La zuppa e’ un piatto straordinario che riporta alla mente le baite di montagna, la neve, il teporino del camino e il sapore verace della famiglia. Quando poi si uniscono tradizioni e amori la fantasia crea piatti semplici come questi. Un connubio di sapori classici che rendono una zuppa ” La Zuppa” Il piatto classico napoletano sono i friarielli in padella con le salsicce, ma la zuppa credetemi è divina. Il pane è azzeccatissimo con le zuppe e questo “ci si sa”, ma io ho voluto fare omaggio alla mia città fino in fondo, l’ho sostituito con i taralli e non vi dico la bontà.
Lo so che gli ingredienti forse non sono sempre reperibili ma io abito a Forlì e li ho trovati, quindi spero possiate riuscirci anche voi.
zuppa di friarielli e taralli
Ingredienti
- 400 g di friarielli
- 1 spicchio di aglio
- 4 cucchiai di olio evo
- 600 g di brodo vegetale
- 1 peperoncino fresco
- 100 g di pecorino romano
- sale
- 3 taralli Gentilmente offerti da bufala bistrot
- 2 salsicce (facoltativo)
Procedimento
- Mondate i friarielli eliminando le foglie gialline e i gambi lasciando solo i più piccoli e sottili. Riempite una vaschetta d’acqua e ponete a bagno la verdura. Lavatela cambiando spesso l’acqua, (almeno 3 volte, anche più se è necessario) per eliminare i residui di terra. Fateli scolare poi in uno scolapasta.
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- Ponete in una casseruola l’olio con 1 spicchio di aglio schiacciato. Fatelo dorare insieme al peperoncino.
- Se volete potete togliere l’aglio (a me piace e lo lascio). Quando l’olio è ben caldo tuffatevi i friarielli e incoperchiate subito.
- Fate cuocere a fiamma media per 10 minuti circa. Appena i friarielli si saranno appassiti unitevi il brodo fino a ricoprirli.
- Aggiungete un po’ di sale e lasciate andare a fuoco basso per circa 20 mt sempre incoperchiati.
- Unitevi il pecorino tagliato a pezzetti e continuate la cottura ancora per 10 minuti o finche’ non si sarà ammorbidito. Controllate se va bene di sale e se la verdura è cotta ( morbida si ma non spappolata)
- Unitevi ora i taralli spezzettati e bagnateli con altro brodo caldo per rendere più liquida la minestra.
- Coprite e lasciate riposare per altri 5 minuti in modo tale che i taralli possano assorbire una parte di brodo.
- Ora ponete la zuppa di friarielli in 2 tegamini come quelli nella foto ( il numero dei tegamini dipende anche dalla fame). Se non li avete vanno bene anche i piatti fondi.
- Date una bella spolverata di pecorino romano grattugiato e servite con altri taralli a parte.
- Ponete in una casseruola l’olio con 1 spicchio di aglio schiacciato. Fatelo dorare insieme al peperoncino.
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I taralli sono stati offerti gentilmente da Bufala bistrot
Beh che dire di questa ricetta. E’ forse la più buona che ho postato. Certo i gusti sono gusti ma quando un piatto ti riporta alle origini e ai ricordi più dolci della tua infanzia, ovviamente i profumi e i sapori si accentuano ancora di più.
Tornando invece ai friarielli vi chiederete che cosa sono.
- Friarielli– Infiorescenza delle cime di rapa. Hanno un retrogusto amarognolo e si utilizzano per minestre, fritti e anche per pizze ripiene ecc. Utilizzati anche in molte pizzerie come ingrediente principale o come variante.
- A Napoli la ricetta principale dei friarielli è la cottura in olio e aglio con peperoncino e salsiccia.. Consumati anche come contorno ma anche come ripieno di un bel pezzo di palatella di pane (pane napoletano dalla forma lunga).Mio nonno spesso si faceva preparare da mia nonna 1kg di pane cafone con dentro friarielli e salsicce. Lo metteva in un panno da cucina ben chiuso e via che andava a lavorare in campagna. Un bicchierozzo di vino rosso, il “panino” e quello era il suo “pranzo”. Ogni tanto invece il pane lo riempiva veniva con i peperoni fritti. Ma quella é un’altra storia