Strudel aperto, un’idea per caso

Dedico la ricetta di questo mio strudel aperto ad una mia lettrice, Loretta. E anche a Manuela e anche a Sylvia.
A Loretta perché mi aveva chiesto la ricetta una decina di giorni fa e ha avuto la pazienza di aspettare fino ad oggi 🙂
A Manuela e Sylvia perché se questo strudel aperto è nato, e sta facendo faville qui a casa nostra, è tutto merito di una loro proposta. 🙂

strudel apertoDovevo portare dei dolci ad una cena con amici.

Non avevo idee, così ho chiesto consiglio alle mie lettrici sulla pagina FB. In tante mi hanno risposto (e ringrazio tutte) ma due idee mi hanno solleticato: le sfogliatine alle mele proposte da Manuela e lo strudel proposto da Sylvia.
Posso dirlo vero… che io e Sylvia ci conosciamo… aiuto… da trentasei anni? 😀 e trentasei l’ho scritto per esteso… perché il numero in cifre… mi faceva impressione!!! 😀 ).

Digressioni a parte…
Grazie alla proposta di Manuela quel pomeriggio ho sfornato delle sfogliatine alle mele, che da tanto tempo non facevo più.

Mmmmh! Che buoneeee!

Poi, per puro caso, o forse per associazione d’idee, ho pensato di ingrandire le sfogliatine e trasformarle in una sfogliatona di mele più grande. E all’ultimo minuto mi è venuta in mente la proposta di Sylvia, lo strudel!

E così invece di affettare le mele le ho tagliate a pezzetti, e alla fine è venuto fuori uno strudel aperto e mi è sembrata così tanto un’ottima idea che subito dopo ne ho fatta anche una versione tonda… insomma… ho sfornato varie sfogliatine, sfogliatone e strudel aperti di varia forma, dimensione e gusto. Che subito vi avevo mostrato in foto sulla pagina fb.

Be’, che dire… il mio strudel aperto è proprio buono! Ha avuto un gran successo, è piaciuto agli amici, e subito quella sera marito e figli mi hanno chiesto “quando lo rifai?”

E l’ho rifatto 🙂

strudel aperto

Strudel aperto, un’idea per caso

Ingredienti
1 confezione di pasta sfoglia rettangolare
2 mele (circa 350 g) (io ho usato le royal gala ma vanno bene anche altre varietà di mela)
20 g di scorza d’arancia candita
2 cucchiai di pinoli
2 cucchiai di mandorle tritate grossolanamente
2 cucchiai di uvetta
2 (anche 3) cucchiai di marmellata d’arancia
8 biscotti secchi
4 amaretti
succo di mezzo limone
cannella q.b.

Procedimento
Lavare le mele e tagliarle a pezzetti piccoli. Chi lo preferisce può sbucciarle, io le ho lasciate con la buccia.
Irrorarle con il succo di limone per evitare che scuriscano.

Srotolare la pasta sfoglia e porla direttamente sulla leccarda (con la carta forno).

Spalmare sulla pasta sfoglia la marmellata d’arance (o in alternativa di albicocche).
Questo strudel aperto l’ho fatto con la marmellata d’arance perché avevo finito quella di albicocche. Era di albicocche quella usata la sera della cena con gli amici, ma vi assicuro che con la marmellata d’arance è squisito. Provate!

Distribuire sulla marmellata la metà dei biscotti secchi e gli amaretti sbriciolati. Io li ho sbriciolati con le mani, direttamente sullo strato di marmellata. Anche se alcuni pezzi di biscotto rimangono grossolani non importa.

Aggiungere tutti gli altri ingredienti: le mele, i pinoli, l’uvetta (senza ammollo), le mandorle tritate grossolanamente, le scorze d’arancia candite tagliate a pezzettini. .
Se non avete mai prodotto le scorze candite homemade vi consiglio di farlo (le trovate QUI), è molto più semplice di quanto si pensi, credetemi. Se ne siete sprovvisti potete sostituirle grattugiando la scorza di un’arancia.

Infine, distribuire sopra tutto una spolverata di cannella in polvere.

Ripiegare i due bordi corti della pasta, inumidirli e cospargerli di zucchero, così la superficie diventerà croccantina.

Cuocere in forno a 180 gradi per circa 20 minuti.

Servire tiepido o freddo.

Se non trovate la pasta sfoglia rettangolare potete utilizzare una pasta sfoglia rotonda, otterrete uno strudel aperto tondo che farà ugualmente un figurone sulla vostra tavola, parola mia che l’ho provato 😉

strudel aperto

Orgogliosa di questa mia bella idea nata per caso a partire da una sfogliatina alle mele, solo ieri dopo aver scritto l’articolo mi è venuta una curiosità. “Possibile davvero che la mia sia una pensata nuova e originale? E’ impossibile”.
E infatti.
Ho provato a cercare in rete ed è così, esiste già. (E vi dirò di più, ci sono rimasta anche un po’ maluccio, chissà che mi credevo, che davvero non esistesse già?? ehhh).
Provate anche voi a dare un’occhiata se volete togliervi la curiosità, l’idea dello strudel aperto l’hanno avuta anche altri, ed era ovvio.
A dimostrazione del fatto che in cucina oramai nulla più si può inventare. Perlomeno rimanendo nell’ambito della normale… normalità della nostra passione culinaria casalinga.
Ma sono più che certa che tutti voi sappiate come ci si sente, quando ci si trova lì in cucina alle prese con la nostra voglia di preparare qualcosa con le nostre mani, quando si assembla, si sperimenta, si sforna, si assaggia, quando ci si sente orgogliosi e soddisfatti del prodotto che si è appena… “inventato”!
Se anche voi a volte vi sentite così, bravi! io vi capisco e sono felice per voi e con voi, così come oggi sono felice e soddisfatta di me e del mio strudel aperto.
E poi, in fondo… la soddisfazione più grande la si prova nel vedere con che gusto figli e marito e amici apprezzano quel che hai cucinato, e nel sentirli dire: “oh no! è già finito!!” 🙂

Visto che le festività natalizie sono vicine… auguro di cuore a tutti voi Buon Natale e Buone Feste! E vi suggerisco di concludere il pranzo di Natale con una vostra personale versione “inventata” da voi di strudel aperto! Farete un figurone! 😀

E vi aspetto sulla pagina Facebook, ovviamente! 😉

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