L’esigenza di scrivere questo tutorial su come raffreddare il riso usando i siberini mi è sorta mentre scrivevo la ricetta dell’insalata di riso.
Lì, proprio mentre stavo spiegando in una nota il mio metodo per raffreddare il riso, mi sono resa conto che potevano esservi utili alcune foto esplicative. E così ho di nuovo cotto – e raffreddato – del riso per fotografare i passaggi necessari. Solo che quando ho aggiunto in quel breve testo sia le foto che tutto quello che volevo dire, la nota era diventata lunghissima e comprometteva la lettura della ricetta dell’insalata di riso.
E così ho deciso per un articolo a parte, questo, in cui raccontarvi come raffreddare il riso senza usare l’acqua corrente fredda, una prassi consolidata che tutti prima o poi abbiamo provato ma che, diciamolo, non sempre ci ha soddisfatti. Perché, in effetti, non è la procedura più giusta per raffreddare il riso, dato che ne elimina l’amido e, soprattutto, il sapore.
Passare il riso sotto l’acqua corrente (o altri cereali, o la pasta) non va bene per niente per noi che cuciniamo senza sale (ohh iposodici lo so che ci siete, venite allo scoperto!), perché noi il sapore dei cibi dobbiamo preservarlo il più possibile, non possiamo permetterci di dilavarlo! Come vi dico sempre, la nostra prima regola è quella di: preservare i sapori dei cibi, non certo di salarli dopo averli privati del loro sapore autentico.
Bene, io sono pronta per iniziare a scrivere. Se avete già letto la ricetta dell’insalata di riso svuotafrigo, vi sembrerà che la descrizione qui sia simile ma dei dettagli in più e con in più le foto.
Vi lascio qui di seguito anche i link di altre mie precedenti insalate, di riso e altri cereali, che ora sia io che voi possiamo rifare raffreddandole con questo metodo dei siberini. Diventerà un’abitudine che non lasceremo più, vero? 😉👇
Strumenti da utilizzare
Come raffreddare il riso usando i siberini
Dopo aver cotto il riso (e scolato, se necessario, oppure sgranato se cotto per assorbimento), porre il riso in una teglia bassa e larga – o un vassoio in acciaio o antiaderente o sulla leccarda del forno – appoggiata su dei siberini ghiacciati.
Per la teglia da utilizzare: vanno bene un po’ tutte ma un una preferenza per quelle sottili o di un materiale che al contatto con i siberini conduca il freddo velocemente, tipo alluminio o vetro, in ogni caso la classica leccarda del forno va benissimo).
Per i siberini: vanno bene di ogni tipo, l’importante è che siano piatti perché la teglia possa stare in appoggio sui siberini in modo stabile. Quelli che possiedo io sono tradizionali a mattonella, in più ne ho uno più sottile e più largo che è un po’ più pratico da usare perché più piatto.
Se non avete dei siberini in casa vi ripeto qui di seguito i link di due modelli simili ai miei (gli stessi che trovate negli Strumenti) –> piccolo a mattonella o più grande a tavoletta piatta.
In mancanza dei siberini si può usare il ghiaccio, ma questa è una prova che personalmente non ho fatto perché occorre una quantità di cubetti di ghiaccio ben più abbondanti di quelli contenuti nel normale portaghiaccio che di solito tengo in freezer.
Il numero dei siberini da utilizzare può essere differente a seconda delle esigenze, dipendendo dalla dimensione dei siberini e/o della teglia utilizzata. Io ho usato i tre a mattonella per una teglia e quello più grande per l’altra.
Lasciar raffreddare il riso (io l’ho condito con un filino d’olio, ma non è indispensabile) per 10-15 minuti, rimescolandolo una o due volte.
Quando il riso si sarà raffreddato, trasferirlo nella ciotola contenente il condimento.
In questo modo l’insalata di riso può essere servita subito senza ulteriori soste in frigo.
Enjoy!
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