Distilleria Marzadro: da 70 anni tra tradizione e modernità

…c’erano i carri colmi di vinaccia fresca fuori dalla porta e il segreto per una buona Grappa è di distillare il prima possibile. Se abbiamo fatto strada è grazie alla qualità.”

Attilio Marzadro

Distilleria Marzadro: il sogno di Sabina

Ottima materia prima, tenacia e tanta passione. Questi furono gli ingredienti che nel lontano 1949, Sabina Marzadro mise all’interno del suo sogno: cambiare vita dopo gli anni duri del dopoguerra trascorsi lontano dalla sua famiglia in Trentino, sfuggendo agli affanni della povertà.

Così, quando finalmente Sabina tornò da suo fratello Attilio, maturò la ferma volontà di intraprendere l’arte della distillazione, riuscendo a far costruire nella vecchia casa di Brancolino di Nogaredo, un piccolo alambicco a fuoco diretto. Fu proprio lì, in quel momento, che il sogno di Sabina si realizzò: iniziarono ad arrivare i primi carri colmi di vinacce e i primi clienti, che al bar, sempre più frequentemente, chiedevano “dammi una Marzadro”.

Da qui, la storia della famiglia Marzadro prosegue di generazione in generazione, mantenendo la passione, l’orgoglio della storia famigliare e la forte consapevolezza di appartenenza territoriale, che da 70 anni li distingue nella produzione di distillati e liquori, vantando la quarta posizione in Italia.

Blog tour a Nogaredo

Il mio lavoro mi porta spesso in giro per l’Italia fuori dalle quattro mura della cucina, per conoscere le eccellenze territoriali del nostro bel paese. Questa volta sono arrivata fino in Trentino, precisamente a Nogaredo, per incontrare la famiglia Marzadro e scoprire tutto sull’arte della distillazione, in compagnia delle mie amiche e colleghe Stephanie Cabibbo del blog Mastercheffa, Stefania Fracasso del blog Nuvole di Sapori, Julia Morat del blog PassioneCooking, insieme a un gruppo di giornalisti e altri food blogger stranieri.

Dopo l’accoglienza nel bellissimo agriturismo Maso Fiorini siamo partite alla volta della Distilleria Marzadro, dove Alessandro Marzadro ci attendeva per la visita in distilleria, unita a un’elegante cena innovativa: un vero e proprio viaggio organolettico alla scoperta del menù creato dallo Chef Fabio Coppola, in abbinamento a diversi cocktail a base di grappa e liquori Marzadro. Luci soffuse, profumi inebrianti, eleganza e raffinatezza hanno subito rubato l’attenzione, e con il primo cocktail di benvenuto creato dal bravissimo Leonardo Veronesi, esperto in mixology, abbiamo aperto le danze degustando il favoloso Negroni sbagliato, a base di Amaro Marzadro.

Dall’antipasto al dolce, ogni portata è stata sapientemente abbinata a un cocktail diverso, con coerenza, stile, armonia, equilibrio e creatività! Mai avrei immaginato prima, di poter cenare degustando cocktail, che di norma tutti noi siamo abituati a bere dopo cena, lontano dai pasti. Questa è la prova di come professionalità e qualità, possano creare perle di innovazione di altissimo livello!

Gli alambicchi e la produzione della Grappa Marzadro

Ogni portata è stata alternata alla visita in distilleria, dove Alessandro Marzadro ci ha incantato con la storia e tradizione della produzione famigliare antica 70 anni, accompagnandoci nella suggestiva sala degli alambicchi, attraverso aneddoti e degustazioni delle due punte di diamante della distilleria Marzadro, ovvero la grappa Anfora e la grappa Diciotto Lune.

Ma cos’è la Grappa?

La Grappa è una bevanda alcolica derivata esclusivamente dalla distilliazione della Vinaccia, ovvero l’insieme delle bucce e dei vinaccioli rimasti dopo la spremitura dell’uva, utilizzata per la produzione del vino. La Grappa ottenuta, attraversa un procedimento già conosciuto nell’antichità, ovvero la distillazione, che avviene mediante l’alambicco.

Le componenti essenziali dell’alambicco, che Marzadro utilizza in rame, sono: la caldaia (cucurbita) chiusa da un coperchio (elmo o duomo), collegato alla colonna di distillazione tramite un tubo (collo d’oca o cigno) che conduce il vapore al refrigerante (serpentina) immerso in un recipiente d’acqua fredda.

La distillazione avviene ponendo la vinaccia nella caldaia portandola lentamente a una temperatura che permette all’alcol etilico e alle sostanze aromatiche, di trasformarsi gradatamente in vapore (88°C). Il vapore poi, si concentra passando attarverso la colonna di rettifica, condensandosi nella serpentina, tornando così in forma liquida, ovvero in Grappa.

Il sistema a bagnomaria

La Distilleria Marzadro, distilla le vinacce per la produzione delle proprie Grappe esclusivamente a bagnomaria. Con questo sistema la caldaia è immersa nell’acqua, ed è proprio l’acqua riscaldata che trasmette il calore alla vinaccia, portandola così alla giusta temperatura! In questo modo la vinaccia si riscalda gradualmente e il vapore ha il giusto tempo di arricchirsi di alcol e aromi, ottenendo così una Grappa più morbida e profumata. Questo procedimento, seppur piuttosto lungo, è molto utilizzato in Trentino e assicura una qualità decisamente superiore.

La sala delle botti e le anfore di terracotta

Il viaggio alla scoperta della produzione dei distillati Marzadro, continua attraverso la suggestiva sala delle botti, dove la Grappa invecchiata rimane almeno un anno in appositi fusti di legno, diventando stravecchia o Riserva protraendo il riposo fino a diciotto mesi.

La distilleria Marzadro vanta una tecnica di conservazione, oltre alla classica nelle botti di legno, davvero innovativa, che avviene tramite l’utilizzo di uno dei contenitori più antichi conosciuti dall’uomo: le anfore di terracotta. Le anfore scelte sono un blend di creta e argilla, materiali che giungono da Montelupo e da Impruneta, località toscane note fin dal Medioevo per la lavorazione e l’artigianato di ceramiche e terracotta. Questa tecnica di riposo in anfora, arricchisce la Grappa in eleganza e morbidezza, regalando così le caratteristiche dell’invecchiamento senza il classico sapore del legno.

Madonna delle Vittorie

La storia della famiglia Marzadro non vanta solo la produzione di distillati e liquori, ma racconta anche di una nuova e appassionante sfida con l’agriturismo /cantina / frantoio Madonna delle Vittorie, situato sulla sponda nord del Lago di Garda, nella regione Trentino Alto-Adige, con vigneti ed uliveti nei comuni di Arco, Riva del Garda e Nago-Torbole.

La mattina seguente, siamo stati accompagnati ad Arco, nell’agriturismo della famiglia Marzadro, immerso nel verde e nel clima mite e rilassante del Garda. Una vera gioia per gli occhi e per l’anima! Oltre alla fortuna di aver trovato una perfetta giornata di sole, l’atmosfera di questi luoghi avvolge i visitatori in un accogliente abbraccio informale tra cucina casareccia e produzione locale. Il ristorante Madonna delle Vittorie infatti, propone cucina casereccia, pasta e dolci fatti in casa, carne di manzo da allevamento proprio e salumi e formaggi provenienti da piccoli produttori locali.

Ad attenderci, un abbondante pranzo (del resto è un duro lavoro il mio), ma non prima di aver visitato con rilassanti passeggiate, i vitigni e gli uliveti, sorseggiando vino locale di propria produzione e un ricco antipasto a base di eccellenze locali.

Dopo pranzo, siamo andati nel frantoio per vedere l’estrazione dell’olio, con degustazione annessa: assaggiare l’olio extra vergine di oliva di altissima qualità come il GARDA DOP nei bicchierini, e colato poi su fette di pane fresco…è stata una vera gioia per il palato, oltre che un’esperienza divertentissima e formativa!

Due giornate entusiasmanti, ricche di storia, eccellenza, tradizione e amore per il territorio…l’amore che la famiglia Marzadro coltiva e trasmette ogni giorno con estrema passione, in tutto quel che fa. Io tornerò molto presto a trovarli, anche perché desidero assolutamente portarci mio marito e mia figlia!

Vieni anche tu a scoprire tutta la passione della Distilleria Marzadro; sai che organizzano degli appositi tour? Visita il loro sito e organizza la tua giornata perfetta!

Di seguito i link al sito:


www.marzadro.it

www.madonnadellevittorie.it

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