La lampuga, o capone, è un pesce che qui in Sicilia si consuma molto.
In questa stagione, la trovo sempre fresca dal mio pescivendolo e, dato che mi piace molto, spesso ne approfitto per acquistarla e gustarla 🙂 .
Tramite i gruppi culinari a cui sono iscritta, ho scoperto (perché onestamente a me non era mai capitato di mangiarla così) che una delle ricette più comuni in Sicilia per prepararla è la lampuga fritta con cipollata, ottima sia calda che a temperatura ambiente.
La logica è simile a quella della tunnina, il pesce si pana e si frigge mentre la cipolla si cuoce in agrodolce in padella: un contrasto di sapori meraviglioso!
Ecco come prepararla 🙂 .
Ingredienti
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800 g Filetto di lampuga
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100 g Farina di semola rimacinata di grano duro
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800 g Cipolle bianche
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1 tazza da caffè Aceto di mele
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1 cucchiaino Zucchero
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1 cucchiaino Origano
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Olio extravergine d'oliva
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Sale
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Pepe nero
Preparazione
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Sbucciare le cipolle, sciacquare bene e tagliare a fettine sottili.
Mettere a scaldare un po’ d’olio extravergine d’oliva in una padella capiente ed aggiungere le cipolle, far insaporire per circa 10 minuti a fiamma vivace, poi salare, coprire ed abbassare la fiamma.
Lasciare cuocere per circa 30-40 minuti mescolando di tanto in tanto.
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Tagliare i filetti di lampuga a tocchetti larghi circa 3 cm, poi passare nella farina.
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Sciogliere lo zucchero nell’aceto, unire alla cipolla e lasciare sfumare a fiamma media senza coperchio.
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Mettere a scaldare uno strato sottile d’olio in un padellino e friggere i tocchetti di pesce, poi porre su carta assorbente e salare.
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Condire la cipollata con origano e pepe nero e spegnere il fuoco.
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Si può decidere di servire il tutto caldo, mettendo un letto di cipollata nei piatti con sopra i tocchetti di pesce fritto, o gustare il piatto a temperatura ambiente, mettendo il pesce assieme alla cipolla dopo la frittura (in questo caso perderà la fragranza del fritto ma acquisterà il gusto e morbidezza).
Buon appetito!