Trucchi e Consigli, in cucina e dintorni

Invece di una ricetta oggi vi propongo una piccola rubrica: una raccolta di Trucchi e Consigli, di informazioni di utilità generale, dedicati in particolare alla cucina ma non necessariamente.

Notizie a volte curiose, a volte sicuramente già conosciute ai più, a volte invece esperienze personali che spero possano essere utili anche a voi.

Aggiornerò questa pagina ogni volta che verrò a conoscenza di un nuovo trucchetto utile (in cucina e non), o che avrò un nuovo consiglio da proporvi. 😉

trucchi e consigli

1) RIDURRE IL SALE AGGIUNTO
Non può mancare in questa rubrica un consiglio spassionato, filo conduttore di questo mio blog: ridurre il sale fa bene alla salute. 🙂 Ma come fare a ridurre il sale aggiunto (il cosiddetto sale discrezionale) nel modo meno faticoso possibile? Il mio consiglio è di iniziare togliendo piccolissime quantità di sale a quello normalmente usato. Ad esempio: per ridurre il sale aggiunto all’acqua della pasta è sufficiente iniziare togliendo un solo cucchiaino di sale rispetto alla quantità abituale e lasciando passare diverso tempo, anche un paio di mesi, prima di eliminare un secondo cucchiaino. In questo modo si dà al palato (e all’occhio!) il tempo di abituarsi e di considerarla una normalità acquisita. Cucchiaino dopo cucchiaino ci si ritroverà ad aver eliminato il sale in tempi lunghi, praticamente senza accorgersene. (Se volete saperne di più, ho raccontato il perché della mia cucina iposodica in questo articolo).

2) FACILITARE LA LIEVITAZIONE DELLA PASTA
Per far lievitare più velocemente la pasta della pizza, o comunque per farla lievitare meglio, si può usare il microonde: dopo aver preparato l’impasto, scaldatelo per qualche secondo nel microonde e poi impastatelo per distribuire uniformemente il calore che si produce nella parte inferiore dell’impasto. Volendo, si può ripetere un paio di volte, verificando di scaldare solo pochissimi secondi alla volta e sempre impastando per ridistribuire il calore. Con questa procedura, semplicissima, si facilita la lievitazione e si dimezza il tempo d’attesa (se volete sperimentare, la ricetta della mia pasta per la pizza (con lievito di birra) è QUI).

3) I GAMBI DEL FINOCCHIO, QUESTI SCONOSCIUTI
Vi propongo questa possibilità: non buttate i gambi del finocchio. Ho sempre insegnato ai miei figli che il cibo non si spreca e sono convinta che si può evitare di buttare ciò che in realtà è perfettamente utilizzabile in cucina. Ho trovato la conferma alle mie convinzioni in molte altre persone che la pensano come me, una di queste è Lisa Casali di Ecocucina. I gambi del finocchio, adeguatamente lavati e opportunamente sbucciati (e si possono usare anche le barbe), possono essere tritati nel mixer e utilizzati al posto del sedano, o insieme al sedano, nei soffritti o nei sughi di verdure, oppure possono essere tagliati a dadini e aggiunti al minestrone, in fondo è una normale verdura. Nel soffritto per il sugo svolgono la loro funzione egregiamente, provate a farlo senza dirlo e nessuno si accorgerà che nel ragù ci sono dei gambi di finocchio al posto del sedano!

4) COME SOSTITUIRE IL SEDANO
Se avete finito il sedano, per il vostro soffritto esistono due ottime alternative: i gambi del finocchio (vedi trucco precedente 😉), oppure la zucchina. E’ sufficiente tritarla finemente insieme a carota e cipolla e voilà, il sapore delicato della zucchina sostituirà perfettamente il sedano. E dopo aver provato, anche voi come me direte: “ma perché non l’ho pensato prima”!

5) NON BUTTATE I GAMBI DEGLI ASPARAGI
Come detto per i gambi del finocchio… non buttate neanche i gambi degli asparagi! Anche la parte terminale più dura e coriacea può essere utilizzata: sbucciatela e tritatela con il mixer. Potete usarla nei sughi di verdure oppure aggiungerla al normale soffritto di sedano e carota. Non apporta sapore di asparagi per cui è adatta ad ogni preparazione. E’ un altro modo per non sprecare il cibo e per sfruttare fino in fondo una verdura che, possiamo dirlo, non sempre è fra le più economiche. Volete provare? Ecco una ricetta: la mia Carbonara vegetariana.

6) SOSTITUIRE IL PREZZEMOLO, SI PUO’
Per esperienza personale posso suggerire un’ottima alternativa al prezzemolo, nel caso se ne rimanga sprovvisti: la rucola. Tritatela e utilizzatela tranquillamente in tutte le preparazioni: nei sughi, nelle polpette, nelle salse, nei pesti e comunque in tutti i piatti in cui avreste voluto usare del prezzemolo tritato. Funziona! 😉

7) LE VIRTU’ DEL MINESTRONE SURGELATO
Non fatevi mai mancare un sacchetto di minestrone surgelato nel freezer, può tornare utile in varie occasioni e in preparazioni diverse dal solito minestrone. Potete usarlo per fare un risotto alle verdure (ad esempio questa mia ricetta) o un sugo, eh sì, sempre alle verdure. Potete trasformarlo in una spadellata mista (di verdure!) quando le idee per un contorno scarseggiano, o usarlo per fare delle polpette. Oppure potete “rubare” dal sacchetto qualche dadino di carota o di sedano, o di entrambi, se vi accorgete di averli finiti e dovete assolutamente e proprio ora… fare il trito per il vostro ragù.

8) MAIONESE PIU’ LEGGERA
Chi preferisce una maionese più leggera, o vuole ridurre le calorie, può dimezzare la quantità di maionese da utilizzare e sostituirla con altrettanta quantità di yogurt al naturale (non zuccherato!). Non copre il sapore della maionese, a patto che lo yogurt sia in quantità inferiore o uguale alla maionese, e non superiore. 🙂
Provate a variare la proporzione tra i due ingredienti secondo il vostro gusto, in ogni caso otterrete una maionese più delicata e meno calorica.

9) UOVA VECCHIE, NO GRAZIE
Per verificare la freschezza dell’uovo provate questo metodo, piuttosto conosciuto per la verità, ma utile e semplice. Immergete l’uovo in acqua fredda e verificatene il comportamento: se è fresco va a fondo, se è semifresco scende lentamente, se è vecchio risale in superficie (e in questo caso non va assolutamente mangiato!).
NB: Utilizzate preferibilemente un contenitore stretto e alto, ma soprattutto trasparente, in modo che sia ben verificabile la posizione dell’uovo nell’acqua. 😉

10) RENDERE LE CIAMBELLE PIU’ SOFFICI E LEGGERE
Si tratta di un trucco semplicissimo, sicuramente conosciuto ai più, ma forse può essere utile ripeterlo. Per rendere le ciambelle più morbide e soffici si può sostituire un quarto della farina prevista con amido di frumento o mais. Oppure si può sostituire la farina, in parte o del tutto, con la fecola di patate: si otterranno dolci più leggeri e delicati.

11) CONSERVARE IL PANGRATTATO
Questo consiglio, anzi questo trucco, l’ho rubato. Alla mia cara amica Sarah. 🙂
Si tratta di un trucco semplicissimo eppure alla mia veneranda età non l’avevo ancora scoperto, fino a domenica scorsa. Per conservare il pangrattato basta semplicemente metterlo in un sacchetto o in un contenitore adatti e riporlo… nel freezer! Al momento del bisogno prenderlo, usarlo (essendo secco non si compatta e può tranquillamente essere usato subito in tutte le preparazioni), e poi riporre di nuovo il sacchetto o il contenitore nel freezer. Devo ammettere che io faccio un uso intensivo del pangrattato e difficilmente corro il rischio che non si conservi, ma in un paio di occasioni in cui ne avevo una scorta abbondante l’avevo riposto in frigorifero. Be’ questa del freezer è decisamente un’idea migliore. Grazie Sarah!

12) SECCARE IL PANE FRESCO
Avere del pane fresco e volerlo seccare? Può sembrare assurdo? Be’, può succedere. Può succedere d’aver bisogno di usare il pangrattato in una ricetta e di averlo finito, oppure può succedere, come è successo a me, d’avere un filone di pane raffermo ma non completamente secco (soprattutto all’interno) e di volerlo grattugiare. Ma se il pane non è ben secco non è facile grattugiarlo, lo si può tritate nel mixer, sì, ma si ottiene un “pantritato” grossolano e non il pangrattato. Ecco, in questi casi potere seccare il pane nel microonde. Spezzate il pane, o tagliatelo a fette, e mettetelo nel microonde su un foglio di carta forno, non in un piatto altrimenti l’umidità si condensa sul fondo del piatto rendendo più difficile l’asciugatura del pane. Azionate il microonde alla massima potenza per minimo 2 minuti, solitamente 3. Il tempo può variare a seconda della quantità di pane e della dimensione dei pezzi. Dopo i primi 2 minuti aprire il micro e controllare, eventualmente rigirare i pezzi e proseguire per un altro minuto. Il libro da cui ho tratto questo consiglio (Grande cucina a microonde, Demetra) consiglia 4 minuti ma senza specificare la quantità di pane. Nella mia esperienza non ho mai impiegato più di 3 minuti (quantità del pane: le fette necessarie a coprire il piatto del micro). Il pane diventa bello secco e si grattugia benissimo.

13) UTILITA’ DI UNA TAZZINA DA CAFFE’
Questo è uno di quei trucchi che ho appreso “sul campo”. E’ iniziato tutto quel giorno in cui… mentre preparavo un risotto e dovevo versare il primo mestolo di brodo… non ho trovato il mestolo! Dopo aver frugato in due cassetti il tempo cominciava a stringere, il riso stava rischiando di tostarsi un po’ troppo, e allora per la serie la-necessità-aguzza-l’ingegno ho preso al volo una tazzina da caffè e l’ho usata a mo’ di mestolo per versare il brodo nel riso. Ecco. Ecco risolto un problema del momento, per trasformarlo al volo in un’abitudine: da quel giorno il mestolo ho proprio smesso di cercarlo, adesso uso direttamente la tazzina! E vi dirò di più: la uso anche per prelevare la farina dal sacchetto, soprattutto mentre faccio i dolci. E se una tazzina da caffè a volte è troppo piccola, si può usare una mug, perché per questo tipo di utilizzo non importa la misura, l’importante è che ci sia il manico, che consente di prelevare quel che serve senza toccare nulla con le mani e, nel caso del brodo, senza rischiare scottature.
Nota personale: io ho un servizio di sei tazzine da caffè con relativo supporto, che tengo sempre a portata di mano sul ripiano di cucina. Sono sempre lì ben in vista, e non solo perché le tazzine mi sono utilissime in cucina, ma perché è un regalo che mio figlio mi fece quando ancora andava all’asilo e aveva la fissa delle mucche (eheheh, sono tazzine pezzate). Potete ammirarle anche in alcune foto di questo blog, ad esempio QUI. 😀 Questa nota personale non c’entra nulla con questo trucco-consiglio, però… vabbe’, mi piaceva l’idea di raccontarvi che… ho delle utilissime, e sempre a portata di mano, tazzine in stile mucca regalatemi dal figlio quattrenne 😃 Enjoy!

14) RENDERE GUSTOSISSIMO IL PANETTONE
Ho scoperto per caso questa cosa furba, che con molto piacere vi passo: prima di mangiare la vostra bella fetta di panettone scaldatela nel microonde! La prima volta io ho provato per necessità, perché avevo dimenticato il panettone nello sgabuzzino (che ovviamente non è riscaldato essendo uno sgabuzzino) e quando l’ho affettato era gelido. Ma dopo pochissimi secondi nel micro ho ottenuto delle fette morbide e fragranti. Provate! Mettete le fette su un piatto e infilatele nel microonde: per 4 fette considerate 10 secondi da un lato poi le girate e 5 secondi dall’altro, invece per una sola fetta provate per 3 secondi per parte (ovviamente un secondo in più o in meno può dipendere dalla grandezza della fetta e dalla potenza del micro).

A risentirci al prossimo trucchetto!

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2 Risposte a “Trucchi e Consigli, in cucina e dintorni”

  1. Ciao Catia, ho letto avidamente tutti i tuoi consigli e sono certa che non mi mancherà l’occasione di metterli in pratica. Bella e utile questa rubrica, brava per averla pensata!

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