Se c’è una cosa che mi rende orgogliosa di essere siciliana, ma anche italiana in generale, è la ricchezza enogastronomica della nostra terra, intrisa di storia e cultura.
Ragusa, la mia città, vanta diverse deliziose ricette della tradizione, fra cui i cavati e ravioli alla ragusana con sugo di maiale.
L’impasto è unico, tutto senza uova, quindi anche i ravioli non sono fatti di pasta all’uovo, e sono ripieni di ricotta, che a Ragusa si ha l’abitudine di dolcificare aggiungendo lo zucchero: il contrasto con il sugo di maiale è pazzesco!
L’abitudine di mangiare i ravioli con la ricotta dolce è propria della sola città di Ragusa e non di tutta la provincia: a Modica, per esempio, la ricotta si lascia salata!
La ricetta del sugo, che va lasciato cuocere a fuoco basso per almeno 2-3 ore, ve l’avevo già data in questo post, mentre oggi vi spiego come preparare cavati e ravioli, rigorosamente impastati con farina di grano duro.
Mi raccomando di utilizzare una ricotta abbastanza asciutta per la farcia, quindi non di giornata: in questo modo il ripieno sarà più compatto.
Eccovi la ricetta!
Potrebbero interessarvi anche…
- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di riposo15 Minuti
- Tempo di cottura5 Minuti
- Porzioni4 persone
- Metodo di cotturaBollitura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti per preparare i cavati e ravioli alla ragusana:
Per l’impasto:
Per la farcia dei ravioli:
Per il condimento
Strumenti per preparare i cavati e ravioli alla ragusana:
Procedimento per preparare i cavati e ravioli alla ragusana:
Mettete la farina in una ciotola e aggiungete un pizzico di sale.
Aggiungete l’acqua a filo lavorando con la punta delle dita di una mano, finché la farina non è completamente assorbita.
Trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e impastare energicamente per una decina di minuti, finché il vostro panetto non risulta liscio ed elastico.
Formate una palla e lasciatela riposare 15 minuti: l’impasto si stabilizzerà facilitandone la stesura.
Nel frattempo, preparate il ripieno per i ravioli.
Lavorate energicamente la ricotta con una forchetta per renderla liscia, poi condite con il formaggio grattugiato, un pizzico di sale, di pepe nero, di maggiorana e lo zucchero: scegliete voi quanto metterne, se due cucchiai vi sembrano troppi la prima volta mettetene uno solo.
Coprite e lasciate riposare in frigorifero.
Dividete l’impasto a metà.
Stendete sottilmente una delle due metà, con il mattarello o con lo stendipasta (in tal caso, ripassare l’impasto partendo dalla tacca più larga ed andando man mano a stringere verso la penultima, ripiegando di volta in volta l’impasto su se stesso).
Sistemate tanti cumuletti di ricotta sulla sfoglia aiutandovi con un cucchiaio.
Rivestite con l’altra metà della sfoglia e ritagliate i ravioli con una rotella, con un coltello o con gli appositi stampini.
Lavorate nuovamente i ritagli d’impasto per preparare altri ravioli, procedendo così fino alla fine degli ingredienti.
Lasciate asciugare i ravioli su una spianatoia infarinata rigirandoli di tanto in tanto per evitare che la parte in basso si rammollisca.
Prendete l’altra metà dell’impasto e ricavatene dei cordoncini abbastanza sottili.
Ritagliate tanti tocchetti di dimensioni regolari e, con l’ausilio di una forchetta o dello rigagnocchi, formate i cavati: potete utilizzare solo il pollice e spingere verso l’esterno oppure usare indice e medio e spingere verso di voi, scegliete la tecnica che vi viene più semplice.
Lasciate asciugare anche i cavati su una spianatoia infarinata senza sovrapporli fra loro.
Cuocete i cavati e i ravioli in abbondante acqua salata per qualche minuto (finché non affiorano in superficie) e condite con il sugo di maiale.
Buon appetito, i vostri cavati e ravioli alla ragusana sono pronti!
Variazioni e consigli
Se non amate la ricotta dolce, potete non aggiungere lo zucchero (da noi, al ristorante, chiedono sempre chi vuole i ravioli dolci e chi salati 🙂 ).
In alcune famiglie all’impasto viene aggiunto anche qualche uovo (1-2 per 500 g di farina) per renderlo più consistente.
L’abbinamento con il sugo di maiale è quello più tradizionale, ma cavati e ravioli stanno benissimo anche coi sughi di pesce, per esempio il nero di seppia, e quelli vegetariani, per esempio con le melanzane fritte.
Dosi variate per porzioni
Nella pagina sono presenti link di affiliazione su cui si ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi.
Ciao sono Margherita è sono di Modica e non è vero che a Modica i ravioli si mangiano senza zucchero….noi da generazioni li facciamo con lo zucchero e nella ricotta aggiungiamo anche un rosso d’uovo ,e così anche nella famiglia di mio marito……Grazie x le tante e buone ricette. Buon pomeriggio
Ciao Margherita! Io a Modica li ho sempre mangiati senza, ma come tutte le ricette locali esistono mille tradizioni parallele!
Grazie per leggermi, un caro saluto!
Ciao. Posso confermare che a Modica i ravioli vanno con lo zucchero, mentre a Scicli li facciamo rigorosamente senza.
🙂
salve sono ragusano e nell’impasto ci vuole l’uovo e noi rigorosamente nella ricotta dei ravioli ci mettiamo la cannella!!! mentre a modica a prescindere dolci o salati ci mettono la maggiorana
Ciao Francesco, anch’io sono ragusana e, mi dispiace contraddirti ma la particolarità dei nostri ravioli è proprio quella di essere senza uovo! Poi naturalmente ogni famiglia apporta le varianti che sono più di suo gradimento. La cannella stessa cosa, non è una caratteristica tradizionale dei nostri ravioli, anche se vale la stessa regola: se a voi piacciono cosi, ben venga 🙂 !