Cari lettori, oggi vi propongo un piatto nutriente e genuino della nostra tradizione: pasta e ceci alla ragusana!
Dico “alla ragusana” perché, sebbene pasta e ceci sia diffusa in tutto il nostro territorio, in ogni luogo c’è una maniera specifica per prepararli.
Una cosa, però, accomuna le diverse varianti di questo delizioso piatto tradizionale, e cioè l’utilizzo di erbe carminative, come l’alloro o appunto il finocchietto, che favoriscono la digestione e l’eliminazione dei gas, che rappresentano il più fastidioso e diffuso disturbo legato al consumo di legumi.
I legumi, infatti, a differenza delle verdure, non perdono il loro potere nutritivo con la lunga cottura, anzi! Avendo un leggero grado di tossicità, dovuto alla presenza di componenti come la lectine e l’acido fitico, hanno bisogno di essere pretrattati per essere più digeribili.
Un altro accorgimento che vi consiglio di avere, oltre all’ammollo in acqua fredda prima dell’utilizzo, è quello di sbollentare per qualche minuto i ceci in acqua bollente e poi scolarli buttando la prima acqua di cottura prima della preparazione vera e propria.
I ceci, il cui nome deriva dal latino cicer arietinum (da aries, toro, per la forma dei legumi che sembrano avere le corna!), sono consumati dall’uomo dalla notte dei tempi, e ne ritroviamo diverse testimonianze storiche negli scritti del passato.
Sembra che già tanto tempo fa i ceci fossero accompagnati da una sorta di progenitrici delle lasagne, le lagane, diffuse ancora oggi in molte zone d’Italia.
A Ragusa li consumiamo normalmente con la pasta secca, il più delle volte i ditalini, riservando la pasta fresca più alle fave e ai fagioli.
Come avrete sentito dire, la parola “ceci”, che immagino ai tempi fosse più ciceri o qualcosa del genere, fu utilizzata dai siciliani durante i famosi Vespri del 1282 per liberare la città di Palermo dagli Angioini, che erano appunto francesi.
I francesi, infatti, hanno difficoltà a pronunciare bene questa parola… ve lo dico io che ho la mamma francese: lei non mangia i ceci, mangia i scesci, ahahah!
Scherzi a parte, per trovare i francesi infiltrati fra la popolazione siciliana, i combattenti facevano loro pronunciare questa parola per capirne l’origine: che furbata!!!
La pasta e ceci può essere preparata tradizionalmente in pentola (l’ideale è quella in terracotta!) oppure più rapidamente in pentola a pressione: io vi lascio entrambe le versioni, scegliete pure quella più adatta alle vostre esigenze!

- Preparazione: 1 Giorno
- Cottura: 3 Ore
- Difficoltà: Medio
- Porzioni: 4 persone
- Costo: Economico
Ingredienti
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300 g Ditalini
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500 g Ceci secchi
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1/2 cipolla
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1 Carota
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50 ml Passata di pomodoro
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1 mazzetto Finocchietto selvatico
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Olio extravergine d'oliva
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Sale
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Peperoncino
Preparazione
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Per prima cosa, mettete in ammollo i ceci in acqua fredda, se volete mettendo una punta di bicarbonato, almeno 24 ore prima della preparazione.
Trascorso questo tempo, sciacquateli e scolateli.
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Riempite una pentola d’acqua e mettetela sul fuoco.
Quando bolle, versate i ceci e fate cuocere per qualche minuto, fino a quando l’acqua non torna a bollire.
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Scolate i ceci e buttate via la prima acqua di cottura.
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Tritate finemente la cipolla e grattugiate la carota.
Versate un filo d’olio in una pentola tradizionale, di terracotta (per non farla rompere bagnate la base prima di utilizzarla) o a pressione e fate soffriggere la carota e la cipolla, poi aggiungete i ceci e fate insaporire qualche minuto a fiamma vivace.
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Tritate un po’ di finocchietto e unitelo ai ceci, poi aggiungete anche la passata di pomodoro.
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Se utilizzate la pentola tradizionale o in terracotta: ricoprite i ceci d’acqua, coprite la pentola, abbassate la fiamma e fate cuocere per 2.5 – 3 ore, fino a quando i ceci sono morbidi, aggiungendo un paio di mestoli d’acqua ogni qual volta il brodo diminuisce e mischiando di tanto in tanto.
Se utilizzate la pentola a pressione: l’acqua deve essere 3-4 dita in più del livello dei ceci. Coprite e fate cuocere per 45 minuti a partire dal fischio, abbassando la fiamma appena la pentola inizia a fischiare.
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Quando i ceci sono cotti salate e aggiungete altro finocchietto.
Togliete circa la metà dei ceci dalla pentola con un mestolo forato e unite la pasta a quelli restanti con il brodo, e lasciatela cuocere risottando. Se necessario, aggiungete un po’ d’acqua.
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Regolate di sale, spegnete il fuoco e servite completando con un filo d’olio e un po’ di peperoncino se piace.
A casa mia, i ceci tolti prima dalla pentola si mettono al centro della tavola: chi vuole ne aggiunge alla pasta, altrimenti li gusta come secondo!
Buon appetito, la vostra pasta e ceci è pronta per essere gustata!
Note e consigli:
- Per rendere morbidi i vostri legumi, salateli sempre a cottura ultimata;
- Dopo l’ammollo, provate a lasciare una manciata di ceci da parte e a friggerli, sono squisiti!
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