Il supplì (o la supplì) ha forma allungata cilindrica ed è preparato con riso (carnaroli, arborio o vialone nano) bollito in acqua salata, condito con sugo di carne, pecorino romano e lasciato raffreddare, lavorato con uova crude, arrotolato con all’interno una striscia di mozzarella (nella ricetta tradizionale la mozzarella va da un capo all’altro del prodotto), passato nel pane grattugiato e fritto in olio bollente. La prima testimonianza scritta risale al 1874 quando appare nel menu della Trattoria della Lepre a Roma con il nome di soplis di riso.
È molto simile alla ricetta dell’arancino siciliano, dal quale però differisce per la caratteristica forma a fuso (o a siluro); per alcuni la differenza sarebbe nella preparazione, ma come l’arancino anche il supplì può essere presentato con numerose ricette.
Se volete cucinare altri Antipasti (93) potrebbero fare al caso vostro gli Antipasti con i funghi (13)), gli Antipasti con salumi e formaggi (25), gli Antipasti di carne (12), gli Antipasti di pesce (41) oppure gli Antipasti di verdure (37).
La Ricetta.
Sul litorale romano, le friggitorie offrono con buon successo supplì realizzati con il risotto ai gamberetti o alla pescatora.
Al giorno d’oggi la pietanza è diffusa in tutta Italia ed è generalmente servita nelle pizzerie come antipasto.
Ingredienti.
300 g di risotto avanzato
2 cucchiai di provolone grattugiato
100 g di mozzarella
2 uova
100 g salsiccia
pangrattato
olio
sale
pepe
Preparazione.
- Spellate la salsiccia, fatela a tacchetti e rosolatela in un padellino antiaderente, poi sminuzzatela con una forchetta.
- Grattugiate il provolone, riducete a dadini la mozzarella e incorporateli al risotto insieme alla salsiccia e al suo grasso di cottura.
- Sgusciate un uovo e sbattete il tuorlo con un pizzico di sale.
- Montate a neve l’albume e amalgamatelo al tuorlo.
- Con il composto di riso fate delle palline della dimensione di una noce.
Cottura.
-
- Appiattitele leggermele, passatele prima nell’uovo, poi nel pangrattato
e friggetele in olio ben caldo. - Servite i supplì caldi con spicchi di limone a piacere.
Curiosità.
- Nella ricetta originale del supplì si inserivano anche le rigaglie di pollo che al giorno d’oggi vengono sostituite dalla più semplice e comune carne macinata usata per preparare il normale ragù, semplicemente per una pura questione di gradimento del gusto e del sapore da parte dei consumatori.
- La panatura esterna prevede due ricette diverse.
- La prima consiste in una prima infarinatura, poi un passaggio nell’uovo e quindi l’ultimo passaggio nel pangrattato.
- La seconda ricetta usa invece soltanto pangrattato (la ricetta più diffusa).
- Più fine è il pangrattato e meno possibilità ci sono che il sapore dell’olio si senta all’interno. Il supplì va fritto in olio bollente (180°C), preferibilmente di semi di arachide o extravergine d’oliva.
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