Quarto appuntamento (e ultimo) (ma solo per ora! Torneremo!) con la nostra rubrica dedicata alle ricette tratte dai film romantichelli. Oggi mi sono cimentata in un’impresa che credevo impossibile: ho replicato la salsa barbecue! Proprio la salsa barbecue, protagonista indiscussa del film di oggi, che contiene… udite udite… un ingrediente segreto!
E dato che qui in questa cucina non ci spaventiamo di fronte alle sperimentazioni ardite, eccomi qua. L’ingrediente segreto… sì, l’ho usato!
Più o meno. 😄 Cioè: non proprio lo stesso ingrediente, ma uno che è circa lo stesso ingrediente segreto 😃 usato nel film che sto per raccontarvi.
Ahhhh ma quanto è complicato “copiare” le ricette da questi film! 😄
Dato che oggi siamo arrivati all’ultima puntata (tranquilli, siamo solo alla prima stagione!) della nostra rassegna di recensioni con ricetta, non mi dilungherò in lunghe spiegazioni perché se ci avete seguito nelle puntate precedenti sapete già tutto di come è nata questa rassegna, sapete di come io e Lucius Etruscus – mio compagno in questa pazza avventura alla scoperta dei cibi nei film – ci siamo divertiti a collaborare in tandem durante questo caldo mese di agosto, e dei motivi che mi hanno convinta a partecipare ad una iniziativa così particolare ma gustosissima.
Mi sono davvero divertita. A riguardare i film, un paio dei quali mi hanno riportata indietro col cuore ad un paio d’anni fa, e anche a scriverne, cercando di spulciare sia i difetti che i lati divertenti di questi romantichelli, che a volte sono assurdi ma mi strappano sempre qualche sorriso. Perché guardandoli con attenzione lo si trova sempre ‘tra le righe’ qualche piccolo pregio!
Come sempre vi invito a leggere l’articolo di Lucius pubblicato parallelamente sul blog Il Zinefilo, sempre ricco di dettagli e ironia. E nel quale menziona altri due romantichelli che sarei curiosa di vedere, uno dei due sembra avere dei dolci interessanti da copiare! 😃
IL FILM DI OGGI: Gli ingredienti dell’amore (Cooking up Love)
La trama:
Zoey McBride è una analista di ingredienti di una catena di fast food, la BBQ Bill’s, di cui Colin Richmond è proprietario e CEO. Appassionata di cucina light e di sperimentazioni culinarie, nei weekend Zoey si diverte ad inventare ricette, che cerca poi di proporre in azienda. Ad una riunione in cui dovrebbe dare solo dati di marketing, decide di proporre le sue idee light e la sua innovativa salsa per dare all’azienda una nuova impronta salutista. Ma risponde al rifiuto con troppa irruenza e viene licenziata. Per non stare con le mani in mano e dare una nuova svolta alla sua vita, decide di partecipare ad una gara televisiva fra food truck. Noleggia un furgone dal decoro appariscente di nome Livia, e arruola come socio il nonno, ex chef del circolo nautico e ora produttore per diletto di marmellata di mele cotogne fatta in casa. Le cose si ingarbugliano un po’ quando uno dei giudici della gara risulta essere, guarda te il caso, il ricco ed enigmatico ex capo (che non sapeva del licenziamento). Fra una prova e l’altra della gara, un fraintendimento e un’incomprensione, e dopo il maldestro tentativo di furto della ricetta della salsa di Zoey, alla fine tutto finirà con il classico “e vissero felici e contenti”. E nonostante non sia lei a vincere la gara (e questa è una notizia non da poco!).
LE MIE CONSIDERAZIONI SUL FILM:
Il film è in linea con il genere romantichello standard. 😃
La protagonista è bionda, indossa spesso – anche lei – abiti a fiori, è una donna sicura di sé e delle proprie capacità, ed è decisamente più simpatica e solare del personaggio maschile.
Lui ha qualche affinità con il pasticcere Jake del film La ricetta dell’amore: sfoggia un ciuffo di capelli simile, ha lo stesso atteggiamento difensivo quando interagisce con lei, sembra insoddisfatto della vita. Anzi, direi proprio che lo è (fino a quando non incontra lei, ovviamente).
Le caratteristiche del romantichello qui ci sono tutte: il licenziamento, la caparbietà della figura femminile, l’amica che la incoraggia e che poi, immancabilmente, ha una storia con l’altro protagonista di secondo piano, il primo incontro tra i due protagonisti in modalità scontro, poi lui che la tampina con discrezione, lei che alla fine comprende d’essere stata troppo severa con lui, una gara a cui partecipare, un intoppo, che è – di nuovo – un (tentativo di) furto di ricetta. E poi, ancora, quella per me insopportabile mancanza del senso del tempo, con singole giornate che sembrano lunghe una settimana.
Ma in questo film si possono riscontrare anche alcune piccole differenze, rispetto ai tre film precedenti di questa rassegna, ma degne di nota:
1. Questa volta nessuno ha vissuto o lavorato a New York! Qui la vicenda si svolge interamente a Chicago.
2. Nessuno è ritornato al paesello per risollevare le proprie sorti, o quelle di un genitore o dell’attività di famiglia. Al contrario, qui è il nonno che accetta di aiutare la nipote!
3. La protagonista non vince la gara. Incredibile, non vince! Si piazza al secondo posto! 😄
COSA MI È PIACIUTO DEL FILM:
Non poteva essere altrimenti: mi è piaciuta l’attitudine di Zoey per le ricette light. Ho provato simpatia per lei fin dall’inizio, e soprattutto dalla riunione in cui viene licenziata perché ha il coraggio di affermare che le ricette light sono una grande opportunità per l’azienda. Che potrebbe diventare la «prima catena di fast food ad offrire ricette salutari».
Grande. Come si fa a non tifare per lei? 😊
E poi mi è piaciuto moltissimo il food truck, nonostante la decorazione a mattoncini!
Eh già. Vi confido un segreto, mi piacerebbe provare a lavorare in un food truck (o in un chiosco, o una piadineria, cose così). Non accadrà, rimarrà uno dei miei innumerevoli desideri nel cassetto. Ma ne ho avuti così tanti di cassetti, che mica li potevo aprire tutti, no? 😃
COSA NON MI È PIACIUTO DEL FILM:
Due personaggi non mi sono piaciuti, due figure che hanno totalmente rovinato quel pizzico di credibilità che la trama poteva vagamente avere: il direttore generale dell’azienda, un ragionier-Fantozzi-inside con manie di grandezza, e il suo scagnozzo tecnico di laboratorio, che si improvvisa ladro di ricette assurdo e improbabile. Due macchiette, indegne delle comiche d’altri tempi.
E vabbè, lo sapevamo che questi romantichelli sono dei film per la tv a basso badget. Evidentemente questa volta avevano finito pure i centesimi!, dopo aver noleggiato il food truck e aver pagato l’attrice principale, l’unica ad avere una vaga capacità recitativa di tutto film.
LA RICETTA CHE HO TRATTO DAL FILM: Salsa barbecue (con ingrediente segreto!)
Di ricette replicabili ce n’erano poche. Eccetto forse il pollo con salsa remoulade all’arancia (che mi riservo di approfondire, mai dire mai!).
Ma la salsa barbecue è la vera regina del film.
Questa salsa barbecue – la salsa di accompagnamento più conosciuta e più diffusa negli States e nell’universo mondo, e qui resa speciale con l’aggiunta di un ingrediente insospettabile e segreto – è al centro di tutta la trama. È solo grazie a questo ingrediente che la salsa diviene addirittura sublime.
Così sublime che tutti ne sono entusiasti. Pare addirittura che la salsa abbia provocato in qualcuno una trasformazione caratteriale, rendendolo addirittura più gentile e amabile. 😅
Sarà proprio vero… ehm… che l’aggiunta dell’ingrediente misterioso è un’idea così strepitosa e così innovativa?
Sperimentarla era obbligatorio.
Disclaimer: dichiaro ufficialmente che nessuno di noi, povere cavie dell’esperimento mangereccio, ha subìto modifiche comportamentali né caratteriali dopo aver assaggiato questa salsa barbecue con ingrediente segreto. 😄 Anche perché l’ingrediente ho avuto il coraggio di inserirlo nella lista ingredienti! Nessun segreto! 😄
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Se volete divertirvi a leggere le puntate precedenti in ordine d’uscita (e rifare tutte le ricette), ecco a voi gli altri titoli della rassegna:
- DifficoltàFacile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione10 Minuti
- Tempo di riposo1 Ora
- Tempo di cottura50 Minuti
- Porzioniciotoline: 1
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaAmericana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
Prima di dettagliarvi gli ingredienti, vi lascio alcuni suggerimenti e alcune precisazioni.
La salsa barbecue fatta in casa può essere preparata in modi diversi: solitamente alla base c’è la passata di pomodoro, meglio se corposa, a cui si può aggiungere del concentrato di pomodoro oppure del ketchup. C’è chi usa anche tutto ketchup al posto della passata, ma francamente a me così sembra un po’ troppo.
Cercando online ho capito che la ricetta della salsa barbecue può essere personalizzata a piacere. Ho trovato diverse ricette non affumicate, cioè in cui mancava l’ingrediente affumicato – solitamente nelle versioni homemade si usa la paprika affumicata – una mancanza che a me è parsa insolita visto che il gusto affumicato è la caratteristica principale di questa salsa, ma probabilmente negli States esiste anche la versione non affumicata.
Inoltre vi segnalo che uno degli ingredienti principali usati nella ricetta originale americana è la melassa. Che non ho usato (ma in pochi la usano qui da noi!) (chi di voi ha dimestichezza con l’uso della melassa? Parliamone!).
A prima vista gli ingredienti possono sembrare tanti e alcuni forse un po’ particolari, ma in realtà si tratta di ingredienti che spesso abbiamo già in casa, anche se li usiamo di rado (perlomeno io, essendo tutti prodotti confezionati, quindi salati), come: la salsa Worchester, che di solito si usa in piccole quantità e quando la si ha in casa poi non finisce mai; il ketchup, che a me regolarmente scade quando ancora è a metà barattolo; la senape, idem come per il ketchup; o lo sciroppo d’acero (comunque sostituibile con il miele).
Di alcuni di questi ingredienti vi inserisco i link, se avete difficoltà a reperirli. Non vi metto quello della confettura di mele cotogne perché online i prezzi sono, a mio parere, un po’ cari. (Ah giusto! che tonta che sono! Mi sovviene ora che ho la ricetta per farla in casa! 😃).
Riguardo la paprika affumicata, che fino a pochi anni fa neppure io conoscevo, posso assicurare che si trova agevolmente nei supermercati. Averla in casa è sempre utile, è molto usata nei piatti vegetariani o vegani, per aggiungere il gusto affumicato ai piatti in alternativa ad alimenti come lo speck o i formaggi affumicati.
Ingredienti per la salsa barbecue fatta in casa
Strumenti
Passaggi
Affettare (o tritare) la cipolla.
Far sciogliere la noce di burro in una piccola casseruola e far soffriggere la cipolla e lo spicchio d’aglio.
Quando la cipolla inizia a diventare trasparente, versare l’aceto.
Portare a bollore.
Dopo un paio di minuti aggiungere tutti gli altri ingredienti: la passata di pomodoro, lo zucchero, la senape, il ketchup, la salsa Worchester, la paprika affumicata, un pezzetto di peperoncino (se gradito).
Tra un ingrediente e l’altro mescolare bene e riportare a bollore la salsa, aggiungendo l’ingrediente successivo quando il precedente è ben sciolto e amalgamato.
Far cuocere la salsa per almeno 20 minuti, ma si può prolungare a 30 minuti, secondo la consistenza iniziale della passata di pomodoro.
A questo punto versare nella salsa l’ingrediente segreto. 😊
Si tratta di un cucchiaino di marmellata di mele cotogne (che io per ora ho sostituito con purea di mela).
🤷♀️ Non ho trovato la marmellata di mele cotogne nel supermercato in cui vado di solito (ma quando le mele cotogne saranno di stagione potremo farla in casa).
😉👉 È un ingrediente indubbiamente facoltativo, ma che in effetti ha una sua ragion d’essere trattandosi di una ricetta agrodolce.
😉👉 Vi segnalo inoltre che nella mia approfondita ricerca sulla salsa barbecue mi sono trovata di fronte a tantissime varianti e ad ingredienti insoliti come ad esempio il succo d’ananas, che mai avrei immaginato potesse essere adatto ad una salsa affumicata. Perciò possiamo anche non stupirci per un cucchiaino di marmellata di mele! (cotogne o meno che siano).
Proseguire la cottura per altri 10-15 minuti, o comunque finché la salsa non sia addensata a piacimento.
Frullare la salsa con un frullatore ad immersione.
👉 Data la quantità minima di salsa (salvo raddoppio delle dosi), è meglio utilizzare un frullatore ad immersione di piccole dimensioni, tipo il mio che vedete nella foto seguente, che ha l’alloggiamento della lama sottile e adatto alle piccole quantità.
👉 Eventualmente, se si vuole evitare questo passaggio della frullatura, si possono usare cipolla e aglio in polvere (una prova che mi riprometto di fare).
Infine, per rendere la salsa barbecue più lucida, si usa aggiungere un cucchiaino di sciroppo d’acero (oppure di miele).
Dare un’ultima mescolata con il cucchiaio e lasciar raffreddare la salsa prima di utilizzarla.
Come utilizzare la salsa barbecue:
Gli utilizzi di questa salsa sono prevalentemente legati alla carne, soprattutto cotta alla brace.
È un’ottima salsa da marinatura, rende la carne davvero gustosa (e ho già pronta una ricetta di cui riparleremo! 😉).
Ma è buonissima anche per intingere le patate, sia fritte che cotte in forno. E anche da spalmare nei panini, tutti i panini, non solo gli hamburger. 😉
Se avete altre gustose idee da propormi, scrivetemi! Passatemi qualche ricetta!
Consigli senza sale
Vi ricordo che io cucino senza sale.
Come potete ben immaginare io non acquisto con regolarità le salse confezionate, perché notoriamente sono troppo ricche di sale. Per questo fare la salsa barbecue in casa era uno dei target che mi ero prefissata, da aggiungere alla lunga lista delle autoproduzioni senza sale che ho in programma. In verità, la scaletta prevedeva di autoprodurre per prima cosa la senape, e anche il ketchup, e solo come terzo step la barbecue, che contiene i primi due come ingrediente. Questa volta l’occasione mi ha portata a partire dalla fine, ma forse è stato un bene, perché come dico sempre… ridurre il sale gradualmente è il modo migliore per abituare il palato! 😀
Perciò oggi mi corre l’obbligo di ricordarvi che gran parte degli ingredienti di questa salsa barbecue sono prodotti confezionati, e quindi salati all’origine, per cui tenetene conto se state seguendo una dieta iposodica. Per la senape e il ketchup mi attiverò per creare delle versioni senza sale, mentre per la salsa Worchester… mmm temo sia parecchio difficile da riprodurre in casa, ma vedremo! 😄).
Se sei interessato a ridurre o eliminare il sale, ricorda sempre di:
▫ Diminuire il sale gradualmente, il palato deve abituarsi pian piano e non deve accorgersi della progressiva riduzione.
▫ Utilizzare le spezie. Peperoncino, pepe, curry, noce moscata, cannella, chiodi di garofano, cumino…
▫ Utilizzare le erbe aromatiche. Basilico, prezzemolo, origano, timo, salvia, maggiorana, rosmarino, menta…
▫ Utilizzare i semi. Sesamo, pinoli, mandorle, noci…
▫ Utilizzare ortaggi piccanti o frutta. Aglio, cipolla, limone, arancia…
▫ Utilizzare il mio granulare vegetale senza sale e il gomasio.
▫ Preferire i cibi freschi.
▫ Evitare le cotture in acqua, preferire cotture che non disperdano i sapori (piastra, cartoccio, vapore, microonde)
▫ Evitare di portare in tavola la saliera!
▫ Concedersi a volte uno strappo alla regola. Fa bene all’umore e aiuta a perseverare.
Se non vuoi, o non puoi, rinunciare al sale:
▫ Puoi provare ugualmente le mie ricette salando secondo le tue abitudini.
Seguimi!
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