Uvetta fatta in casa (uva essiccata)

Ho avuto per anni il pallino di autoprodurmi l’uvetta (cioè da quando posseggo un essiccatore. fFinché più o meno un anno fa finalmente ho fatto un primo tentativo. Un’uvetta fatta in casa riuscitissima (la fortuna del principiante!) che poi ho utilizzato in una ricetta per la rubrica Light and Tasty (le barrette di frolla sbriciolata 😊).

Siccome il tema Light and Tasty di oggi è l’uva, ho pensato che oggi è il giorno giusto per raccontarvi tutto della mia uva essiccata, che ho prodotto di nuovo e di nuovo è ben riuscita. Ormai non ho più dubbi: si può fare!

Fra tutte le cose che ho essiccato finora, l’ uvetta è quella che ha tenuto impegnato il mio essiccatore per più tempo.
Inizialmente avevo pensato dipendesse dall’apparecchio, che come sapete è un modello molto semplificato, ma dopo essermi documentata ho capito che il tempo impiegato, che mi era sembrato lunghissimo, in realtà è standard e non dipende dal mio essiccatore basico, né dalla mia inesperienza nell’essiccare l’uva. Occorre solo saperlo (nel senso di esserne consapevoli).

D’altronde, giusto per fare un parallelo, anche i lunghi tempi di lievitazione con il lievito madre un tempo mi sembravano difficili da affrontare, mentre invece una volta entrata mentalmente nella “logica di funzionamento” non è più stata quella gran fatica. È davvero solo questione di abitudine.

Tra l’altro, il bello dell’essiccatore è che lavora da solo. L’unica cosa che faccio è spegnerlo la notte (per precauzione e per il rumore che, seppur minimo, nel silenzio della notte a me dà noia), ma chi possiede essiccatori più professionali forse non hanno problemi a lasciarli accesi in modo continuativo.

Se avrete la pazienza di seguirmi in questa sperimentazione, intendo proseguire e ampliare la mia autoproduzione di uvetta essiccata provando ad essiccarla anche in forno, per capire se ci sono differenze nei tempi e nella resa, e provando anche altre varietà di uva, magari a chicchi più piccoli.
Ché in effetti iniziare con l’uva da tavola a chicchi grandi… ma potevo pensarci prima no???!! 🤪

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uvetta fatta in casa (uva essiccata)
  • DifficoltàFacile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione2 Giorni
  • Metodo di cotturaSenza cottura
  • CucinaMediterranea
  • StagionalitàEstate, Autunno

Ingredienti

uva (450-500 g per ogni cestello dell’essiccatore)

Strumenti

Essiccatore Clatronic Bomann

Preparazione

Uvetta fatta in casa con essiccatore

Le istruzioni sono davvero semplicissime:

Staccare gli acini dal graspo.

Lavarli e asciugarli.

Sistemarli sulle griglie dell’essiccatore.

Accendere l’essiccatore.

Attendere circa 48 ore (o più, vi spiego meglio di seguito).

Alcune precisazioni:

1. La temperatura deve essere alta, quindi chi possiede un essiccatore con regolazione della temperatura può settarlo su 65-70 gradi. Chi ha un essiccatore come il mio che ha solo due livelli di temperatura, deve settare la più alta (nel mio essiccatore: entrambe le lucine accese).

2. Il tempo di essicazione non può essere tassativo, poiché dipendente dalla grandezza dell’acino. Ovviamente gli acini più piccoli impiegano meno tempo ad essiccarsi, cioè due giorni circa. Utilizzando l’uva da tavola che ha acini molto grandi si può arrivare anche a tre giorni.

Nello specifico, la mia uva (come ben si vede dalla foto sottostante è uva da tavola bella grande) si è comportata nel seguente modo: partendo da un peso di 450 g è arrivata ad un peso di circa 120 g dopo esattamente 47 ore di essiccazione (non continuative ma diurne, cioè con stop notturno).

Ecco tre foto in sequenza. Uva fresca ad inizio essiccazione:

uva essiccata inizio

Dopo 12 ore si presenta così:

uva essiccata dopo 12 ore

Dopo 38 ore:

uva essiccata dopo 38 ore

Come detto, questa uva da tavola aveva alcuni acini veramente molto grandi. In questo caso quando i chicchi più piccoli sono pronti è bene toglierli dalla griglia e prolungare l’essiccazione per quelli che all’interno sono ancora morbidi.

In alternativa tagliare a metà gli acini più grandi, in questo modo impiegano lo stesso tempo dei piccoli (prova eseguita. 😊 Ci riuscite a scovare nelle foto i due chicchi tagliati a metà? 😅).

Oppure scegliere una varietà di uva a chicco più piccolo. (Spero di poter provare l’uva da vino al più presto!).

Siccome per ammortizzare il dispendio energetico dell’apparecchio è bene utilizzarlo a pieno carico, ad un certo punto ho deciso di approfittare dei tempi lunghi di essiccazione dell’uva per essiccare in contemporanea delle barrette energetiche. Tempo di essiccazione delle barrette 7-8 ore, perciò se ne possono produrre in abbondanza, approfittatene anche voi! 😉

uva essiccata + barrette

In attesa di decidere come utilizzare la mia uvetta fatta in casa… intanto ehm… una parte me la sono mangiata scrivendo questa ricetta! 😃

uvetta fatta in casa (uva essiccata)

Uva essiccata nel forno

Eccovi un’anticipazione:

uvetta fatta in casa (nel forno)

Per ora ho fatto una prova che, come la foto mostra, è ottimamente riuscita!

Le ricette Light and Tasty:

Ecco a voi le ricette con l’uva delle mie colleghe!

Carla: Straccetti di fegato all’uva

Daniela: Risotto con uva e nocciole

Elena: Uva farcita

Franca: Confettura d’uva

Milena: Riccio uvetto

Serena: Bocconotti con Scrucchiata d’uva

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11 Risposte a “Uvetta fatta in casa (uva essiccata)”

  1. Se mio marito dovesse vedere questo post, sono sicura che tornerebbe a casa con un essiccatore sotto al braccio :))
    Bravissima, che proposta meravigliosa ^_^
    Un abbraccio

  2. bellissima la tua uvetta, mi piace l’idea di prepararsela in casa, almeno si evitano i conservanti…di solito è intrisa di anidride solforosa, per questo va lavata molto bene prima di metterla ad idratarsi. Vorrei provare ma l’idea di avere l’essiccatore in cucina per almeno due giorni mi fa passare la voglia…voglio una cucina più grande!!!! In ogni caso tengo a mente tutti i tuoi consigli, non si sa mai…. grazie!

    1. Anch’io voglio una cucina più grande!! e infatti l’essiccatore lo sposto continuamente! pensa che di solito lo relego nel vano scale! 😄

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