Per noi romagnoli pranzare o cenare con una piadina farcita è cosa più che normale, un gesto spontaneo, un’abitudine consolidata, un’idea pasto insita in noi. Perché la piada, in tutte le sue declinazioni, noi l’abbiamo nel dna, non c’è altro modo per spiegare questa cosa. 😊
Un tempo le mamme facevano la piada tutti i giorni, soprattutto di sera era la cena perfetta, bastava avere in casa l’insalata e un pezzo di formaggio, fare due piade al volo e la cena era pronta. È uno dei ricordi più vivi che ho di quando ero bambina: quando mia mamma arrivava lunga nel preparare la cena e non aveva tempo, mi mandava “alla bottega” (l’alimentari vicino a casa) a comprare lo stracchino, mentre lei nel frattempo impastava velocemente, e nel giro di poco si cenava.
Adesso le cose sono cambiate. Come vi ho raccontato nella mia ricetta della piada di casa mia, io ho un po’ nostalgia di quel tempo in cui la piada era meno diffusa di adesso, ed era solo nostra. Di quel tempo in cui se provavi a farla fuori dalla Romagna non riusciva bene come a casa, veniva più dura, più secca, cotta male, perché non sempre e non ovunque si reperiva lo strutto, perché da nessun’altra parte esisteva la teggia e ci si doveva adattare con padelle non adeguate… insomma la piada era una cosa da fare a casa e basta, e ci apparteneva.
Adesso tutti la conoscono, tutti la fanno (stavo per scrivere tutti la sanno fare… ma su questo mi permetto qualche distinguo, concedetemelo 🤫🤭), la si trova un po’ ovunque, in tutti i bar, pub, ristoranti, e si compra in tutti i supermercati.
Quella precotta che si trova nel banco frigo, pur con qualche differenza tra i tanti produtori, non è niente male, e spesso proprio buona. Certo, mai proprio uguale a quella fatta in casa, ma buona e decisamente comoda quando si ha necessità di preparare al volo il pasto, o quando i figli vogliono una merenda più abbondante.
Tutta questa mia lunga introduzione (ma ci siete abituati alle mie lunghe introduzioni vero? 😊) per raccontare il perché oggi abbia deciso di partecipare alla rubrica Light and Tasty (tema del giorno i piatti unici) con una piadina farcita: semplicemente perché una piada farcita per noi è la regina dei piatti unici.
Perché sia un piatto unico non può essere farcita solo con il prosciutto o il formaggio ma deve contenere anche le verdure. I nostri contadini di un tempo ce lo hanno insegnato molto bene quando cenavano con piada e insalata, ma la piada si abbina stra bene un po’ a tutte le verdure, cotte e crude.
Uno dei must delle farciture con verdura è il nostro amato gratè, le verdure gratinate che non mancano mai nemmeno nelle piadinerie e che vi consiglio assolutamente di provare. E se non avete una piadineria vicino a casa… nessun problema, basta leggere questa mia ricetta!! 😃
Vi è venuta fame? Spero di sì!
Poi, dopo che avrete mangiato questa gustosissima piadina farcita con pomodori gratè, cotto e formaggio, date un’occhiata anche a queste altre mie ricette con la piada, un po’ più alternative:
- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di cottura30 Minuti
- Porzioni1
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaRegionale Italiana
- StagionalitàTutte le stagioni
- RegioneEmilia-Romagna
Ingredienti per 2 piadine farcite
Ho messo nel titolo ‘verdure gratinate’ anche se poi ho usato solo i pomodori perché oggi la disponbilità del mio frigo quella era. 😃 Ma alla prima occasione vi aggiungerò anche le foto di una piadina farcita con le verdure miste (promesso!).
Passaggi
Per prima cosa preparare i pomodori gratinati. La mia ricetta completa è –> QUI
Per la piadina, se avete dieci minuti di tempo per mettere le mani in pasta fatela in casa seguendo la ricetta di casa mia. La ricetta, ovviamente, è prevista per una certa quantità, ma ho fatto un piccolo calcolo per consentirvi di preparare due sole piade, come ho previsto per oggi:
Ingrediendi per 2 piade: 150-160 g farina; 20 g strutto; 65 g acqua calda; sale (facoltativo)(*)
Se siete soliti acquistarla, bene, scegliete tranquillamente la vostra preferita. In questo caso il mio consiglio è di scegliere la precotta che si trova nel reparto frigo (solitamente è in buste da 3 o 5 pezzi).
☝ Vi ricordo che esiste un disciplinare che stabilisce le zone di produzione della piadina, e che differenzia le due tipologie: la piadina più piccola e spessa tipica delle province di Forlì-Cesena e Ravenna, e la piadina (o meglio, la piada) alla riminese più larga e sottile, tipica di Rimini e della Romagna a sud di Rimini.
Questa volta io ho utilizzato due precotte (di un laboratorio di Riccione).
Cotta la piada (sulla teggia o testo, o in mancanza su una piastra per crepes), procedere con la farcitura, l’operazione più semplice della ricetta. 😊
Porre i pomodori su metà piada, appena cotta e ben calda,
aggiungere il prosciutto e il formaggio,
e chiudere subito la piada in modo che il formaggio a contatto con la piada calda si possa ammorbidire.
Buon appetitoooo!!!!
Variazioni e consigli:
🔸 Si può usare il formaggio preferito, sia morbido come stracchino o squacquerone, sia stagionato come pecorino fresco o caciotta, io stavolta ho usato l’Asiago, che anche se non è per niente tipico romagnolo a me piace molto nella piada.
🔹 Nella lista ingredienti ho indicato 2 pomodori (cioè 4 metà gratinate) per ogni piada ma è un numero indicativo poiché dipende dalla grandezza dei pomodori e dal gusto personale nell’abbondanza della farcitura.
🔸 Anziché i soli pomodori, oppure se non siete amanti dei pomodori, si possono usare altre verdure gratinate, in aggiunta o in alternativa, come melanzane e peperoni. Come già detto sopra, appena possibile vi aggiornerò con nuove foto.
🔹 Ottima anche in versione vegetariana, omettendo il prosciutto e usando la piada all’olio.
🔸 Per una versione vegana: utilizzare la piadina all’olio, farcirla solamente con il gratè, aggiungendo un patè di legumi come parte proteica per renderla piatto unico completo (vi suggerisco la maionese di lupini oppure l’hummus di cannellini).
👉 Se la piada si raffredda dopo averla farcita, nessun problema: basta ripassarla velocemente sulla teggia (o sulla piastra) sui due lati. Fare solo un minimo di attenzione a non far uscire la farcitura nel girare la piada (usare una paletta).
(*) Vi ricordo che io cucino senza sale aggiunto, perciò le mie piade e i pomodori gratinati sono cucinati senza sale. Negli ingredienti della piada fatta in casa lo indico (seppur facoltativo) perché il sale nel disciplinare c’è.
Come sempre vi saluto lasciandovi le ricette delle mie colleghe Light and Tasty:
Carla: Torta sette vasetti salata
Daniela: Pasta al mais con crema di ricotta, pollo e rucola
Elena: Capriolo in umido con mirtilli rossi e polenta
Franca: Impanata di palombo
Milena: Filetto di rana pescatrice con biete, purè di cavolfiore e crostini di pane
Serena: Cottage Pie
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Eh beh, con un ripieno così, non c’è partita!
Ma che buona Catia, per quanto abbia finito da poco di mangiare mi hai venire l’acquolina!!!
Adoro la piada, ma ahi ragione: va mangiata nel suo posto. per quanto io la faccia spesso a casa, non è mai come quella mangiata sulla Riviera. Ottima idea come piatto unico 🙂
Buona settimana
deliziose le piadine, e concordo con te- quelle fuori dalla Romagna non valgono…pero’ anche io provo a farle e devo dire che piacciono nonostante non siano DOC! 🙂
Con la piada vinci facile!! La farcitura poi è una vera delizia.
Un abbraccio e buona settimana.
la vostra piada è speciale, con quella farcitura poi è davvero deliziosa!