Oggi ho preparato la pasta al ragù di melanzana con l’intento di insegnare ai miei figli che prima di dire “non mi piace” è meglio assaggiare.
Chi ha letto il mio articolo precedente sulle pizzette di melanzane (se volete è qui), sa che ai miei figli le melanzane non piacciono… io però sto cercando di insegnare loro che non è vero.
Si, sì, sto scherzando. È ovvio che ciò che non piace, non piace e basta. E lo so bene che l’insistenza delle mamme può produrre l’effetto opposto.
Però io ho anche una teoria, che deriva da una mia esperienza fatta da bambina, che voglio raccontare in poche righe:
Premesso che l’unica cosa che a me non piace e non mangio volentieri è l’acciuga, quando ero bambina, un giorno eravamo a pranzo presso amici di famiglia nella provincia torinese, dopo aver mangiato la bagna cauda mi è stato chiesto se mi fosse piaciuta e alla mia risposta affermativa mi sono sentita dire “ora non puoi più dire che le acciughe non ti piacciono perché le hai appena mangiate nella bagna cauda”.
Ecco, questa frase è stata per me importantissima. Mi ha insegnato a non dire mai “non mi piace” senza avere assaggiato e mi ha insegnato che in cucina non ci devono essere degli assoluti: un alimento può piacere o meno in dipendenza di svariati fattori, non necessariamente riguardanti il cibo in questione. Un alimento può non piacerci perché cotto nel modo sbagliato, per cui basta cambiare il metodo di cottura e potrebbe iniziare a piacerci, oppure al contrario un cibo può sembrarci buono semplicemente perché ci piace l’ambiente in cui siamo mentre lo mangiamo o perché siamo in compagnia di persone che ci piacciono.
Certo, una mamma (cioè io) che chiede ai figli di assaggiare una verdura che non vogliono assaggiare non ha molte possibilità di successo, lo so, ma la stessa verdura, provata in un’altra veste oppure mangiata in vacanza con agli amici potrebbe sembrare sorprendentemente buona.
Quindi, dopo aver visto rifiutate le melanzane in diverse occasioni – i miei figli non le mangiano alla piastra, né gratinate, non le mangiano nella caponata e neanche travestite da pizzetta – ho giocato la carta del ragù. E ha funzionato. Hanno fatto il bis e io ho potuto dire “wow, le melanzane vi piacciono!” 😀
E non solo, dopo la pasta mia figlia ha anche mangiato il ragù con il pane!!
In questo ragù ho usato anche le parti di melanzana che erano rimaste inutilizzate dopo aver fatto le pizzette. Quando si cuoce alla piastra, non si può usare tutta la melanzana, la punta è troppo piccola e la parte vicina al gambo non è adatta alla cottura alla piastra perché è un po’ dura e non si cuoce bene. Queste parti inutilizzate delle melanzane si sono trasformate nell’ingrediente principale del ragù. Quindi anche questa è una ricetta del riciclo (ma non è obbligatorio eh! si può usare tutta la melanzana che si vuole 🙂 ).
Ragù di melanzana
Ingredienti x 2-3 persone
1 melanzana (180 g circa)
250 g passata di pomodoro
1 o 2 spicchi d’aglio
olive verdi a piacere
capperi a piacere
misto di erbe aromatiche (origano, basilico, timo, maggiorana)
2 cucchiai olio extravergine
Procedimento
Dissalare i capperi sciacquandoli sotto un getto d’acqua corrente e mettendoli a bagno in acqua per 10-15 minuti.
Nel frattempo tritare nel mixer i pezzi di melanzana fino a ridurli a pezzetti molto piccoli.
Tritare anche alcune olive con i capperi e lo spicchio d’aglio.
Far saltare tutto il padella con l’olio e le erbe aromatiche, quando le melanzane sono a metà cottura aggiungere la passata di pomodoro.
Completare la cottura, per circa 20 minuti.
Otterrete un ragù di melanzana corposo che ben si adatterà ad ogni tipo di pasta corta, sia fresca che secca. Provatelo con i rigatoni oppure con le trofie! 😀
Vi auguro buon appetito!
Vi ricordo che nei condimenti le erbe aromatiche sono molto importanti per insaporire al posto del sale 🙂 inoltre vi suggerisco di provare ad aggiungere anche un pizzico di peperoncino.
Se sei interessato a ridurre o eliminare il sale, ricorda sempre di:
- Diminuire il sale gradualmente, il palato deve abituarsi pian piano e non deve accorgersi della progressiva riduzione.
- Utilizzare le spezie. Peperoncino, pepe, curry, noce moscata, cannella, chiodi di garofano, cumino…
- Utilizzare le erbe aromatiche. Basilico, prezzemolo, origano, timo, salvia, maggiorana, rosmarino, menta…
- Utilizzare i semi. Sesamo, pinoli, mandorle, noci…
- Utilizzare ortaggi piccanti o frutta. Aglio, cipolla, limone, arancia…
- Utilizzare il mio granulare vegetale senza sale
- Preferire i cibi freschi.
- Evitare le cotture in acqua, preferire cotture che non disperdano i sapori (piastra, cartoccio, vapore, microonde)
- Evitare di portare in tavola la saliera!
- Concedersi a volte uno strappo alla regola. Fa bene all’umore e aiuta a perseverare.
Se non vuoi, o non puoi, rinunciare al sale:
- Puoi provare ugualmente le mie ricette salando secondo le tue abitudini. 🙂
E ora, Buon Appetito!! 😀
Grazie per aver letto questa ricetta!
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