Le vongole alla marinara sono una specialità della mia mamma. E sono – le due cose legate a stretto filo – un piatto tradizionale romagnolo, piatto povero dei tempi andati.
Mia mamma lo racconta sempre, che quando lei era bambina suo padre, mio nonno, andava abitualmente a pescare il pesce per il pranzo (quello sì che era davvero fresco eh!). E da sempre ci racconta che le “poveracce” – cioè le vongole, che in dialetto qui si chiamano “purace” – erano davvero il cibo dei poveri, tanto che ancora quand’ero bambina io, quando si andava in pescheria a comprare il pesce il pescivendolo spesso aggiungeva nel sacchetto un paio di manciate di vongole, così, gratuite, un gesto di gentilezza e di ringraziamento per l’acquisto. A riprova che le vongole non erano cosa “da ristorante” come sono diventate poi.
E noi a casa nostra le cuciniamo così come vi racconto oggi, come da sempre le cucina mia mamma: semplicemente con aglio, prezzemolo e un giro d’olio, e basta.
Di solito le cucina mia mamma e poi ce le “allunga” (e sapete che lo fa anche con altri tipi di pescato), ma in questo periodo i miei genitori sono in ferie (e li invidio un po’ se posso dirlo, sì lo dico), perciò il bel sacchetto di vongole che mi ha regalato il mio bagnino (il mio bagnino è un mito!) stavolta le ho cucinate io 🙂
E meno male che il detto impara l’arte e mettila da parte ha ancora un significato per me, che ho davvero imparato a cucinare (quasi) tutto durante l’infanzia e l’adolescenza, e che a distanza di decenni ricordo ancora (quasi) tutto come se lo avessi imparato ieri 🙂 <3
Eccole le mie vongole alla marinara, così come le ho cucinate per pranzo:
E fra qualche giorno vi racconterò anche di come ho congelato le vongole di troppo (aggiornamento: cliccate qui! 🙂 ), che userò poi per il nostro sugo di vongole 😉
Vongole alla marinara, ricetta della mia mamma
Alcune piccole precisazioni pre-ricetta:
Niente dosi precise, da noi si va a occhio secondo la fame, la gola o la ricetta che si vuole ottenere, diciamo che ci regoliamo “a manciate” (vongole raccolte fra due mani):
Se le vongole alla marinara che stiamo per cuocere saranno il nostro antipasto, una manciata a testa può bastare. Ma facciamo due va’, che è meglio.
E se saranno il condimento per i nostri spaghetti, anche in questo caso una manciata a testa può bastare. Ma poi dipende anche da quanta pasta cuociamo.
Se, infine, sarà il nostro secondo… e vabbe’, si mangiano finché non finiscono! 😛
La quantità di aglio e prezzemolo va a gusto, chi ne usa di più chi di meno, io per due manciate di vongole ho messo uno spicchio bello grande e due cucchiai di prezzemolo tritato. C’è anche chi aggiunge del vino bianco, e chi il peperoncino. Noi il vino no, mai usato, ma il peperoncino a volte sì.
Ingredienti
vongole
aglio
prezzemolo
olio extravergine
peperoncino (facoltativo)
Procedimento
Lavare le vongole in acqua fredda: versare le vongole in uno scolapasta, a sua volta messo in una bacinella oppure direttamente nel lavello con il tappo chiuso, e aprire il rubinetto. Muovere le vongole a bagno d’acqua rigirandole con un cucchiaio di legno, poi con le mani strofinarle fra loro a più riprese. Cambiare l’acqua più volte finché la sabbia sul fondo della bacinella, o del lavello, non c’è più. (*)
Scolare le vongole, metterle in un tegame, aggiungere un trito di aglio e prezzemolo, un giro d’olio, chiudere il coperchio e accendere il fornello.
Lasciar cuocere a fuoco basso per 10-15 minuti.
Le vongole che non si saranno aperte vanno eliminate, in genere sono vuote.
Servire le vongole alla marinara direttamente così, nel tegame, con aggiunta di fette di pane tostato infilate tutt’attorno, ottimo per fare la scarpetta nell’acqua saporita delle vongole.
Oppure servirle in cocotte monoporzione, ideali per l’antipasto:
Un consiglio in più: se decidete di usare le vostre vongole alla marinara per condire la pasta (di solito spaghetti o tagliolini), è sufficiente semplicemente spadellarle con la pasta aggiungendo un giro d’olio. In questo caso si può ottenere un’ottima variante aggiungendo alcuni pomodorini tagliati a metà e un pizzico di peperoncino.
La presenza dell’acqua delle vongole, cioè dell’acqua di mare, rende superflua, anzi sconsigliata, l’aggiunta di sale 🙂
A proposito di sale vi ricordo di seguito i miei consueti consigli per ridurlo dai nostri piatti:
Se sei interessato a ridurre o eliminare il sale, ricorda sempre di:
- Diminuire il sale gradualmente, il palato deve abituarsi pian piano e non deve accorgersi della progressiva riduzione.
- Utilizzare le spezie. Peperoncino, pepe, curry, noce moscata, cannella, chiodi di garofano, cumino…
- Utilizzare le erbe aromatiche. Basilico, prezzemolo, origano, timo, salvia, maggiorana, rosmarino, menta…
- Utilizzare i semi. Sesamo, pinoli, mandorle, noci…
- Utilizzare ortaggi piccanti o frutta. Aglio, cipolla, limone, arancia…
- Utilizzare il mio granulare vegetale senza sale
- Preferire i cibi freschi.
- Evitare le cotture in acqua, preferire cotture che non disperdano i sapori (piastra, cartoccio, vapore, microonde)
- Evitare di portare in tavola la saliera!
- Concedersi a volte uno strappo alla regola. Fa bene all’umore e aiuta a perseverare.
Se non vuoi, o non puoi, rinunciare al sale:
- Puoi provare ugualmente le mie ricette salando secondo le tue abitudini. 🙂
(*) C’è chi lascia le vongole in ammollo in acqua e sale per farle spurgare, noi non lo facciamo, non lo faceva mia nonna perciò non lo fa mia mamma, questo per evitare che le vongole aprendosi perdano “la loro acqua”. Se volete fare questo passaggio procedete lasciandole in ammollo per circa mezz’ora prima di lavarle.
Una cosa che invece facciamo a casa nostra, per conservare le vongole fino al giorno dopo – abitudine anche questa che risale ai tempi di mia nonna – è quella di metterle in un sacchetto di rete, ben chiuso e teso in modo che le vongole stiano strette strette, e con un peso appoggiato sopra. In tal modo le vongole rimangono chiuse e si conservano fresche, vivono, grazie all’acqua di mare chiusa al loro interno.
Buon appetito!
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