Risotto con crema di barbabietola e zucchine fritte

Era da tanto tanto tempo che mi ripromettevo di provare la barbabietola. Ricordo a mala pena di averla comprata e assaggiata oltre dieci anni fa, ma poi non ho più avuto il coraggio… chissà perchè. E’ una di quelle verdure che non fa parte della mia cultura. A casa mia credo di non averla mai vista. Eppure si trova senza problemi in qualunque supermercato. Poi ho visto su Instagram la foto di un piatto di un ristorante in cui sono stata da poco proprio a base di barbabietola e ho deciso di provare a rifarlo.

Il piatto è un risotto con crema di barbabietola e zucchine fritte. Io ho solo visto la foto e non ho la minima idea di come lo facciano da Niu a Cagliari. Io mi sono cotta le barbabietole in padella a dadini con della buccia di limone e poi ho frullato tutto con un pochino di brodo vegetale e con questa cremina ho mantecato il risotto. A guarnire ho messo una fettina lunga di zucchina insemolata e fritta e delle cialdine di parmigiano che spingessero un po’ col sapore.

In effetti alla fine, dopo la prova assaggio non capisco proprio di cosa avessi paura. Il risotto è molto gradevole, vira un po’ sul dolciastro vista la barbabietola, ma è aiutato poi dall’acidità del limone e dalla sapidità del parmigiano a risollevare il sapore. Poi la consistenza croccantina della zucchina è molto gradevole in bocca e contrasta bene con la morbidezza del riso. Unico neo… il riso non mi è venuto del colore rosso acceso che immaginavo. Quando vedo piatti a base di barbabietole sono rossissimi… il mio è a mala pena rosa antico. Ne avrò messe troppo poche? Riproverò aumentando la dose delle barbabietole e vedremo… boh!

  • Preparazione: 30 Minuti
  • Cottura: 17 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 1 persona
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • Riso 60 g
  • Brodo vegetale 700 ml
  • Olio extravergine d'oliva q.b.
  • Cipolle 1/2
  • Barbabietole precotte 1
  • Scorza di limone 1
  • Zucchine 1
  • Semola q.b.
  • Sale q.b.
  • Parmigiano reggiano 100 g
  • Burro 20 g
  • Olio di semi q.b.

Preparazione

  1. Per prima cosa preparate del buon brodo di verdure per poter poi cuocere il nostro risotto. Io ne ho sempre in freezer congelato a cubetti perchè lo utilizzo tantissimo in cucina e lo scongelo al bisogno.

    In un tegamino mettiamo a soffriggere con un filo d’olio la mezza cipolla (preferibilmente piccola) per un minuto e poi aggiungiamo il riso a tostare per qualche minuto. Una volta che il riso è tostato iniziamo ad aggiungere con un mestolo il brodo bollente poco alla volta. Quando il brodo si asciuga, aggiungiamo il mestolo successivo e così via fino a cottura.

    Nel frattempo che il riso cuoce, tagliamo a cubetti la barbabietola precotta e mettiamola a cuocere insieme ad un filo d’olio d’oliva e alla scorza di mezzo limone. Aggiustiamo di sale (e di pepe se lo gradite). Facciamo saltare le barbabietole percinque minuti, giusto il tempo di insaporire bene visto che comunque sono precotte. Versiamo tutto in un boccale dai bordi alti e aggiungiamo un filo di brodo. Frulliamo tutto bene con un minipimer e teniamo da parte.

    Pensiamo ora alle zucchine. Aiutandoci con una mandolina tagliamo delle fettine finissime nel senso della lunghezza. Io ho tagliato 4 fettine in totale. Le insemoliamo e le friggiamo in olio di semi (io di girasole) bollente e le mettiamo a scolare in un piatto con carta assorbente.

    Una volta che il riso è quasi cotto, aggiungiamo la crema di barbabietola e facciamo cuocere tutto insieme ancora qualche minuto. Mantecchiamo poi, a fuoco spento, con una noce di burro e un po’ di parmigiano grattugiato. Serviamo il riso ben caldo in un piatto fondo. Grattuggiamo sopra un altro pochino di buccia di limone e guarniamo con le zucchine fritte e delle cialdine di parmigiano (il procedimento per farle lo trovate qui). Buon appetito.

Note

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da danielacakes

Mamma con una grandissima passione per la cucina, per il fai da te, i viaggi e le serie tv. Prendo ispirazione da tutto ciò che mi circonda e vedo, ispiarazioni che poi traduco nei miei piatti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *