Se uno dei motivi è la difficoltà di trovare prodotti tipici del Mediterraneo (o il loro alto costo in paesi in cui tali prodotti devono essere importati).
Un altro motivo è paradossalmente proprio la semplicità.
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Cucina italiana, regina della semplicità.
Spesso all’estero (soprattutto nei paesi anglosassoni) si pensa che un piatto buono debba essere ricco di ingredienti.
E quindi non si resiste alla tentazione di aggiungerne per rendere i piatti più complessi. Oppure per non dare l’impressione di un piatto preparato con noncuranza agli occhi dei clienti (nel caso di un ristorante).
Anche la distinzione tutta italiana tra “primo” e “secondo” piatto non aiuta allo scopo. Soprattutto in questi paesi dove l’abitudine ad un piatto unico è ben radicata.
Così i primi di pasta molto semplici vengono evitati o presentati in modo più “ricco”, aggiungendo ingredienti.
Ad esempio la pizza Margherita viene raramente acquistata se confrontata con le altre pizze più invitanti del menù. Quindi si aggiunge qualche ingrediente, anche se leggero. Senza considerare le salsine (ad esempio la salsa d’aglio) che vengono date insieme alla pizza (pratica, questa, del tutto assente nella cucina italiana).
Proprio l’aglio è spesso spacciato come ingrediente tipico della cucina italiana (creme all’aglio, pane all’aglio etc.) laddove la cucina di nessuna regione italiana ne fa un uso così intenso come apparentemente emerge dai ristoranti all’estero.
Un’altra caratteristica della cultura e cucina italiana è quella di non considerare su due livelli diversi la carne e i vegetali.
Tuttavia tutti sono ingredienti della stessa importanza da abbinare con serenità.
Allo stesso modo in molti paesi la carne è più importante e quindi un pasto senza carne è considerato povero.
Di conseguenza per cui è più difficile trovare i tipi di pasta senza carne anche a costo di aggiungere carne di pollo, quasi mai usata per un primo in Italia.
La pizza e i suoi origini.
Benché si tratti ormai di un prodotto diffuso in quasi tutto il mondo, la pizza made in italy è un piatto originario della cucina italiana ed in particolar modo napoletana.
Nel sentire comune, infatti, ci si riferisce con questo termine alla pizza tonda condita con pomodoro e mozzarella, ossia la variante più conosciuta della cosiddetta pizza napoletana, la pizza Margherita.
La vera e propria origine della pizza made in italy è tuttavia argomento controverso: oltre a Napoli, altre città ne rivendicano la paternità.
Esiste, del resto, anche un significato più ampio del termine “pizza”. Infatti, trattandosi in ultima analisi di una particolare specie di pane o focaccia, la pizza made in italy si presenta in innumerevoli derivazioni e varianti, cambiando nome e caratteristiche a seconda delle diverse tradizioni locali. In particolare, in alcune aree dell’Italia centrale, viene chiamata “pizza” qualsiasi tipo di torta cotta al forno, salata o dolce e alta o bassa che sia.
Cucine legate a quella italiana.
Cucina argentina
Cucina francese
La Cucina corsa
Cucina ticinese
Cucina maltese
La Cucina istriana
Cucina sammarinese
Cucina nizzarda
La Cucina monegasca
fonte: Wikipedia
La cucina italiana è da sempre sinonimo di eccellenza e genuinità in tutto il mondo. Questo significa che è una delle più apprezzate, ma anche una delle più imitate, il che naturalmente non è sempre positivo.
@Hugo. I piatti della tradizione italiana sono letteralmente centinaia e ogni regione ha una vasta gamma di ricette che vengono tramandate di generazione in generazione; non a caso l’Italia, dal punto di vista delle tradizioni gastronomiche, è davvero unica al mondo. Di seguito, cercheremo allora di delineare un quadro generale della cucina italiana nel mondo.