Cinghiale in dolceforte

Il cinghiale in dolceforte è una ricetta tipica toscana della zona maremmana e pare abbia origini rinascimentali. Alla fine del XVI secolo infatti si cominciò la sperimentare l’utilizzo del cacao nelle varie preparazioni e il cioccolato venne a sostituire il miele nella preparazione del dolceforte.

Cinghiale in dolceforte

cinghiale in dolceforte

 La presenza del cioccolato può lasciare scettici i palati più tradizionalisti ma è necessaria per stemperare il sapore selvatico delle carni di cinghiale. La ricetta proviene direttamente dal vecchio forum di Cucinait; purtroppo non ricordo l’autore/trice al quale va la mia eterna riconoscenza per avermi fornito una ricetta che mi permette ancora oggi di fare un figurone nelle grandi occasioni.

Cinghiale in dolceforte
Recipe Type: Secondi piatti di terra
Cuisine: Italiana
Author: Uovazuccheroefarina
Cook time:
Total time:
Serves: 8 persone
Il cinghiale in dolceforte è una ricetta della tradizione toscane di origini rinascimentali.
Ingredients
  • 1,5 kg di polpa di cinghiale senza cotenna tagliata a grossi dadi
  • 100 g di prosciutto
  • 100 g di lardo in una fetta sola
  • 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
  • un cucchiaio di strutto
  • un cucchiaio e mezzo di zucchero di canna
  • un cucchiaio d’uvetta
  • una manciata di prugne secche
  • 50 gr di cioccolato fondente al 70%
  • un cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di cedro candito
  • due cipolle bionde
  • tre foglie di alloro
  • un pezzo di gambo di sedano verde
  • un cucchiaino di timo
  • due carote
  • due spicchi d’aglio
  • tre chiodi di garofano
  • 2 bicchieri di vino bianco secco della Toscana
  • un bicchiere di aceto rosso
  • un cucchiaio di aceto balsamico
  • sale, pepe nero in grani
Instructions
  1. Lasciar macerare la carne di cinghiale per due giorni, al fresco, in una marinata preparata così: mettere in una casseruola un bicchiere di vino e 1/2 d’aceto,una cipolla ed una carota affettate,uno spicchio d’aglio,una foglia d’alloro,due chiodi di garofano,un pizzico di timo,un cucchiaino di sale e qualche grano di pepe. Far bollire piano per 10 min., lasciar raffreddare quindi versare la marinata sul cinghiale. Rigirarla due o tre volte.
  2. Dopo due giorni far rinvenire in acqua l’uvetta e le prugne.
  3. Scaldare una padella inaderente e mettere la carne di cinghiale sgocciolata e asciugata, giusto il tempo necessario per far tirare fuori l’acqua alla carne.
  4. Scaldare in una casseruola l’olio con lo strutto,aggiungervi il cinghiale, salare, pepare e far rosolare da ogni parte.
  5. Aggiungere i rimanenti carota cipolla e sedano affettati,una foglia di lauro,un pizzico di timo, un chiodo di garofano, il prosciutto e il lardo tagliato a dadini e far insaporire tutto insieme per 10’ circa.
  6. Aggiungere poi il vino rimasto e farlo evaporare completamente. Coprire allora la carne a filo con acqua bollente, coprire con coperchio e far cuocere per tre ore o più a fiamma bassa fino a quando sarà diventata tenerissima.
  7. Metterla da parte su un piatto e passare al setaccio il sugo di cottura. In una casseruolina antiaderente mettere lo zucchero,uno spicchio d’aglio schiacciato,una foglia di lauro spezzettata,un cucchiaio d’acqua e far caramellare a fiamma bassa, mescolando con un cucchiaio di legno. Aggiungere l’aceto rimasto + quello balsamico, il cioccolato e far sciogliere bene il tutto. Unire questo composto al sugo di cottura del cinghiale e riscaldare il tutto bene,mescolando alla fine completare con l’uvetta e le prugne tagliate a pezzetti, pinoli e cedro. Servire la carne di cinghiale a fette ,cosparsa di sugo bollente
Notes
Accompagnare il cinghiale in dolceforte con fettine di polenta fritta.

 

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