Crostata alle mele con crema pasticcera

Oggi ho voglia di una bella merenda ricca e diversificata. Alla fine quindi come al solito apro la dispensa e guardo che cosa posso effettivamente inventarmi. In freezer ho dei minicroissant che posso farcire con del salame ungherese e formaggio, sono buonissimi e sofficissimi, adatti a merende e party (trovate la ricetta qui). E per quanto riguarda la parte dolce per fortuna ho il necessario per fare almeno una bella crostata di mele. E’ da un bel po’ in effetti che non la faccio, quindi perché no.

Io amo molto fare torte e crostate di mele (qui trovate la ricetta per la millefoglie di mele per esempio), è forse il frutto che amo di più… in realtà io non vado matta per la frutta in generale, ne mangio molto poca e molta non mi piace proprio ahimè… ma le mele le ho sempre amate e le utilizzo molto in cucina, anche nelle preparazioni salate (qui trovate per esempio la mia ricetta per il pollo al curry con le mele). Ne ho sempre in casa, quindi per questo pomeriggio viva le mele e andiamo di crostata. Per la base mi affiderò alla mia adorata pasta sablè, ricetta dell’amica Angela Littera che potete trovare qui. Per la crema interna farò una classica pasticcera al limone e tante mele a riempire e decorare. Molto classica e semplice lo so, ma non si può assolutamente sbagliare con un dolce simile.

  • Preparazione: 30 Minuti
  • Cottura: 45 Minuti
  • Difficoltà: Medio
  • Porzioni: 1 crostata
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • Pasta sablè 1 dose
  • Latte 500 ml
  • Scorza di limone 1
  • Zucchero 100 g
  • Tuorli 4
  • Farina 00 50 g
  • Amido di mais (maizena) 30 g
  • Mele 3
  • Succo di limone 2 cucchiai
  • Zucchero a velo q.b.

Preparazione

  1. Per prima cosa prepariamo una dose di pasta sablè, la cui ricetta potete trovare qui (dimezzate pure le dosi della ricetta o se volete potete congelare la frolla che vi avanzerà). Una volta che abbiamo fatto riposare la pasta sablè, stendiamola con un mattarello tra due fogli di carta forno e sistemiamola sulla tortiera da crostata tenendo il foglio di carta forno sottostante (evitiamo quindi così il passaggio di imburrare e infarinare la tortiera). Tagliamo la pasta di troppo che sborda dalla tortiera e buccherelliamo il fondo coi rebbi di una forchetta. Mettiamo in frigo a riposare in attesa che sia pronta la crema pasticcera.

    Prepariamo ora la crema pasticcera per la farcia della nostra crostata. Con una fruta elettrica o anche a mano volendo, montiamo bene lo zucchero coi tuorli fino a ottenere un composto spumoso. Aggiungiamo quindi la farina e l’amido di mais setacciati e giriamo bene con la frusta in modo che non si formino dei grumi.

    Mettiamo a bollire il latte con la buccia del limone intera in infusione. Una volta che il latte bolle versiamone metà nella ciotola dove abbiamo montato uova zucchero e farine e giriamo subito velocemente con una frusta a mano per non formare grumi. Amalgamiamo bene e aggiungiamo il restante latte. Giriamo ancora e rimettiamo tutto nel pentolino del latte e mettiamo su fuoco moderato. Facciamo cuocere girando in continuazione con una frusta a mano fino a che la crema non si è un pochino ristretta. Spegniamo, facciamo freddare una decina di minuti e versiamo la crema all’interno della teglia con la pasta sablè. Livelliamo bene con una spatola.

    Sbucciamo le nostre mele, tagliamo a metà e leviamo il torsolo interno. Tagliamo quindi le mele a fettine sottili, mettiamo in una ciotola e bagnamo con il succo di limone, in modo che le mele non anneriscano. Sistemiamo quindi le fettine di mele all’interno della crostata come meglio ci piace. Io poi ho aggiungo sul bordo della crostata delle foglie di pasta sablè come ulteriore decorazione.

    Mettiamo in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti. Prima di togliere la crostata dalla teglia aspettiamo che sia ben fredda. Spolveriamo con lo zucchero a velo e buon appetito.

Note

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Pubblicato da danielacakes

Mamma con una grandissima passione per la cucina, per il fai da te, i viaggi e le serie tv. Prendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda e vedo, ispiarazioni che poi traduco nei miei piatti.

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