Focaccia alla birra (lievitata con il kefir)

Questa focaccia alla birra è simile alla focaccia a lievitazione naturale, lievitata con il kefir, che da anni è una delle ricette più ripetute di casa mia.

Due sole sono le differenze tra le due ricette, la prima e più evidente l’ho anticipata nel titolo: è la birra.
L’altra è la planetaria.

La planetaria, sì, quell’oggetto del desiderio di noi panificatrici casalinghe 😀 Che per la verità io non ho desiderato per nulla per anni, anzi, per anni non ho proprio voluto comprarla!
Ho cominciato a considerarla solo quando mi è comparso qualche dolorino ‘di gioventù’ alle mani e ai polsi.
E in men che non si dica un angioletto mi ha fatto trovare sotto all’albero di natale questo regalo davvero inaspettato 😀

Ehhhh, è passato un mese e la verità bisogna dirla: sì sì, si fa anche senza, è vero. Ma si fa benissimo anche con!!!

Gli impasti – tutti, di ogni tipo e lievitati con ogni tipo di lievito – vengono proprio belli, sono pronti in pochissimo tempo e con zero fatica.

Che dire, ci voleva proprio!!!

focaccia alla birra con lievitino di kefir
  • DifficoltàBassa
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo8 Ore
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

Ingredienti per il lievitino

  • 150 gKefir di latte (autoprodotto)
  • 150 gFarina 1
  • 1 cucchiainoMiele

Ingredienti per la focaccia

  • Lievitino (al raddoppio)
  • 600 gFarina 1
  • 325 gBirra chiara
  • 1 cucchiaioOlio extravergine d’oliva
  • 1 cucchiaioOlio extravergine d’oliva (per la la bagna)
  • 1 cucchiaioAcqua (per la bagna)

Strumenti

Preparazione

  1. Per prima cosa occorre preparare il lievitino: mescolare farina e kefir aggiungendo un cucchiaino di miele e mettere a lievitare il composto in un luogo riparato per circa 12 ore (meglio coprire il contenitore con pellicola).

    In genere il composto raddoppia di volume in 12 ore, ma naturalmente il tempo può variare secondo la temperatura ambiente. In inverno può essere utile riporlo in un luogo abbastanza caldo, ad esempio davanti al termosifone. Io preferisco riporlo nel microonde, che nella mia esperienza è un’ottima camera di lievitazione.

  2. lievitino di kefir steps
  3. Quando il lievitino è raddoppiato si può procedere con la preparazione dell’impasto per la focaccia: versare la farina in una ciotola capiente (oppure dentro alla ciotola della planetaria), aggiungere tutto il lievitino, l’olio e la birra.

    È preferibile che la birra sia a temperatura ambiente ma in altra occasione l’ho usata anche fredda di frigo – cioè avevo usato della birra avanzata dalla sera prima che avevo conservato in frigo appositamente per provarla in un impasto – e non ho notato particolari differenze nel tempo di lievitazione.

    Per chi ha la planetaria, impastare a bassa velocità (io a 2) finché l’impasto incorda. Nel mio caso circa 10 minuti.

    Impastando a mano occorre un po’ più tempo, circa 20 minuti.

  4. A questo punto io ho proceduto con alcune pieghe S&F come oramai sono abituata a fare da quando ho iniziato a fare il pane.

    Se non le conoscete potete dare un’occhiata alle foto della ricetta del pane con il licoli.

    Per chi decidesse di procedere con le pieghe, consiglio di farle ogni 15 minuti per 3-4 volte.

    È un passaggio utile (seppur non obbligatorio) e ha lo scopo di far inglobare aria all’impasto e a renderlo poi più alveolato.

    Concluse le pieghe, oppure per chi decidesse di saltarle, coprire la ciotola con pellicola e lasciar lievitare l’impasto fino al raddoppio. In genere, e sempre secondo la temperatura ambiente, per 8-10 ore.

    Quando l’impasto è raddoppiato stenderlo, meglio se con le mani, e poi bagnare la superficie con acqua e olio prima di infornare.

    Oppure si può mettere in frigo fino al giorno dopo. Vi spiego perché:

  5. Quando si impasta un lievitato che necessita di parecchie ore di riposo, calcolare i tempi nel modo corretto è molto importante, per evitare che all’ora del pranzo o della cena l’impasto non sia correttamente lievitato.

    Se vi va di dare un’occhiata alla ricetta della ruota di pane (fatta con lo stesso lievitino di kefir), lì vi avevo dato un piccolo schema – basato sulla mia esperienza – per ottimizzare i tempi di preparazione e di lievitazione e per farli coincidere con gli orari di lavoro. Cosa per tutte noi indispensabile.

    Con questa focaccia, dopo aver iniziato tutto il procedimento al mattino e avendo così il lievitino pronto in orario serale, mi sono ritrovata alle 2 di notte con tre scelte:

    a) cuocere la focaccia subito in piena notte, b) far finta di niente e andare a dormire, lasciando lì l’impasto e sperando che non passasse di lievitazione, c) metterlo in frigo.

    L’ho messo in frigo 😀 e consiglio anche a voi di farlo 😉

    La maturazione in frigo può essere prolungata (in genere 24 ore), ma io dopo 10 ore, cioè a mezzogiorno del giorno dopo, ho deciso che era ora di mangiarla questa focaccia!

    Una volta tolto dal frigo l’impasto l’ho lasciato acclimatare a temperatura ambiente per una ventina di minuti, durante i quali sono comparse alcune piccole bolle, sempre molto gratificanti 😀

  6. impasto per focaccia con lievitino di kefir
  7. Stendere la pasta su una leccarda (la mia è piccola, 25×30) ricoperta di carta forno.

    Bagnare la superficie con olio e acqua.

  8. focaccia alla birra lievitata con kefir steps
  9. Cuocere in forno a 220° per 25-30 minuti.

    Se stesa più larga e più sottile di come ho fatto io il tempo di cottura può essere ridotto a 20 minuti. In ogni caso, e come sempre, vi raccomando di adattare la cottura alle vostre abitudini e al vostro forno.

  10. focaccia alla birra lievitata con kefir
  11. Variazioni per focaccia impastata a mano:

    Ci tengo a mostrarvi una foto di un’altra focaccia alla birra, sempre lievitata con questo fantastico lievitino di kefir, ma che ha rispetto alla ricetta che vi ho descritto finora le seguenti differenze: metà farina 1 e metà semola (ma ne ho fatte anche con la 2, e anche con un misto di 0 e farro, quindi nella scelta della farina potete sbizzarrirvi), niente olio nell’impasto, impastato a mano e senza pieghe (avevo fretta!) (e non avevo ancora la planetaria), stesa dopo il raddoppio (e quindi senza passaggio in frigo).

    Come si vede dalla foto l’aspetto finale è più compatto, a dimostrazione che sia le pieghe che la maturazione in frigo hanno la loro importanza nella formazione dell’alveolatura, ma ci tengo a dire che è riuscita bellissima da vedere perché cresciuta molto in cottura, morbida dentro e con la crosticina fuori, e mangiata tiepida era una bontà.

    Perciò se siete alle prime armi nella gestione di impasti, lievito e lievitazioni, oppure se non avete il tempo per seguire tutta la procedura alla lettera, date retta a me: non fatevi intimorire e iniziate ad impastare! 😀

    Sono sicura che questa mia focaccia alla birra lievitata con il kefir vi piacerà, perciò aspetto le vostre foto!!!

  12. focaccia alla birra lievitata con kefir no frigo

Consigli senza sale

Senza sale I miei consigli senza sale di oggi:

Se non avete mai provato ad eliminare il sale da pane e focacce, provate con il metodo più semplice: con le erbe aromatiche, soprattutto le classiche come rosmarino e salvia. Oppure aggiungete nell’impasto un paio di cucchiai di semi oleosi, come l’ottimo misto di semi di sesamo e papavero. Inoltre, per dare alla vostra focaccia alla birra un gusto più intenso e deciso, provate ad usare la birra scura al posto della birra chiara!

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2 Risposte a “Focaccia alla birra (lievitata con il kefir)”

  1. Ciao,
    il kefir e’ solo quello auto prodotto non quello delle bottigliette…..ma se io provassi con quello delle bottigliette non ne uscirebbe niente? Oppure potrebbe comunque lievitare? Grazie per la tua pazienza
    Camilla,

    1. Ciao Camilla! Premesso che non ho mai provato il kefir confezionato per cui non ho esperienza personale da riportarti, a quanto ne so ha una quantità di ceppi batterici di molto inferiore (se non ricordo male circa 7 ceppi contro 30) di quello autoprodotto (che contiene anche lieviti). Tempo fa avevo provato a crearlo con lo yogurt (ne ho parlato nella ricetta della ruota di pane), che notoriamente ha solo due ceppi batterici, e seppur in tempi più lunghi alla fine ci ero riuscita ad ottenere il lievitino, che però aveva lievitato molto meno perciò prima di usarlo avevo fatto un rinfresco come quello che si fa per la pasta madre.
      Dai prova, penso che ci riuscirai anche con quello confezionato, magari solo con un po’ di pazienza in più. Poi fammi sapere eh 🙂

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