La torta di sapa, dolce tipico della mia Sardegna

Siamo a novembre e come da tradizione in Sardegna, in particolare per la ricorrenza dei Morti, vengono prodotti i dolci tipici di questo periodo, come pabassinas e dolci o pani di sapa. Erano anni che volevo cimentarmi in qualcosa del genere e ho optato per una semplice torta per cominciare. In realtà, non so neppure se posso davvero dire “ho optato”, la scelta era abbastanza semplice visto che la torta di sapa mi ricorda mia nonna. Non mancava anno in cui lei non la facesse per il 1 novembre, e mi è sembrato giusto ricordarla così.

Ma che cos’è questa sapa. Per noi in Sardegna è quasi ovvio conoscerla e conoscere i dolci che con essa si creano, ma immagino che non tutti la conoscano in realtà. Si chiama anche mosto cotto, in quanto si tratta di uno sciroppo dolcissimo che viene prodotto dopo la raccolta dell’uva. Il mosto che se ne ottiene viene messo a bollire per ore e ore in un paiolo di rame e lo sciroppo finale è la sapa. L’alta concentrazione di zuccheri al suo interno le permette poi una lunghissima conservazione. Questa è la sapa più conosciuta in realtà, ma questo prodotto si può ottenere anche da altra frutta come fichi d’india, corbezzoli o arance.

Questa volta vorrei anche fare dei ringraziamenti. Prima di tutto la Signora Marina del mio negozio preferito, Vinifarina, per avermi proccurato la sapa. Poi mia zia Lidia per avermi prestato la splendida alzata di ceramica asseminese (per la precisione la ceramica è opera dell’artista Nunzia Lecca) della fotograzia.

  • Preparazione: 20 Minuti
  • Cottura: 50 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 1 stampo da 24 cm per ciambellone
  • Costo: Medio

Ingredienti

  • Farina 00 500 g
  • Uvetta sultanina 250 g
  • Uova 2
  • Zucchero 300 g
  • Frutta secca (noci e mandorle) 250 g
  • Latte intero 250 ml
  • Scorza d'arancia 1
  • Scorza di limone 1
  • Burro 50 g
  • Sapa d'uva 250 ml
  • Cannella in polvere 1 pizzico
  • Lievito in polvere per dolci 1 bustina
  • Bicarbonato 10 g
  • Diavoletti colorati q.b.
  • Sale 1 pizzico

Preparazione

  1. Nella ciotola della planetaria mettiamo a lavorare le uova con lo zucchero e il pizzico di sale fino a ottenere un composto bello spumoso. Successivamente aggiungiamo, alternandoli, la sapa, il latte e il burro a temperatura ambiente e cotinuiamo a lavorare il composto.

    Tritiamo al coltello mandorle e noci e aggiungiamole al composto insieme all’uvetta sultanina (se è necessario quest’ultima fattela rinvenire in acqua per una deicina di minuti prima, io avevo dell’uvetta che non ne aveva bisogno) e alle bucce grattuggiate di un limone e di un’arancia biologici e amalgamiamo bene.

    Aggiungiamo a pioggia la farina, il lievito, il bicarbonato e la cannella setacciati insieme e lavoriamo bene. Copriamo con della pellicola e facciamo lievitare per una decina di minuti. Versiamo quindi l’impasto in uno stampo per ciambellone da 24-26 cm di diametro imburrato e infarinato e mettiamo a cuocere in forno preriscaldato a 180° per 45-50 minuti circa (in base al vostro forno, fate sempre la prova stecchino prima di sfornare). Una volta che la torta è pronta, facciamola sfreddare bene, spennelliamone la superficie con della sapa e ricopriamo con dei diavoletti colorati.

Note

4,5 / 5
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Pubblicato da danielacakes

Mamma con una grandissima passione per la cucina, per il fai da te, i viaggi e le serie tv. Prendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda e vedo, ispiarazioni che poi traduco nei miei piatti.

2 Risposte a “La torta di sapa, dolce tipico della mia Sardegna”

  1. Bellissima ricetta, anche da noi in Romagna è tradizione delle famiglie contadine preparare la Sapa (detta anche saba), da noi sono tradizionali i sabadoni, ravioli di frolla dolce ripieni di confettura e bagnati esternamente con la saba, ma soprattutto viene usata come base per preparare il “savor”, una particolare confettura di frutta mista, tipica della mia zona

    1. Da noi la sapa o saba (anche qui in Sardegna si usano entrambi modi) si usa tantissio proprio in questo periodo, per lo più per realizzare delle torte, ma esistono anche dei dolcetti in pasta violata e con un ripieno a base di sapa. Si usa quasi sempre all’interno degli impasti. Grazie mille per avermi fatto conoscere anche le usanze romagnole per questo ingrediente, che non conoscevo.

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