Una curiosità: Il polpo è noto per le sue qualità afrodisiache, tant’è che nel nel “Dipnosofisti” di Ateneo è citato come un alimento adatto ad aiutare gli uomini. Addirittura nel 500, il polpo era considerato un alimento pericoloso, fonte di peccato e di lussuria. (dal sito giallozafferano.it)
Prima di passare alla ricetta qualche altro suggerimento per cucinare il polpo:
Come preparare gli scialatielli al ragù di polpo
- 500 g di scialatielli
- 1 polpo di circa g 500
- 700 g di passata di pomodoro
- 150 g ca. di odori tritati (cipolla, sedano e carota)
- vino bianco q.b.
- olio extravergine d’oliva
- sale, pepe
- un pizzico di peperoncino (facoltativo)
- prezzemolo tritato.
- Mettere a lessare il polpo in acqua leggermente salata per una decina di minuti. Trascorso questo termine, scolarlo e tritarlo grossolanamente; deve avere la consistenza del macinato di carne quindi è possibile tritarlo a coltello oppure con una veloce passata nel robot da cucina. In un tegame di coccio mettere qualche cucchiaio di olio, il peperoncino (se previsto) e farvi appassire dolcemente il trito di odori; unire il polpo tritato, amalgamare bene il tutto e sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco. Scaldare la passata di pomodoro e unirla al resto degli ingredienti. Regolare di sale e di pepe e cuocere a fuoco molto lento per circa un’ora e mezzo. Lessare gli scialatielli in abbondante acqua salata, scolarli e condirli con il ragù. Decorare il piatto con prezzemolo tritato fresco e servire immediatamente a tavola.
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