Biscotti di pane e cioccolato

Avete mai fatto dei biscotti di pane? O meglio ancora, avete mai fatto dei biscotti di pane e cioccolato? Eh eh, io sì. Ieri.

Questa ricetta è una ricetta del riciclo. Ma… sembra quasi che chiamandola così non faccia bella figura, vero?
E’ così, sì. Dicendo “biscotti al cioccolato” tutti esultano. Sììì, li voglio anch’ioooo i biscotti al cioccolatoooo!!! Ma “biscotti del riciclo” o biscotti antispreco”? Dai, ammettiamolo, non fa la stessa presa, non dà lo stesso emozionale senso del gusto, non evocano lo stesso profumino di cioccolato che dei normali (e magari visti e stravisti) biscotti al cioccolato possono dare.

Per godere di ricette come questa bisogna essere come me.
Per prima cosa bisogna essere dei cultori dell’antispreco, come me. L’idea di buttare del cibo mi disturba. E da quando le idee di Lisa Casali hanno iniziato a circolare, finalmente io mi sento meglio, finalmente qualcuno ci ha pensato a rendere pubblica questa cosa. Finalmente il riciclo degli avanzi e il concetto di antispreco sono stati sdoganati. Ed era ora.

E poi bisogna essere degli sperimentatori. Non c’è ricetta che a me venga meglio di quella improvvisata. Non c’è ricetta, per quanto ottima e collaudata, che mi dia dei risultati così buoni come le ricette inventate lì per lì.
Apro il frigo, o uno sportello della cucina, vedo cosa c’è e decido. Poi mentre mescolo, o taglio, o verso, magari cambio anche idea e nel giro di tre minuti tre saltano fuori altre tre idee che mi fanno modificare quello che avevo già iniziato.
Ma per qualche motivo per me inspiegabile alla fine viene fuori sempre una ricetta che il marito elogia e che i figli dicono “Rifalla”.
Poi dopo, magari, succede che proprio quando vorrei fare bella figura combino mille casini, e mi incarto, brucio, sforno ciambelle semicrude… Cose così.

Ma, questi biscotti di pane e cioccolato (pane raffermo e cioccolato dimenticato), invece, sono il risultato di uno di quei giorni di sperimentazione ben riuscita. Che poi era ieri. Anche se tutto era iniziato la sera prima.

La sera prima avevo messo in ammollo il pane raffermo nel latte perché volevo rifare (o meglio rivisitare) la mia torta di pane. Mi era venuta voglia di fare un dolce con il rum. E poi avevo del pane raffermo da usare.
E delle scorze d’arancia candite, pure quelle da usare.
Le avevo fatte qualche giorno fa, le scorze, perché le volevo regalare alla mia amica Sandra, ma qualcosa è andato storto e mi sono riuscite tutte sbriciolate. Forse le bucce delle tarocco sono meno adatte ad essere candite, finora forse avevo sempre usato delle navel e non ci ho riflettuto su troppo. Oppure semplicemente avevo tagliato un po’ troppa parte bianca ed erano troppo sottili. Fatto sta, che al momento della caramellatura sono diventate delle briciole. Buone eh, ma assolutamente non regalabili e assolutamente da usare subito.

Quindi ho messo il pane nel latte, e avrebbe dovuto rimanerci per un’oretta circa.
Invece… durante quell’ora mi sono addormentata sul divano! 🙄 e i miei programmi sono tutti saltati.

La mattina dopo, cioè ieri mattina, dopo colazione e dopo aver portato i figli a scuola, e prima di iniziare la mia giornata di lavoro, ho deciso che dovevo.
“Se lascio qui il pane fino all’ora di pranzo chissà poi quali altri imprevisti capiteranno prima di sera!”.
Così, dopo mezzo minuto avevo già aggiunto al pane le scorze, lo zucchero, il rum, l’olio e mescolato velocemente.
Dopodiché mi sono accorta di non avere il cacao.

Succede anche a voi di ricordare all’improvviso delle cose dimenticate da… sempre? Ecco.

Ecco, è stato questo il momento in cui mi sono ricordata del cioccolato. Mi vergogno anche un po’ a confessarlo qui, dove tutti possono leggerlo, ma è la verità. E io lo dico sempre ai miei figli che bisogna dire sempre la verità! 😀
Ecco… questo cioccolato… era in freezer. Niente di strano. Ma… è un residuo delle uova di pasqua dello scorso anno!! Non è passato un anno, no, ma insomma….

Quindi, praticamente, quella che vi sto proponendo è un ricetta del riciclo post-pasquale, solo un po’ in ritardo (parecchio) o in anticipo (mica di tanto) 🙂
E’ stata la mia amica Sarah, è lei la colpevole, che mi ha insegnato questa cosa bellissima e furbissima del congelamento delle uova di pasqua. Il cioccolato si mantiene benissimo, soprattutto per usarlo nei dolci. Anche se per me ha una controindicazione: me lo dimenticoooo!!

Durante questo (quasi)anno ho comprato tonnellate di cioccolato, non vi dico quante stecche ho in casa in questo momento, fondente al 70 e al 50 per cento, al latte, alle nocciole intere, alle nocciole tritate, agli oreo (anche quella ho, sì), per non parlare dei cioccolatini… ma ogni volta che decido di fare un dolce mica mi ricordo d’averne una montagna in freezer!

Ma ieri, misteri della mente umana, mi sono ricordata.
E biscotti di pane e cioccolato furono.

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biscotti di pane e cioccolato
  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo2 Ore
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni25 biscotti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaAntispreco
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

150 g pane raffermo (io pane tipo toscano)
200 l latte
50 g zucchero
100 g farina
100 g cioccolato fondente
20 g olio di semi
7 noci
1 cucchiaio uvetta
3 cucchiai arancia candita (fatta in casa)
1 cucchiaino lievito in polvere per dolci
Mezzo bicchierino rum

Passaggi

1. Mettere in ammollo il pane tagliato a pezzetti nel latte. La quantità di latte può variare a seconda di quanto raffermo è il pane. Rigirarlo di tanto in tanto.
Lasciarlo ammorbidire (io per tutta la notte, per i motivi che vi ho detto nell’introduzione, ma voi potete regolarvi come meglio credete).

2. Aggiungere lo zucchero, il rum, l’olio, i canditi e l’uvetta. Quest’ultima io non l’avevo prevista, ma ho scoperto d’avere lì un sacchetto quasi finito, perciò l’ho usato. Se volete usarne di più potete farlo tranquillamente.

3. Mescolare bene con un cucchiaio, eventualmente tagliuzzare i pezzetti di crosta di pane che dovessero essere rimasti un po’ più duri.

4. Aggiungere la farina (e il lievito) e mescolare.

Apro parentesi: è stato a questo punto che ho deciso di fare dei biscotti, anziché la torta di pane. Non chiedetemi il perché, l’ho deciso e basta. Ed è per questo che ho aggiunto il lievito, che nella torta di pane non è previsto. Chiusa parentesi.

5. Far sciogliere il cioccolato nel microonde per un paio di minuti, meglio se con una o due interruzioni per mescolare il cioccolato. Consiglio di aggiungere un cucchiaino o due d’acqua, aiuta. Potete anche lasciare alcuni pezzetti, i biscotti (nonché i figli) lo gradiscono. 😉

6. Versare il cioccolato fuso nel composto di pane e mescolare bene fino a farlo amalgamare.

7. Sgusciare e spezzettare grossolanamente alcune noci e aggiungerle al composto.

8. Versare il composto, prelevato con un cucchiaio, su una teglia ricoperta di carta forno. Devono risultare dei biscotti tipo brutti-ma-buoni.

9. Decorare (passaggio facoltativo) con un pezzetto di noce (attenzione perché in cottura le noci tendono a bruciacchiarsi, come ben si nota dalla foto sottostante).

10. Cuocere in forno a 200 gradi circa per 25 minuti, poi farli raffreddare su una gratella, poi decorarli con lo zucchero a velo (ma anche no).

biscotti di pane e cioccolato-sfornati

Con i dolci al cioccolato, dato il colore, io mi trovo sempre un po’ in difficoltà a capire la doratura, perciò all’inizio pensavo d’averli tenuti alcuni minuti di troppo, visto che le noci in superficie si erano scurite. Ma alla fine il tempo di cottura è risultato ottimo perché sono riusciti perfetti: croccanti fuori e dentro morbidi. Mi raccomando, voi regolatevi in base al vostro forno e in base alla grandezza dei biscotti.

Questi biscotti di pane e cioccolato hanno il massimo della fragranza un paio d’ore dopo la cottura: l’interno è proprio soffice, mai avrei creduto che il pane raffermo potesse dare un risultato così. Mio figlio ho sgranato gli occhi quando ha assaggiato il primo biscotto (“mamma! ma che buono!).

Una parte l’ho conservata per la colazione di questa mattina. Il mio giudizio sulla conservabilità di questi biscotti di pane e cioccolato è questo: messi in una scatola di latta rimangono morbidi e sono eccellenti con il caffelatte, ma perdono la crosticina croccante; conservati aperti (cioè dentro al forno, semplicemente su un piatto) si asciugano un po’ e l’esterno non si ammorbidisce, si indurisce leggermente. Mio marito ha preferito questi ultimi.
A me sono piaciuti tutti, ieri e oggi, morbidi e no.
I miei figli hanno detto “Rifalli”.  😀

biscotti di pane e cioccolato

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4 Risposte a “Biscotti di pane e cioccolato”

  1. Questa ricetta è entusiasmante come chi l’ha scritta , impossibile non provarla, perchè dietro si sente profumo di famiglia e di bambini. Non è un asettico elenco di ingredienti con relative istruzioni, è uno stralcio di vita ! Io sono una nonna sostenitrice da sempre del riciclo-riuso di tutto e cioccolato-dipendente…quindi questa ricetta mi ispira molto ! Grazie , ho inserito questo sito nei preferiti per poterlo consultare spesso.

    1. Gabriella! ma questo tuo commento è un regalo di Natale per me! grazieee!! che belle parole mi hai scritto, mi sono emozionata 🙂
      Ti auguro Buon Natale (vale ancora vero? 😀 ), e passa di qui ogni volta che ti va! così ci facciamo due chiacchiere!

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