Oggi ti svelo quello che la volta scorsa non ti ho raccontato: nella giornata riservata alla presentazione delle nuove ricette, dedicata a noi blogger, siamo state guidate lungo un vero e proprio tour “dietro le quinte” nella cucina di McDonald’s! Ho scoperto una realtà che non conoscevo e che ho davvero voglia di raccontarti, seguimi!
L’italianità e la qualità di McDonald’s
McDonald’s è in Italia dal 1986, quando ha inaugurato il primo ristorante a Roma, in piazza di Spagna. Oggi, dopo 33 anni, vanta 600 ristoranti in tutta Italia, oltre 23.000 dipendenti, un milione di clienti al giorno e un’attenta selezione delle materie prime, provenienti per l’80% da fornitori italiani, che ne garantiscono provenienza e qualità. Dal 2008 McDonald’s utilizza nei suoi menù anche prodotti a marchio DOP e IGP, come per esempio il Parmigiano Reggiano DOP di cui, solo in un anno, ne vengono acquistate 130 tonnellate.
Il grano coltivato in Veneto e in Emilia- Romagna dà vita a un soffice pane tutto italiano, e oltre 3.250 tonnellate di pomodori italiani vengono acquistati in un anno per produrre il ketchup. Insomma, dell’eccellenza italiana McDonald’s ne ha fatto un vero e proprio percorso e vanto, garantendo al consumatore la sicurezza dei prodotti anche grazie a un rigido sistema di tracciabilità, che permette di documentare ogni fase produttiva di ogni singolo ingrediente. Per ogni lotto di prodotto infatti, si può risalire con esattezza a: provenienza, allevamento e controlli sanitari della carne; oppure per quanto riguarda frutta e verdura, al terreno su cui sono state coltivate, alle sementi e ai concimi utilizzati.
Un luogo comune è spesso quello che le materie prime usate nella ristorazione veloce non siano genuine e di qualità; è importante quindi raccontarti come McDonald’s da oltre 11 anni, abbia fondato la propria cucina “dal campo al vassoio”, collaborando con tante aziende agroalimentari italiane. Gli hamburger sono rigorosamente di carne 100% bovina, proveniente da 15.000 allevamenti italiani. Per i Chicken McNuggets, il McChicken e il Chicken Country, McDonald’s usa solo petto di pollo 100% italiano e allevato a terra. Anche le uova fresche sono 100% italiane e di galline allevate a terra senza mangimi e OGM.
E per l’ambiente? Entro il 2025, in tutto il mondo, il 100% del packaging che McDonald’s utilizza per offrire i suoi prodotti ai consumatori, proverrà da fonti rinnovabili, riciclate o certificate. In Italia, ad oggi, il 100% degli imballi in carta è certificato o riciclato.
Per quanto riguarda l’innovazione tecnologica, il tour guidato che abbiamo fatto, e di cui ti parlavo all’inizio, parte proprio da qui, ovvero dai chioschi digitali. Questi pratici totem touch screen permettono di ordinare in totale autonomia, saltando le file, e con la possibilità di personalizzare il tuo menù come preferisci. I panini infatti, sono tutti preparati nell’istante stesso in cui arriva il tuo ordine, così da soddisfare a pieno le tue esigenze.
Mia figlia per esempio detesta la cipolla, e adesso con il chiosco digitale non temo più errori e dimenticanze, basta flaggare l’ingrediente che vuoi eliminare o aggiungere, et voilà, tutto fatto! Pagare inoltre non è mai stato così facile, puoi scegliere tra vari metodi: carta di credito, bancomat o in contanti alla cassa. Fatto? Bene, ora prendi il tuo numero e accomodati al tavolo, il personale McDonald’s ti servirà in men che non si dica il tuo ordine “digitale”.
Stoccaggio, piastre e friggitrici: curiosando in cucina
Finalmente entriamo dietro le quinte della cucina del ristorante McDonald’s, e la prima cosa che mi colpisce (oltre il meraviglioso profumo di bacon croccante) è l’assoluta pulizia e ordine, fondamentale in un ristorante e in qualunque ambiente in cui si entra in contatto con il cibo. Le materie prime utilizzate nel ristorante McDonald’s vengono conservate in 3 diversi ambienti:
- la cella negativa, utilizzata per conservare i surgelati, in cui la temperatura si aggira tra i -18° e i -23°
- la cella positiva, utilizzata per conservare prodotti da frigo quali formaggio, insalata a una temperatura tra 1° e 4°
- il magazzino, utilizzato per conservare i packaging, salse e prodotti che non necessitano di celle refrigeranti.
Il tour continua dirigendoci verso le piastre, e qui, ve lo garantisco, il profumo annebbia la vista! Dobbiamo ancora mangiare e gustare i nuovi panini, per cui la fame incalza e inizia a farsi tutto abbastanza faticoso ehehehe…ma cerco di restare concentrata e mi godo la seconda parte del tour: le piastre.
Gli hamburger vengono cotti fra due piastre, senza aggiunta di olio, a temperatura elevata e differenziata per un tempo variabile, a seconda della dimensione dell’hamburger. Gli unici condimenti utilizzati sono sale e pepe. Ma non c’è hamburger che si rispetti senza le sue immancabili patatine, per le quali vengono utilizzate patate intere, pelate, lavate, tagliate e subito surgelate, che arrivano così nei ristoranti McDonald’s pronte per essere fritte!
Anche le friggitrici (così come le piastre) sono controllate da computer e pulite più volte al giorno. Il sistema computerizzato infatti, verifica la qualità e l’usura dell’olio, in modo tale da sostituirlo tutte le volte in cui c’è reale necessità! Ad ogni cambio naturalmente, viene sostituito il 100% dell’olio che è completamente vegetale, ripulendolo inoltre da residui e filtrato.
Ed eccoci nel regno dell’assemblaggio panino! La cucina riceve la comunicazione delle ordinazioni attraverso degli appositi monitor, così da prepararlo subito a seconda delle preferenze del cliente. Qualcuna di noi si è divertita a comporre il McChicken Saporito; io mi sono limitata ad osservare il responsabile mentre lo faceva e a scattare foto, perché se quella delizia fumante avesse raggiunto le mie mani, non sarebbe mai arrivata sul vassoio! Ultimo step di tutte le preparazioni, per l’appunto, il vassoio completo che il personale consegna al cliente. Ti è venuta fame? Sono sicura di sì, e dopo questo racconto sono certa che sarai ancora più felice di gustare le McChicken Variaton 100% italiane!