Pasta cresciuta ” e’ zeppulelle”

Pasta cresciuta. Quando si va a Napoli ci si trova in un teatro a cielo aperto, soprattutto nei mercati. Le bancarelle vengono animate da mercanti che invogliano a comprare, con battute pittoresche, quasi come se avessero un fantastico copione da cui traggono ispirazioni i piu’ grandi attori, registi partenopei e non solo, di un tempo.Ma ancora oggi il grande cinema ama  il gesticolare, la spontaneità  dei partenopei, che si manifestano soprattutto nelle bellissime strade piene di ogni. E’ qui’ in questi mercati che si vendeva il  “cuppetiello”, di zeppole e pazzarotti,  da mangiare mentre si passeggiava con  molta tranquillita’, quasi a  voler fermare il tempo. Il  venditore che possedeva una “caurara” enorme piena di olio, in un nano secondo preparava un cono di carta paglia e con le mani prendeva piccoli pezzi di pasta situata in una grande bacinella, li tuffava nell’olio, e pochi minuti dopo il cuppetiello  era bello pieno di  zeppulelle, salate e pepate, accompagnati anche dai panzarotti (crocchette di patate)  Ma che ve lo dico a fa’che e’ una bontà. Mi vengono i  lacrimoni a pensare a quei tempi passati. “Mamma che nostalgia”. Ancora ne sento il profumo, quando ritorno a quei momenti. Ecco perche’ voglio darvi questa ricetta, per condividere con voi questo mio ricordo d’infanzia, mostrandovi come si fa la “pasta cresciuta”

pasta cresciuta

                          Pasta cresciuta “e’ zeppulelle”

          per 15 zeppoline 

  • 250 g di farina 00
  • 250 g di acqua a temperatura ambiente
  • mezzo cucchiaino raso di sale
  • 3 g di lievito
  • 1lt di olio di arachidi

          Procedimento

  • Ponete in una terrina piuttosto  capiente la farina setacciata  e il lievito sciolto in poca acqua, presa da quella già pesata.
  • Unite a filo l’acqua  e   prendete la farina un po’ per volta, Fate questo passaggio utilizzando le mani. Aggiungete l’acqua fino a rendere l’impasto piuttosto morbido. L’idratazione e’ quasi al100%, quindi sara’ lento e appiccicoso. Unitevi  poi il sale.
  • Utilizzate la mano ( grande invenzione ) e “schiaffeggiate”  letteralmente ed  energicamente l’impasto  per 10 minuti  o finche’ non si formeranno delle piccole bolle.

  • Coprite con carta trasparente e mettetela a riposo  finche’ non sara’ raddoppiata di volume e non si  saranno formate tantissime bolle piccole in superficie.
  • Ponete l’olio in una pentola alta e larga, portatelo ad  una temperatura di 180° (se non avete il termometro, basta immergervi un pezzetto di pane. Se si formano delle bollicine e  il pane inizia a friggere allora potete cominciare la cottura.
  •  Aiutandovi con due cucchiai medi, prendete in uno un po’ di pastella   e con l’altro, fatela scivolare nell’olio. stando  attenti a non scottarvi. Cuocetene poche per volta,  (4/5) perche’ in cottura raddoppiano di volume
  • Muovete le zeppulelle di pasta cresciuta un po’ nell’olio  e bagnate la parte superiore con questi,  per farle  dorare uniformemente.
  • Scolatele, ponete le zeppulelle di pasta  cresciuta su carta assorbente, salatele e servite subito

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Il cuppetiello e’  il simbolo dello street food, realizzato con semplice carta paglia. Per saperne di piu’ sul cuppetiello vi rimando a questo indirizzo. E’ bello sapere come nascono o da quando sono nate alcune tradizioni regionali

https://grandenapoli.it/cuoppo-napoletano-fritto-tradizione/

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