Ciambella romagnola

Come dice un antico proverbio “non tutte le ciambelle riescono col buco“, ed è proprio il caso della Ciambella romagnola, chiamata in dialetto Brazadela.

La storia
La Ciambella romagnola è un dolce antico della tradizione contadina romagnola, un dolce semplice che le azdore dell’epoca (le massaie) preparavano per la Domenica di Pasqua, da gustare insieme alle “uova benedette” e al “salame nuovo”.
Questo delizioso impasto di farina, uova, zucchero, strutto, latte e lievito, una volta pronto veniva steso sulle teglie e portato a cuocere nel forno del paese, perchè in casa c’erano solo stufe e camini, e così le azdore prenotandosi per la cottura della propria ciambella romagnola, davano vita a una vera e propria gara, in cui veniva stabilita la più bella brazadela e l’azdora vittoriosa vantava il riconoscimento pubblico. La ciambella romagnola appena sfornata, veniva in seguito stesa su una tavola di legno e coperta con un canovaccio, in attesa di essere consumata.
Oggi la ciambella romagnola viene gustata sempre e in ogni momento della giornata: a colazione, a merenda e per dessert! Prevalentemente inzuppata nel vino dolce (come l’Albana o la Cagnina) non esiste festa e sagra romagnola che non preveda un assaggio di questo dolce tradizionale: una bella zàmbela da afughè dreinta t’l’Albèna!!” (ciambella da affogare dentro l’Albana), una bontà!

Da Roma in Romagna
Come molti di voi sanno, mio marito è romagnolo e da Roma mi sono trasferita in Romagna da ormai 7 anni, quindi, come non poter omaggiare nel mio blog questo favoloso dolce? La preparazione, come per la maggiorparte delle ricette tradizionali, cambia leggermente da provincia a provincia, ma anche di casa in casa! C’è chi prepara un impasto più compatto e chi più cremoso, chi la cosparge di granella di zucchero e chi con lo zucchero semolato.
Io, dopo una lunga ricerca svolta in questi anni, mi sono affezionata a questa ricetta, il risultato? Esattamente come la preparava la Lisetta, la nonna paterna di mio marito: morbida e cosparsa di zucchero semolato…una vera delizia!
Ti spiffero un segreto, che qui in Romagna tanto segreto non è: la ciambella romagnola dura tantissimi giorni, e se si secca un po’ è ancora più buona da inzuppare! Anche nel latte, mica solo nel vino!

Ciambella romagnola - l'antica ricetta della Brazadela
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMolto economico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni10-15
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 350 gFarina 00
  • 130 gZucchero
  • 1 bustinaLievito in polvere per dolci
  • 2Uova (medie, a temperatura ambiente)
  • Scorza di limone (grattugiata, un limone )
  • 90 gStrutto
  • 170 gLatte (temperatura ambiente)
  • q.b.Zucchero (per decorare)

Preparazione

  1. All’interno di una ciotola grande, versa la farina con lo zucchero e il lievito, mescola e fai un buco al centro, quindi versa le uova sbattute e grattugia la scorza del limone, facendo attenzione a non prendere anche la parte bianca che è amara.

  2. Unisci anche lo strutto ammorbidito e autandoti con la forchetta, schiaccialo bene e lavora tutti gli ingredienti amalgamandoli con cura.

  3. Naturalmente, se preferisci puoi preparare l’impasto sulla spianatoia o un tavolo da lavoro, ma risultando molto cremoso, io ti suggerisco di farlo in ciotola, almeno le prime volte.

  4. Ora, inizia ad aggiungere il latte continuando a impastare, il risultato dovrà essere come l’impasto classico del ciambellone, denso ma cremoso!

    C’è chi il latte lo mette a occhio, come dicevano le nonne finchè l’impasto ne vuole, così da valutare la consistenza man mano, ma per scrivere la ricetta sul blog l’ho pesato! E per queste dosi ne servono 170-180 g.

  5. Scalda il forno a 180°C statico, e fodera una leccarda con un foglio di carta forno. Per farlo stare ben fermo, ungi la teglia!

  6. Ora, versa l’impasto sulla leccarda, e poi aiutandoti con la forchetta, oppure un coltello, un tarocco…o le mani, dai la forma di un filone, come se fosse pane! Se preferisci, puoi anche dividere l’impasto versandone metà alla volta, e preparare due filoncini, uno accanto all’altro.

  7. Una volta steso l’impasto e data la forma, cospargilo con abbondante zucchero, così che in cottura possa formare una golosa crosticina, tipica della ciambella romagnola.

  8. Inforna appena il forno raggiunge la temperatura di 180°C, per 20-25 minuti. La cottura potrebbe variare a seconda del proprio forno, diciamo che di norma appena è ben cresciuta e dorata, si può sfornare!

  9. Ciambella romagnola - l'antica ricetta della Brazadela

    Una volta pronta, sforna la tua ciambella romagnola e lasciala freddare benissimo! Quindi sollevala delicatamente con una paletta e trasferiscila sopra un tagliere o un vassoio, oppure lasciala in teglia…tanto, giusto il tempo di tagliarla a fette e sparirà in un baleno!

  10. Ciambella romagnola

Puoi conservare la ciambella romagnola coperta semplicemente con della carta forno o un canovaccio di cotone, in un luogo fresco e asciutto. Si manterrà per parecchi giorni, ma qualora dovesse seccarsi un po’, ricorda che è ancora più buona da inzuppare!

Puoi sostituire lo strutto con del burro, sciolto.

Al posto del limone grattugiato puoi unire del liquore all’anice, una tazzina, e invece dello zucchero semolato puoi decorare la superficie con la granella di zucchero.

4,5 / 5
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4 Risposte a “Ciambella romagnola”

    1. Ciao Giovanna! Grazie per i complimenti, sono contenta che ti piacciano le ricette del mio blog! Io sinceramente mi sono sempre affidata alla ricetta classica, al massimo ho usato il burro al posto dello strutto, ma con l’olio non ho mai provato e non me la sento di garantirti il risultato!

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