Fesa di vitello alla pratese

La fesa di vitello alla pratese è una preparazione tipicamente toscana precisamente della città di Prato ed era un tempo considerata il “piatto dei benestanti”; tempi addietro la carne era considerata un lusso e quindi veniva solitamente preparata nei giorni di festa. 

Fesa di vitello alla pratese

fesa di vitello alla pratese
fesa di vitello alla pratese, il “piatto dei benestanti”

Per preparare la fesa di vitello alla pratese si utilizza un taglio di carne, la fesa appunto, che viene chiamata anche scannello, anca o natica; è un taglio ricavato dai muscoli interni della coscia ideale sia per arrosti o per preparazioni in padella.

Per la preparazione della ricetta ho utilizzato il cuore di brodo Knorr e del Pinot Bianco Chardonnay I.G.T. Due Tigli, due dei prodotti che ho trovato nella mia Degustabox di Novembre.

Vino consigliato: Cabernet Sauvignon dell’Azienda Vitivinicola Cantine Settesoli, un vino rosso adatto per accompagnare carni rosse e piatti di cacciagione.

Fesa di vitello alla pratese
Recipe Type: Secondi piatti di terra
Cuisine: Italiana
Author: Uovazuccheroefarina
Prep time:
Cook time:
Total time:
Serves: 4/6 persone
La fesa di vitello alla pratese, il piatto della festa.
Ingredients
  • 800 g di fesa di vitello
  • 200 g di fegatini di pollo
  • un gambo di sedano
  • una cipolla dorata media
  • una carota
  • brodo di carne
  • mezzo bicchiere di brandy
  • sale, pepe
  • olio extravergine d’oliva
  • vino bianco
Instructions
  1. Preparare un trito di sedano, carota e cipolla.
  2. Scaldare il brodo e tenerlo in caldo.
  3. Legare la carne con refe da cucina affinché in cottura si mantenga in forma (Questa operazione può farla anche il macellaio al momento dell’acquisto).
  4. Lavare e pulire i fegatini e tritarli grossolanamente con il coltello (evitare il mixer che li sfilaccerebbe eccessivamente); insaporirli con sale e pepe.
  5. In un tegame mettere qualche cucchiaio di olio e il trito di verdure; farle appassire bene, quindi aggiungere la carne.
  6. Farla rosolare bene da tutte le parti e a quel punto salare e pepare; sfumare a fiamma vivace con il brandy.
  7. Cuocere per circa un’ora e mezzo a fiamma moderata, aggiungendo a mano a mano il brodo caldo.
  8. Una decina di minuti prima del termine della cottura aggiungere i fegatini e alzare un po’ la fiamma per farli rosolare bene.
  9. A fine cottura togliere la carne e avvolgerla in carta d’alluminio per tenerla in caldo.
  10. Sfumare il fondo di cottura con una spruzzata di vino bianco quindi passarla al mixer in modo da ottenere un sughetto denso.
  11. Tagliare la fesa a fette e servirla ricoperta dal sughetto di cottura.

La ricetta è tratta da un trafiletto di giornale di qualche anno fa; è un articolo di Guido Guidi Guerrera facente parte della rubrica “Profumi di Prato in cucina”.

 

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