alta e centrale della spalla del manzo, morbido e gelatinoso) è il taglio principe per il brasato.
Ho fatto rosolare in una casseruola alta il pezzo di carne da tutti i lati; dopo la rosolatura ho aggiunto alla carne 2 carote, 2 coste di sedano, una grossa cipolla, mezzo finocchio (rende il tutto più digeribile), tutto a pezzi grossolani, 2 foglie di alloro e qualche rametto di timo, ho aggiunto 300ml di vino rosso (serve un vino corposo, io ho usato un Valpolicella) e 300 ml di acqua, salato e pepato, ho messo il coperchio alla pentola e ho fatto cuocere per circa 3 ore a fiamma bassissima. Ho tolto la carne dal sugo, l’ho fatto consumare un pochino a fiamma vivace poi l’ho passato al passaverdure insieme a tutte le verdure. Consiglio di prepararlo in giorno prima e tagliare la carne quando è ben fredda, poi farla scaldare per bene nel suo sughetto. Servite il brasato con una bella polenta fumante.