– A cura dei membri del gruppo Custodi della Cucina Siciliana –
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– A –
- Accia/Acciu: sedano.
- Accutturari: far cuocere a fuoco lento.
- Aceddu cu l’ova: dolce tipico pasquale, consiste in un pane decorato attorno a un uovo sodo.
- Agghia: (o agghiu), aglio.
- Agghiti: (Ragusa) bietole selvatiche, in altre zone zalichi o mazzareddi.
- Amareddi: vedi lassini.
- Arancina/o: polpette di riso dal cuore ripieno, tonde o piramidali, panate e fritte. Le più tradizionali sono al ragù, al burro e agli spinaci. Il sesso dipende dalla provincia: a Catania e Messina l’arancino è masculu mentre a Palermo e a Ragusa è fimmina.
- Atturciniari: attorcigliare.
- Atturrunatu: in Palermitano, ghiacciato (es. Birra Atturrunata).
– B –
- Babaluci: o babbaluci, o vavaluci. Lumachine piccole.
- Balamittati: piatto tipico di Licata a base di sarde.
- Barbani: a Ragusa, lumache grosse dal guscio scuro.
- Bastaddu: (Catania) cavolfiore viola tipico della Sicilia orientale. I bastaddi affucati sono i cavolfiori stufati.
- Brusciuluni: falsomagro (vedi definizione).
- Buatta: latta, contenitore (spesso si usa per indicare i barattoli dei pomodori).
- Buccatieddi: nei comuni limitrofi a Ragusa, scacce ripiene (es. coi broccoli o con gli spinaci).
– C –
- Cacocciuli: (o cacuoccioli) carciofi (Sicilia Occidentale)
- Calacausi: arachidi. Chiamate così perché mangiate in quantità fanno stare male (calari i causi vuol dire “abbassarsi i pantaloni”).
- Calia: ceci tostati e salati serviti come aperitivo o come snack durante le giocate di carte natalizie.
- Caliare: tostare (a Messina a muddica caliata indica il pangrattato abbrustolito, o muddica atturrata a Palermo).
- Caliceddi: (o caluceddi) erba spontanea diffusa soprattutto nel catanese che appartiene alla famiglia dei cavoli, dal sapore amarognolo. Si prepara tradizionalmente con la salsiccia soprattutto nel periodo di San Martino.
- Canazzo: (o canazzu), stufato di peperoni, zucchina lunga, e pomodori tipico della provincia di Palermo.
- Capiddi r’ancilu: spaghettini sottilissimi che in genere si gustano in brodo.
- Capuliato: letteralmente si intende “tritato”. Con questo termine ci si riferisce al tritato di carne o ai pomodori secchi tritati.
- Cassatedde ri Pasqua: cassatelle di ricotta tipiche del ragusano. Il detto “Cu n’appi n’appi re cassatedde ri Pasqua” significa che “ormai i giochi sono fatti”, “è andata cosi”.
- Causunedda cavati: pasta fresca senza uova tipica del ragusano che si gusta tradizionalmente con i ravioli e u sucu ri maiale.
- Cavagna: nel ragusano, contenitore di canna dalla forma tipicamente allungata che si usava per mettere la ricotta fresca.
- Cazzilli: vedi crocché.
- Cimino: sesamo (Es. Pane col cimino). Espressione diffusa nella Sicilia Occidentale.
- Cinu: in ragusano, ripieno del pollo bollito che si prepara tradizionalmente in occasione del Santo Patrono San Giovanni, celebrato il 29 agosto. Il piatto si chiama infatti jadu co cinu.
- Cozzulli: termine catanese per indicare le telline (o arselle) cotte in genere con cipolla e pomodoro.
- Crastuna: lumache.
- Crescente: (o criscenti) lievito madre.
- Crispelle: dolci fritti a base di riso serviti col miele tipici di Catania.
- Crocché: (o cazzilli) crocchette di patate senza uova (che si preparano con le patate vecchie) diffuse soprattutto nel palermitano, che in genere si servono assieme alle panelle nel panino.
- Cubbaita: torrone tradizionale di miele e/o zucchero e mandorle.
- Cucca: rotolo lievitato tipico di Modica (Ragusa) preparato con lo stesso impasto delle scacce e farcito con il caciocavallo.
- Cuccìa: dolce a base di grano cotto tipica del giorno di Santa Lucia, soprattutto a Palermo e a Siracusa.
- Cucuzza: zucchina. Quella estiva bianca si chiama cucuzza lonca.
- Cucciddatu scaniatu: lievitato salato arrotolato a forma di ciambella tipico di Scicli (Ragusa), farcito con salsiccia e caciocavallo.
- Cuddureddi: in provincia di Ragusa, cavatelli o raviolini cotti nel mosto con cannella e mandorle.
- Cudduruni: focacce ripiene tipiche della zona di Lentini, spesso farcite con cavolfiore, pecorino e salsiccia.
- Cuppinu: mestolo.
– D –
– E –
– F –
- Falsomagro: arrosto ripieno (“falso” viene dal francese farce che indica farcitura) con uova, cipollotti o spinaci e salumi, cotto sia in rosso che in bianco.
- Ficu pala: fichi d’India.
- Finucchieddu: (a Ragusa finuccieddu), finocchietto selvatico.
- Fraieddi: (Palermo), polpi piccoli
- Frascatuli: “polenta” antica ragusana a base di grano, piatto povero servito in genere coi broccoli.
- Frischittula: a Ragusa, costine di maiale. Tradizionalmente si preparano nel sugo con la salsiccia.
- Froscia di ricotta: dolce tipico di Ribera aromatizzato con la nepitella. Diffuso soprattutto nel periodo pasquale.
– G –
- Gidi a grattè: erbette lessate, scolate e poi passate in padella con aglio rosolato, pomodoro e muddica atturrata.
- Giggiulena: (o ciciulena) sesamo. Espressione tipica della Sicilia orientale. Per estensione, viene definito giggiulena anche il torrone tipico del periodo natalizio a base di sesamo e miele. A Palermo si chiama invece cimino.
- Gnucchitti: vedi causuneda cavati
- Guasteddi fritti: frittelle dolci tipiche di Montedoro, in provincia di Caltanissetta.
– I –
- Ingriddu: sodo, al dente (zona di Palermo). Es: “pasta ingridda”.
- Impanate: vedi mpanate.
– L –
- Lasagnaturi: mattarello
- Lassini: detti anche amareddi, sono una varietà di senape canuta, un’erba spontanea dal sapore amarognolo che si raccoglie nei campi tipica delle campagne del ragusano. Ottimi in abbinamento con la salsiccia.
- Liatina: (Ragusa), gelatina di maiale tipica della Sicilia orientale che si prepara con le parti meno nobili dell’animale, più cariche di cartilagine. Tradizionale nel periodo natalizio.
- Lolli: pasta fresca senza uova tipica soprattutto di Modica (provincia di Ragusa). Tipo di gnocchi allungati serviti normalmente con le fave fresche (lolli cche fave).
– M –
- Maccu: (o macco). Crema di legumi secchi, che siano essi fave o piselli. Per estensione, “maccusu” vuol dire cremoso, denso.
- Mafaradda: (Trapani) contenitore in cui si ‘ncuccia (lavora) il cous cous.
- Masculini: (Catania) alici.
- Mazzareddi: vedi agghiti.
- Mbriulate: vedi mignolate.
- Mellone: a Palermo, melone.
- Mignolate: dette anche miscate o mbriulate. Diffuse soprattutto in provincia di Agrigento, sono dei lievitati salati attorcigliati farciti in genere con salsiccia, olive nere e uvetta.
- Minne di vergine: dolce tipico di Sambuca. Il ripieno è a base di biancomangiare, zuccata e gocce di cioccolato.
- Miscate: vedi mignolate.
- Mitilugghia: pizza fritta tipica del ragusano che può essere dolce o salata.
- Mpanata: (o impanata). A Ragusa, focaccia ripiena di agnello tipica del periodo di Pasqua. A Catania, focaccia ripiena di broccoli e tuma. Anche all’interno della provincia di Ragusa il termine ha accezioni diverse di comune in comune. A Vittoria sono focacce riempite con agnello e piselli o anche solo carne e piselli in un tiano con la copertura d’impasto.
- Mpanatigghi: dolci tipici di Modica, in provincia di Ragusa. Biscotti di frolla a forma di ravioli farciti con carne macinata, cacao, cannella e altre spezie.
- Mucatuli: (o mucatoli, o nucatoli a Modica), biscotti a forma di esse con una crosta di frolla e un ripieno di pasta di frutta secca.
- Mucco: (neonata) Pescetti piccolissimi normalmente utilizzati per fare le polpette.
- Muddica atturrata: pangrattato fatto in casa tostato, in genere inumidito con olio e arricchito con erbe o formaggi per condire primi o secondi piatti. Il termine si usa soprattutto nella Sicilia Occidentale.
- Mulinciani: melanzane. Protagoniste di moltissime ricette tradizionali (mulinciani ammuttunati, pasta cchi mulinciani, parmigiana cchi mulinciani...)
- Muluni ri acqua: in Sicilia orientale, anguria.
- Muluni ri sciavuru: in Sicilia orientale, melone giallo.
- Mussu e carcagnolo: piatto palermitano che consiste in un’insalata preparata con il muso del manzo e la cartilagine del piede che viene condita con carote, sedano, olio, aceto e sale.
– N –
- Nciminati: pagnotte caserecce che si servono tradizionalmente farcite con olio, origano e, a scelta, caciocavallo e/o capuliato di pomodoro.
- Ncucciare: (Trapani) lavorare la semola rimacinata per la preparazione del cous cous nella mafaradda.
- Neonata: vedi mucco.
- Nevea: o nivia. A Ragusa, indivia.
- Nfigghiulata: focaccia con lo stesso impasto del pane preparata con la tecnica dell’agnutticamentu, cioè dall’arrotolamento su se stessa. Anticamente, si preparava per rendere il pane più goloso per i bambini. La farcia può variare, ma in genere prevede ricotta o tuma ed erbe spontanee.
- Nibbitedda: nepitella, un’erba aromatica definita anche “menta selvatica”.
- Nucatoli: vedi mucatoli.
– O –
– P –
- Paddunedda: (Ragusa) polpettine di carne che si cuociono tradizionalmente nel brodo assieme alla pasta fresca.
- Panareddu: (Caltagirone) dolce tipico pasquale a forma di cestino decorato con uova sode.
- Pani ca’ meusa: street food tipico del palermitano. Panino con milza e/o con altre interiora di manzo, come il polmone.
- Pani cunzatu: pane fresco di casa condito con olio, origano e sale. Può essere arricchito a piacere con caciocavallo e/o capuliato di pomodoro.
- Pane, panelle e crocché: street food palermitano che consiste nelle mafalde fresche ripiene con panelle (a base di farina di ceci) e crocchette di patate senza uova.
- Panelle: frittelle di farina di ceci tipiche della Sicilia occidentale, in particolare della zona di Palermo.
- Passiatura: uvetta sultanina.
- Pasta a la milanisa: pasta con le sarde.
- Pasta a palina: (Palermo) pasta con broccoli, acciughe, pinoli e zafferano.
- Pastieri modicani: (Modica – RG) rustici ripieni di carne tritata e battuto d’uovo o, più tradizionalmente, ripieni d’interiora d’agnello. Tipici del periodo pasquale.
- Pastizzi modicani: (Modica – RG) focacce ripiene di broccoli (a Ragusa scacce cco sciuriddu).
- Picchi pacchi: (Palermo) salsetta rustica a base di pelati che si utilizza per insaporire la pasta, soprattutto quella coi tenerumi.
- Piessichi: pesche.
- Pignolata: palline dolci fritte diffuse soprattutto nel messinese normalmente coperte di glassa al limone o al cioccolato.
- Pipi: peperoni.
- Piscilovu: (o pisciruovu) frittata.
- Pisciruovu: (o piscilovu) frittata.
- Pricoca: albicocca.
- Puddisinu: (o putrisinu) prezzemolo.
- Puma: mele.
- Putrisinu: (o puddisinu) prezzemolo.
– Q –
- Quagghiata: (o lacciata) latte sieroso, cagliata, che è possibile gustare appena fatta nelle zone rurali.
- Qualuzzi: verdura verde amarognola tipica della zona di Palermo. Si preparano in genere con salsiccia, aglio e olive nere.
– R –
- Racina: uva
- Rieficu: (Ragusa) bordo ricamato delle scacce ripiene e delle impanate.
– S –
- Sanapo: senape canuta, ottima con la salsiccia. Erba spontanea dal gusto leggermente piccante.
- Sarde a beccafico: preparazione tradizionale siciliana cotta in forno dove le sarde sono condite con uvetta, pinoli e pangrattato.
- Scacce: focacce tipiche della provincia di Ragusa che possono essere arrotolate o ripiene, a seconda della farcia.
- Scaniari: termine usato negli iblei per descrivere l’atto del lavorare per bene e a lungo l’impasto per il pane su una grande tavola di legno munita di bastone, chiamata appunto u scaniaturi.
- Scaniaturi: grande tavola di legno munita di bastone tipica degli iblei dove si preparano gli impasti.
- Sciulla: (Siracusa) cremina ottenuta dall’acqua di cottura dei broccoli con l’aggiunta di farina, che si condisce con olio e formaggio grattugiato.
- Sciuriddi: detti anche sciurietti, indicano il cavolfiore nel ragusano.
- Sciuti a machina: biscotti ragusani da inzuppo.
- Sfincione: (o sfinciuni, o spinciuni), pizza alta e soffice tipica soprattutto di Palermo, condita con pomodoro, acciughe, cipolle e caciocavallo.
- Sfuogghiu ragusano: preparazione tipica del periodo di Natale. Consiste in un involucro di pasta sfoglia lievitata con lo strutto farcito con ricotta e salsiccia, la cui superficie può essere arricchita da zucchero e cannella.
- Simenta: (o simenza), semi di zucca tostati e salati.
- Stigghiola: involtino a base di interiora d’agnello o capretto tipici del palermitano con all’interno cipollotti freschi e prezzemolo, cotti alla brace. Le stigghiole rappresentano uno degli street food palermitani più diffusi e apprezzati.
– T –
- Taddi: talli o tenerumi, le foglie più tenere della zucchina lunga estiva, che si preparano tradizionalmente a minestra col pomodoro.
- Tianu: tegame di terracotta.
- Tomasini: rustici ragusani arrotolati ripieni di ricotta e salsiccia.
- Tomazzo: (o tumazzu), formaggio.
- Tummàla: specialità catanese natalizia a base di brodo di gallina e riso. E’ una sorta di timballo di riso cotto nel brodo con in mezzo polpette, formaggio e carne di gallina, che viene in genere preparata in pirofile rotonde (tummàla infatti viene dal fatto che questo timballo ha la forma di un tamburello).
- Turciniuna: a Ragusa, involtini di frattaglie di agnello tipici di Pasqua cotti tradizionalmente nel tiano, una pentola di terracotta che viene poi coperta con uno strato di impasto lievitato (avanzato dalle impanate).
– U –
– V –
- Vaccaredde: lumache dal guscio nero/marrone e bianco.
- Vavaluci: lumachine piccole (anche babaluci o babbaluci).
- Virgineddi di Torretta: piatto tipico di Torretta, in provincia di Palermo, che si prepara tradizionalmente per San Giuseppe, composto da 3 legumi (fagioli, lenticchie e ceci) e 4 verdure (broccoli, cavoli, finocchietto selvatico e borragine).
– Z –
- Zalichi: vedi agghiti.
- Zuzzu: (Catania), gelatina di maiale. Vedi liatina.
Hanno collaborato:
- Agosta Barbara
- Agrò Alessandra
- Aliotta Rosalia
- Andronico Antonella
- Artale Cristina
- Audino Antonella
- Bellassai Gianni
- Biazzo Salvatrice
- Bini Rita
- Bottino Liliana
- Borzì Angela
- Butera Imma
- Carlotta Mimma
- Cassetta Maria Concetta
- Castellese Angela
- Castiglia La Elo
- Castrogiovanni Pina
- Chessari Stefania Ivana
- Coniglione Mariella
- Currenti Antonella
- Di Garbo Annamaria
- Di Giorgi Angela
- Di Rosa Daniela
- Di Rosa Patrizia
- Di Rosa Terry
- Distefano Stefania
- Falcone Viviana
- Ferrantelli Claudia
- Frasca Pamela
- Galliera Antonella
- Gallo Katia
- Guastella Marisa
- Guida Rosanna
- Ingallinesi Elena
- Iuculano Angela
- Licata Ornella
- Lionetto Carmen
- Maggipinto Anna
- Magliocco Alessandra
- Mangion Stefany
- Marchese Giovanna
- Marcianò Mimma e Nino
- Marinero Francesca
- Mascellino Caty
- Migliorisi Gessica
- Minasi Rita
- Nezhati Giovanna
- Nikolavicic Ivana
- Nigito Rosetta
- Nigro Sabrina
- Nunnari Maria Grazia
- Oddo Rosa Maria
- Pannuzzo Loredana
- Paradiso Elena
- Parasole Nadia
- Pincher Lulù
- Pira Maria
- Pitissi Carmela
- Prisinzano Rosa
- Profeta Mariateresa
- Pucceri Silvana
- Randazzo Rino Mary
- Rania Maria Letizia
- Roccasalva Silvia
- Romano Francesca
- Rusponi Nuccia Nancy
- Sansica Francesca
- Sansone Maria Grazia
- Santangelo Mariangela
- Sapia Maria
- Savinelli Maria Rosaria
- Scarasciulli Vita
- Scarso Natalì
- Schininà Silvana
- Scivoletto Maria
- Skanderbech Fiorella
- Stella Alessia
- Stella Jenny
- Tambone Maria Grazia
- Tortorici Sandra
- Tuttobene Anna
- Ventimiglia Pippo
- Vinci Francesca
- Vultaggio Maurizio
- Zappalà Marina