PANE ALLA ZUCCA O FOCACCIA

Una veloce e semplice ricetta per ottenere un pane profumato alla zucca. Questa ricetta può essere utilizzata con le dovute accortezze di quantità di impasto produrre ottimi panini o una focaccia. Si può inoltre ingolosire con l’aggiunta di uvetta.

INGREDIENTI

  • 1 kg di farina w 260 (media forza 11-12 proteinte o mix tra una debole e una manitoba);
  • 300 g di zucca cotta al forno meglio se condita con sale, olio, cipolla e rosmarino;
  • 30 g di Lievito di birra;
  • 10 g di coadiuvante (si può omettere);
  • 40 g di burro;
  • 25 g di sale
  • 400 g-500g di acqua (dipende molto dalla zucca);
  • per una teglia da 30 x 40 prelevare 800 g di impasto e aggiungere 400 g di uvetta e 100 g noci.
  • uvetta va ammolata in 80 g di marsala la sera prima

 

PROCEDIMENTO

Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio. Oppure partire dalla farina, zucca, lievito di birra e aggiungere man mano tutto il resto lasciando per ultimo il burro e il sale. Far riposare l’impasto (puntare) 20-30 minuti in ciotola al caldo e poi formare i panini con peso a piacere. Far lievitare al caldo 30 gradi per un’ora e mezza (a seconda della temperatura). Una volta pronti infornare.

Per fare la focaccia noci e uvetta. Prelevare per una teglia da 30×40 una quantità di impasto di 800 g de aggiungere 400 di uvetta e 100 g di noci. L’uvetta va ammollata la sera prima in 80 g di marsala. Dopo la puntata stendere sulla teglia  e far lievitare un’ora e mezza. Bagnare con spruzzino e cospargere con zucchero di canna. Infornare a 210/220 °C per 20 minuti con vapore.

 

 

Chiocciole formate

Chiocciola sfogliata con cipollotto

Ora che mi ritrovo spesso a mangiare sola con mio marito mi piace molto fare l’ hummus e tutte le sue varianti. Per accompagnare queste salsine ho subito buttato l’occhio su alcuni post di una mia cara amica Dajana Dzijan. All’ennesima volta mi diceva falli i “fluffy sourdough chinese scallion pancake” vedrai che buoni. Ok ho detto ora o mai più. Devo dire che almeno una volta alla settimana li preparo. Sono comodissimi perchè preparo le salsine in abbondanza congelo porzionato e con un po’ di verdure assieme il pranzo è fatto. E così non mi lamento con mio marito se mi dice aspetta che devo finire una riunione.

ECCO IL PRANZO E' PRONTO

 

 

 

 

La ricetta e preparazione l’ho un po’ adattata alle mie esigenze ma vi lascio qui la ricetta originale fluffy pancake. 

Ultimamente metto direttamente nell’impasto il cipollotto perchè diciamo che mi è più comodo da stendere. Ma sta a voi scegliere e fare in base ai vostri gusti.

Chiocciole formate

 

 

 

 

Veniamo ora alla ricetta che seguo io e al procedimento

INGREDIENTI

  • 165 g farina 0 (io uso una 230 w)
  • 89 g di acqua a 38 gradi (non sempre la utilizzo calda perchè solitamente uso pasta madre rinfrescata)
  • 50 g di esubero di pasta madre (se usate licoli dovrete aggiungere un po’ di farina)
  • aggiungo un po’ di sale che non era previsto dalla ricetta orginale

per il ripieno queste dosi venivano fornite dalla ricetta

  • 10 g di olio
  • 3 g di sale
  • 25 g di cipollotto solo la parte verde

sulla superficie

  • semi di sesamo

PROCEDIMENTO

1.In una ciotola mescolate assieme farina, acqua e pasta madre in modo grossolano e lasciate così per un’ora.

2.Dopo un’ora riprendete l’impasto e cercate di renderlo liscio. Fate riposare in ciotola per un’altra ora e poi dividete in 4 panetti ben pirlati. La ricetta prevedeva un pezzo unico ma è molto più comodo e bello poter presentare così le chiocciole.

3.Dopo un riposo di 30 minuti riprendete un pezzo alla volta e stendetelo a cerchio sottile, cospargete di olio, cipollotto (tagliato sottile) e sale. Arrotolate e formate la chiocciola. Su un lato mettere i semi di sesamo. Fate così per tutti e tre i rimanenti.

 

 

 

 

4.Dopo aver fatto riposare per un’ora riprendete le chiocciole e stendetele leggermente e cuocetele in padella rovente. Dopo 5 minuti girate e coprite con coperchio. Attenzione a non bruciare e abbassate la fiamma se necessario.

WAFFEL CON LICOLI

Pensa e ripensa per colazione che fai? E per il dolcino serale soprattutto estivo con abbondanza di frutta e gelato?

La risposta è WAFFEL!

Questa ricetta mi è stata di molto aiuto durante il periodo del lockdown quando non trovavo il lievito chimico nemmeno a pagarlo oro . Ma senza l’aiuto della mia amica Dajana Dzijan non l’avrei mai provata e resa fondamentale quando sbaglio le dosi del rinfresco del licoli. La ricetta in questione non è mia ma abbiamo riadattato le dosi. La fonte è questforsourdough.com

INGREDIENTI

  • 166 g licoli (meglio appena rinfrescato e fatto maturare)
  • 55 g di zucchero (circa 3 cucchiai)
  • 33 g di olio
  • 1 uovo medio
  • 1 g di sale (un pizzico)
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 3 cucchiai di farina

PROCEDIMENTO
Prima di tutto accendete la piastra per i waffel.
In una ciotola inserite l’uovo e i 58 g di zucchero e montata con la frusta elettrica fino a farlo diventare spumoso e bianco (almeno 5 minuti).
A filo inserite l’olio e poi il licoli. Una volta amalgamato tutto aggiungete le polveri precedentemente setacciate.
Ora siete pronti per utilizzare la pastella e servire i waffel.
A volte succede che non li debba utilizzare subito e preferisco congelarli basterà un colpo di forno e tornano come prima.

CRACKER DI SEMI VARI

Buongiorno!

sulla falsa riga della ricetta dei CRACKER DI CHIA ho provato con grandi risultati a farli senza i semi di chia. Mi capita di non averli e non trovarli facilmente oltre ad essere i più costosi così ho detto proviamoci senza.

Vediamo le quantità e come ho calibrato io la ricetta!

INGREDIENTI per una teglia da forno 30×40

  • 30 g di semi di sesamo (scegliete voi bianco o nero);
  • 30 g di semi girasole;
  • 30 g di semi di zucca (mi capita di non averli a volte e sostituisco con pari peso di semi di girasole);
  • 30 g di semi di lino;
  • 30 g di fiocchi di avena;
  • 30 g di farina di farro integrale oppure farina integrale oppure farina 0 oppure semola rimacinata;
  • un cucchiaino raso di sale;
  • 2 cucchiai di olio evo;
  • 230 g di acqua.

PROCEDIMENTO

  1. Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e mescolare con un cucchiaio. Lasciate riposare 1 ora anche più. E se il composto fosse ancora troppo liquido per stare fermo nella teglia aggiungete qualche cucchiaio di semola rimacinata. Il composto è liquido ma non deve scendere dalla teglia.
  2. Foderate una teglia grande (30×40 cm) con un foglio di carta da forno. Versatevi l’impasto e distribuitelo in maniera uniforme usando un cucchiaio. Copritelo con una pellicola e usando un mattarello o rullo da pasticceria cercate di stenderlo più sottile possibile, fino a ricoprire tutta la superficie della teglia.
  3. Togliete il foglio di carta da forno di sopra o pellicola.
  4. Infornate nel forno riscaldato a 250°C fino a che si sarà abbastanza solidificato da poter tagliare con una rotella in tanti quadratini. Io in questo momento una volta fuori ribalto la sfoglia intera sottosopra e poi taglio.
  5.  Rimettete nel forno e abbassate la temperatura a 190 gradi e controllate spesso che i quadratini più esterni non si brucino e se sono cotti toglieteli. L’importante è che si seccano completamente e diventano croccanti. Una volta diventati tutti cotti lasciate a forno spento dentro i cracker.

Panini laugenbrot

Ecco i famosi paninetti piccini che fanno impazzire ai buffet o alle merende di mezza mattina a scuola. Sono tipici della zona del sud Tirolo, dell’Austria e della Germania. Sono i fratelli dei più famosi BRETZEL!

Laugenbrot
Laugenbrot

Veniamo alla parte più importante della ricetta: gli ingredienti e il procedimento singolare di questo tipo di impasto.

 

 

INGREDIENTI
poolish:

  • 100 g di farina 0 media forza (proteine 11)
  • 100 g di acqua
  • 10 g di lievito di birra *

impasto :

  • 400 g di farina 0 o 00
  • 150 g di acqua (e qualche grammo in più)
  • 10 g di sale
  • 5 g di zucchero
  • 40 g di burro o strutto

per la glassatura:

  • 1,5 l di acqua fredda
  • 80 g di bicarbonato
  • 20 g di sale grosso

per guarnire a scelta:

  • sale grosso q.b.
  • semi di sesamo q.b.
  • semi di papavero q.b.

*la quantità di lievito può essere diminuito soprattutto se utilizziamo una farina forte. Vista la velocità di preparazione sconsiglio farine troppo forti.
*nel caso si volesse velocizzare ulteriormente la preparazione si può evitare il poolish e inserire il lievito direttamente nell’impasto. Quindi gli ingredienti saranno:
500 g di farina, 250 g di acqua, 10 g di lievito di birra, 10 g di sale, 5 g di zucchero, 40 g di burro o strutto.
PROCEDIMENTO
Iniziare preparando il poolish e farlo raddoppiare fino alla comparsa delle classiche fossette; ci vorranno da un’ora a un’ora e mezza a seconda della temperatura e dalla quantità di lievito usato.

Poolish

 

 

 

 

Setacciate la farina e versarla nella ciotola dell’impastatrice. Versare il poolish al centro e far avviare la macchina. Inserire la rimanente acqua e poi il sale. Una volta incordato inserire il burro o lo strutto poco per volta. Pirlare il composto e mettere in una ciotola a raddoppiare. Non dovesse venire liscio il panetto far riposare una decina di minuti e ripetere la pirlatura.
Una volta raddoppiato dividere in tanti pezzi da 40 g. Arrotondare e poi dare una forma più allungata. Mettere su teglia. In estate io metto quasi subito la teglia in frigo mentre in inverno attendo una quindicina di minuti e poi lascio un’ora in frigo coperto e gli ultimi 15 minuti scoperto.
Poco prima della fine dell’ora prepariamo la glassatura. In una pentola mettiamo acqua fredda, bicarbonato e sale grosso e portiamo a bollore. Una volta che l’acqua bolle immergiamo poco per volta i paninetti e li lasciamo circa 20 secondi girandoli. Per facilitare la bollitura io divido la carta forno sotto i panini in modo da prelevare più facilmente il panino dalla teglia. Facciamo scolare con la schiumarola e se riuscite passate i panini su un canovaccio molto delicatamente e senza ustionarvi con l’acqua in eccesso. Quindi depositiamo su una teglia con carta forno. Nel caso si volesse cospargere di sale o semini è preferibile farlo immediatamente.

 

 

 

 

 

 

 

 

Accendere il forno a 200 gradi e poco prima di infornare fare due tagli con lametta sul paninetto. Cottura circa di 15 minuti ma meglio stare all’occhio.

Focaccia con licoli

FOCACCIA ALTA CON LICOLI
Focaccia alta con licoli presa dal blog Artisan Bryan Sourdough https://www.artisanbryan.com/post/how-to-make-sourdough-focaccia-recipe

INGREDIENTI
Pre-fermento
100 g di licoli attivo
50 g di farina integrale (io solita farina con cui rinfresco)
150 g di farina forte (io solita farina con cui rinfresco)
200 g di acqua tiepida
Impasto finale
500 g di farina per tutti gli usi media forza (molino cosma prot 11 260w)
500 g di farina per pane forte (spadoni pz3 o petra 1 o caputo rosso)
250 g di licoli
730 g di acqua fredda
30 g di zucchero
25 g di olio evo
25 g di sale
origano, rosmarino, timo fresco o secco q.b.
topping con olive, pomodorini, cipolla, capperi etc.
PROCEDIMENTO
1. Sciogli il prefermento (250 g) in 80 % dell’acqua (584 g ). Aggiungi la farina e lo zucchero e mescola fino ad assorbire tutta la farina. Lascia l’impasto coperto per 1 ora in un luogo caldo.
2. Passata l’ora aggiungi l’olio d’oliva 25g , il sale 25 g e l’acqua rimanente. Schiaccia fra le mani l’impasto per far incorporare acqua, olio e sale. Fai riposare l’impasto 5 minuti in ciotola.
3.Passati i 5 minuti trasferisci l’impasto dalla ciotola e fai delle pieghe all’impasto tipo strech&fold per dare struttura all’impasto. Quando l’impasto risulterà abbastanza liscio e incordato potrai lasciarlo riposare nella ciotola per 30 minuti.
4. Dopo 30 minuti dai altre pieghe tipo s&f per dare struttura all’impasto nella ciotola oleata. Ripeti questo processo dopo altri 30 minuti. (2 pieghe s&f totali)
5. Lascia lievitare l’impasto per 4-6 ore finchè non è raddoppiato. I tempi sono indicativi meglio controllare.
5. Dividi se necessario l’impasto in due parti o puoi anche fare una focaccia unica. Spolvera leggermente il piano e dai una forma rettangolare e arrotola fino in centro e poi senza stringere tanto arrotola il tutto. Modella l’impasto in rettangolo. Deposita l’impasto in una teglia oleata e dai una oliata nella superficie dell’impasto stesso. Metti anche qualche chicco di sale in superficie.
6. Copri con una pellicola di plastica e deposita il tutto in frigo per 12 ore .
7. Il giorno dopo togli l’impasto dal frigo e dopo aver coperto di olio la superficie allarga con i polpastrelli. Se tende a ritirarsi aspetta 10 minuti e ripeti. Io ho preferito lasciar acclimatare per un’ora la focaccia prima di stenderla. Cospargi di rosmarino, cipolla, pomodorini…e lascia per un’ora o due l’impasto a lievitare al caldo. Potrebbe volerci anche più tempo.
8. Riscalda il forno a 250 gradi e cuoci per 15-20 minuti fino a che la superficie diventa dorata.

PANE IL TEMPO CHE TROVA

Cari amici sono ormai mesi che non scrivo nulla. MA PERCHE’? Perchè non ho tempo; perchè non ho voglia; perchè non avevo un pc; perchè… ma si a tutto si può dare una giustificazione no?

Questa ricetta o indicazione ve la scrivo soprattutto per mettere in ordine la mia mente disordinata. Se siete come me che adorate le scaletta scritte ecco una promemoria molto utile. Ho inserito qualche opzione per prevenire cambiamenti improvvisi. Facessi solo il pane nella vita forse mi stuferei.
Cerco con questa ricetta di dare un ordine per poter fare una o due pagnotte nell’arco del tempo che abbiamo a disposizione perchè si sa se hai una famiglia e dei bambini devi tenere conto di tanti fattori.

Pagnotta e fetta

OK partiamo con gli ingredienti!

INGREDIENTI

  • 1 kilo di farina a scelta* (io uso petra principalmente e molino cosma);
  • 650 g di acqua per autolisi (se si utilizza farina forte che già sappiamo assorbe molto altrimenti mettiamo il 550 g) + 50-100 g di acqua per finire di impastare;
  • 120-150 g di lievito madre rinfrescato (il mio è 45-50% di idratazione);
  • 20 g di sale.

*TIPO DI FARINA: io utilizzo solitamente farina con una forza elevata che assorbe abbastanza (Petra 1 o Petra 9) quindi mi trovo bene a mettere in autolisi 650 g di acqua subito. Utilizzo tal volta farina più debole da supermercato del Molino Cosma farina 0 con 11 proteine e metto 600 g di acqua. Nel momento di inserire la pasta madre e il sale valuto se è il caso di aggiungere altra acqua. Per mia esperienza preferisco vedere l’impasto gestibile che incappare in impasti molto molto liquidi che poi chissà se riesco a gestire… insomma il mio metodo profano è tocco l’impasto e valuto quanto appiccicoso è e quanto quel giorno voglio giocare con impasti più idratati.

PROCEDIMENTO

  1. Rinfreschiamo la pasta madre come di consueto. Sto provando a rinfrescare con impastatrice prima la pasta madre poi la farina e poco alla volta l’acqua consiglio di rinfrescare almeno 100 g di pasta madre. L’importante è che ne abbiate 120 g e qualcosa in più per tenere per le prossime volte. Lasciare 3-4 ore come di consueto al caldo a raddoppiare. Oppure rinfrescate come siete abituati e fate la croce o non la fate ma usate una pellicola bucherellata in modo che la pasta madre respiri.

    Rinfresco della pasta madre
  2. Nel frattempo metterete in autolisi tutta la farina prescelta con 550 o come faccio io 650 g di acqua. Basterà dare una breve impastata. Tutta la farina dovrà essere bagnata pena piccoli pezzi di farina dura che non si amalgamo bene nell’impasto. Autolisi da profani può variare da 1 ora a 4 ore.  L’autolisi è una tecnica particolare che consente di sfruttare l’autoevoluzione delle caratteristiche del glutine. Questo sistema si pratica in tre fasi: miscelazione iniziale della farina con dell’acqua; riposo dell’impasto autolitico così ottenuto; ed in fine l’impasto finale. Nella prima fase nell’impastatrice vengono dosati gli ingredienti di base ( farina e acqua ( 55%) ), i quali vengono delicatamente impastati ( ad esempio con l’impastatrice a spirale 5-8 minuti, soltanto in prima velocità ). L’impasto così ottenuto, subisce successivamente il riposo ( seconda fase ), che può durare da 20 minuti a 24 ore. Se il tempo di riposo è superiore alle 5-6 ore, si consiglia di aggiungere alla miscela una parte del sale e non superare il 45-50 % di acqua, la successiva conservazione dovrà essere effettuata alla temperatura di + 18-20°C. Mentre per il periodo di riposo abbastanza breve l’impasto viene lasciato all’ambiente, eventualmente nella vasca stessa dell’impastatrice. Infine segue la terza fase ( l’impasto finale ), in cui vengono aggiunti gli ingredienti mancanti nella ricetta ( lievito, malto, eventualmente acqua, sale ) o gli altri ingredienti in base alla ricetta. Il tutto viene impastato soltanto in seconda velocità per il tempo necessario. L’impasto autolitico può essere utilizzato totalmente o parzialmente ( con la dose minima del 20% ). cit. “La Lievitazione lenta di P. Giorilli”.
  3. Passate le 3-4 ore si procede inserendo nell’impasto autolitico la pasta madre spezzettata e un po’ di acqua e iniziare a impastare lentamente. Ora starà a voi decidere quanta acqua utilizzare. Io con Petra 1  pura o mischiata con Petra 9 o altra farina in piccola percentuale aggiungo, avendo utilizzato 650 g di acqua su un kilo, ulteriori 50 g e a volte 70 g. A impasto bene amalgamato sospendo e copro per 30 minuti.
  4. Riprendo l’impasto e aggiungo i 20 g di sale e nel caso aggiungo ulteriore acqua (30 g o 50 g). Incordo l’impasto e lo lascio nuovamente riposare in ciotola per 30 minuti. Qui subentrano le variabili. Se non avete tempo e l’impasto è bello liscio basterà rovesciare sul tavolo e pirlare l’impasto e depositarlo in una ciotola oliata meglio se graduta e farlo lievitare al raddoppio oppure pirlare e lasciare riposare l’impasto sulla spianatoia per ulteriori fasi.
  5. Se non mettiamo a lievitare al raddoppio in massa procediamo con il metodo della laminazione che ultimamente faccio quasi sempre perchè mi permette di inserire i semini (sesamo, lino, girasole etc).  Lascio nuovamente riposare l’impasto sulla spianatoia (io tavolo di marmo) per 30 minuti. Che cos’è?
    La laminatura é propedeutica alle pieghe. Aiuta le pieghe a svolgere al meglio il loro compito, spianando la strada. Nella prima distribuisci i gas e nella seconda aumenti struttura.  Come si fa?
    Appena estratto l’impasto dall’impastatrice lo si lascia riposare sul banco di lavoro o in ciotola mezz’ora in modo che si distenda. Successivamente lo si allarga con le mani in modo da ottenere uno strato sottile con forma rettangolare. Si prosegue con una piegatura semplice a tre. Si lascia lievitare coperto per circa 40 minuti e successivamente si proseguo con le pieghe. (cit. Fabio Fiorentino).

    Laminazione
  6. Ora l’impasto è incordato e liscio ma visto che ci sono faccio una piega a tre o una coil fold e arrotondo nuovamente l’impasto depositandolo in una ciotola graduata. Qui potete decidere se mettere in un posto caldo o lasciare a temperatura ambiente per il tempo che raddoppierà. Io ci metto dalle 5 ore alle 7 ore perchè se vedo che non lievita avvicino a una fonte calda. Le 5 ore di raddoppio se è a 28 gradi ma come ben sapete dipende dalla vostra pasta madre.
  7. Al raddoppio divido in due l’impasto e con delle pieghe a fazzoletto o a tre arrotondo l’impasto e faccio riposare sempre sulla spianatoia per 20 minuti.
  8. Passato il tempo procedo alla formatura del filone. Qui potrete semplicemente allargare a rettangolo e arrotolare o fare un’altra piega a fazzoletto e depositare in cestino ben infarinato di semola lasciando la parte della chiusura che si veda. Nulla vi vieta di mettere la chiusura sotto e lasciare che la pagnotta si apra con quei tagli durante la cottura.
  9. Lascio un’ora a temperatura ambiente e poi deposito in frigo. Le tempistiche che seguo sono se uso meno lievito 120 g o anche 100 g con una farina forte depositandolo la sera lo riprendo al pomeriggio oppure se decido di infornare la mattina lascio anche due ore fuori e poi la mattina inforno. Io le tempistiche oltre dai tempi che ho le decido con le farine che uso. Se uso una farina debole metto più lievito e faccio sostare meno in frigo. Se la farina è forte uso meno lievito e faccio maturare di più l’impasto in frigo. Il tempo in frigo mediamente è sulle 12-18 ore nel mio caso.
  10. Preferisco fare una foto prima di mettere l’impasto in frigo e una il mattino dopo per vedere come sta procedendo l’impasto e diciamo che al quasi raddoppio inforno direttamente dal frigo forno.
  11. La cottura sta a voi con i mezzi che avete.
    1. Se come me avete la pentola in ghisa mettete dentro la pentola e accedente al massimo. Dopo 10 minuti che è arrivato a temperatura infornate ricordandovi di praticare dei tagli con lametta da barba o con coltello del pane. Per 20 minuti a 250 gradi con coperchio e poi 30 minuti senza coperchio abbassando la temperatura man mano.
    2. Se avete la refrattaria sul fondo mettete un pentolino di acciaio e quando deciderete di infornare buttateci dei ghiacci dentro e spruzzate acqua. Dopo 20 minuti togliete il pentolino e abbassate la temperatura un po’ alla volta.
    3. Nel caso non abbiate questi mezzi utilizzate la normale leccarda da forno e procedete come fosse una refrattaria.
  12. Una volta cotto e passati i 50 minuti fate andare ancora con il forno ventilato e a spiffero a 200 gradi. Per cuocere il secondo filone dovrete far tornare a regime il forno ai 250 gradi e procedere come prima. La pagnotta va depositata in verticale in modo che fuoriesca il vapore o su gratella come preferite. Io trovo che il meglio lo dà il pane quando sono passate 12 ore ciò non toglie di tagliarlo caldo. Si mantiene tranquillamente per una settimana…qui non succede perchè viene consumato prima ma mi è capitato di dimenticarmi qualche pezzo e trovarlo dopo una breve riscaldata buono.

 

Pane cotto

CECINA

Eccomi dopo mesi e mesi di silenzio a presentarvi un piatto che ultimamente faccio spesso: la Cecina!
Ma cos’è? La farinata di ceci, conosciuta anche come fainè, fainà (in genovese) o cecìna, è una torta salata molto bassa, preparata con farina di ceci, acqua, sale e olio extravergine di oliva.
Si tratta di un piatto italiano tipico della Liguria, regione in cui assume il nome di fainâ. È tuttavia conosciuta anche a Pisa con l’appellativo di cecìna, a Livornocome torta di ceci o, più semplicemente, torta, come “calda calda” a Massa, come socca a Nizza o come cade a Tolone, in Francia, nel Basso Piemonte ed in particolare nella provincia di Alessandria dove spesso è anche chiamata belécauda. Viene preparata anche in Sardegna, a Calasetta e a Sassari, dove il suo nome è fainè (spesso, cotta con altri ingredienti come cipolle, acciughe, salsiccia e con l’aggiunta di una spolverata di pepe nero; da cui si è diffusa in parte della Sardegna settentrionale, specialmente ad Alghero e a Porto Torres), a Buenos Aires in Argentina, e a Montevideo in Uruguay dove è conosciuta come fainá. Famosissima e presente in tutte le pizzerie di tutto la provincia di Ferrara e nel vicino Polesine dove viene chiamata padellata di ceci e servita con sale e pepe oppure con salsiccia spezzettata e cipolla.
Si cuoce in un forno a legna, in teglia, e assume con la cottura un vivace colore dorato. Alcune aziende alimentari ne propongono una versione confezionata precotta, pronta da scaldare e venduta nella grossa distribuzione (fonte wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Farinata_di_ceci).

Cecina o farinata

Dopo questa breve introduzione vi dico solo che mio marito è arrivato a casa dalle sue numerose trasferte a Firenze parlandomi della cecina e di quanto era buona. Quindi la cosa più veloce per poterla assaggiare è stata farla.  Tra i regali di Natale è arrivato un pacchetto di farina di ceci non ho aspettato altro per gustarla al più presto.
Si prepara velocemente e soprattutto la puoi preparare dopo pranzo e verso ora di cena scaldi il forno e via in forno…

INGREDIENTI per una teglia di 32 cm

Cecina in teglia pronta per essere infornata

Dose per 2 persone

  • 160 g di farina bio di ceci (prendetela bio perché altrimenti puzza);
  • 480 g di acqua ;
  • 7 g di sale;
  • Circa 2 cucchiai di olio evo (vado ad occhio meglio abbondare);
  • Pepe q.b. prima e a fine cottura.

PROCEDIMENTO
-Dopo aver setacciato la farina di ceci aggiungerla un po’ alla volta all’acqua mescolando dopo ogni aggiunta. Togliere la schiuma che si formerà con un cucchiaio. Lasciar riposare coperto da pellicola dalle 4-6 ore ricordandosi di mescolare ogni tanto con una frusta.

Cecina pronta con affianco la schiuma eliminata.

-Una volta passato il tempo, riscaldare al massimo il forno (250 gradi). Se foste muniti di pietra refrattaria utilizzate anche questa inserendola da forno spento.
-Una volta arrivato a temperatura aggiungere al composto il sale, il pepe e l’olio. Oliare per bene la teglia dove andremo a versare la cecina con circa 4 cucchiai di olio di semi (regolatevi ma deve essere bene oliata).
-Stando ben attenti a non far cadere il composto della cecina posizionatela sopra la pietra refrattaria a metà forno. Lasciate a metà forno fino a che vedrete la doratura in superficie e poi spostatela vicino al grill il tempo necessario che si formi la crosticina. Più o meno calcolate 30 minuti di cottura ma potrebbe andare di più.

Cecina pronta per essere peppata e per essere accompagnata come uno desidera!

-Una volta cotta dividete in quarti per facilitare l’estrazione della cecina della teglia. Se la teglia è adatta e il forno era a temperatura alta non dovreste fare fatica a toglierla.

Conclusione
Per noi è un piatto unico e l’accompagno con verdure grigliate, cipolla caramellata piccante e focaccia barese ma voi potete fare come volte!

Piatto completo

PANNA COTTA CON CARAMELLO SALATO

Approfitto di una mattinata di pioggia per mettermi in riga e inserire una ricettina semplice e veloce che stuzzica il palato e soprattutto da portare a tavola quando avete amici e volete stupirli!
La ricetta è di Luca Montersino ma non spaventatevi è davvero semplice…l’ho fatta anch’io. Di seguito non troverete l’originale ma quella che faccio normalmente io. Quindi direi di leggerla e recuperare i pochi ingredienti che vi serviranno e alla prima occasione farla!
Vi lascio il link del video che potrà darvi un aiuto se è la prima volta che fate il caramello… le prime volte mi sono bruciata, ho buttato via zucchero perchè non capivo come fare. Ma ora diciamo che me la cavo!
Link diretto di Luca Montersino —>>>>> https://www.youtube.com/watch?v=CcxfAYQ8TzA

2017-10-29-13-55-18

INGREDIENTI (per 8 bicchieri)

  • Per il caramello salato
  • 250 g di zucchero semolato;
  • 110 g di acqua (facoltativo preferisco metodo a secco);
  • 170 g di succo di arancia (o un qualsiasi succo di frutta abbiate in casa);
  • 5 g di scorza di arancia (io ometto perchè non piace);
  • 1 g di sale.
  • Per la panna cotta
  • 800 g di panna fresca (oppure potete fare come faccio io 400 g di panna fresca e 400 g di panna UHT per cucina);
  • 150 g di latte;
  • 155 g di zucchero semolato;
  • 12 g di colla di pesce (se fate metà dose io ho provato usando anche solo 4 g di colla di pesce ed è venuto perfetto);
  • 1 bacca di vaniglia o estratto o vanillina.
  • Per gli streussel (la ricetta originale prevede 150 g di tutti gli ingredienti)
  • 100 g di farina di nocciole o mandorle (o nocciole o mandorle intere tostate);
  • 100 g di  zucchero a velo (nel caso usiate le nocciole e mandorle intere anche semolato);
  • 100 g di burro;
  • 100 g di farina di riso (se non l’avete potete sostituirla con farina per dolci);
  • un pizzico di sale
  • Per la decorazione
  • foglioline di menta o di melissa
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    PROCEDIMENTO

    Pesate 200 g di panna e aggiungetela assieme al latte in un pentolino portando a bollore; quando bolle togliere dal fuoco e unite lo zucchero mescolando. Aggiungete la colla di pesce che avrete messo a bagno in acqua per 10 minuti; mescolate bene in modo che questa di sciolga completamente e unire il resto della panna.

    Preparare il caramello: scaldare un pentolino e utilizzando il metodo a secco (che consiglio) versate poco per volta lo zucchero semolato toccandolo il meno possibile al massimo scuotendo la padella. Nel momento in cui vedrete che si sta sciogliendo andrete con la spatola di legno a sciogliere il resto dello zucchero e potrete aggiungerne ancora. Continuate così fino ad esaurimento dello zucchero. Una volta sciolto tutto lo zucchero andrete a inserire in un colpo solo il succo che avrete ben riscaldato al microonde. Fate attenzione che schizza e fa molto vapore. Mescolate ancora aggiungendo un pizzico di sale. Rimanessero dei grumi continuate lasciate ancora sul fuoco e sciogliete. Nel caso rimanessero dei pezzetti nel momento in cui andrete a versate cercate di eliminarli. Allontanate quindi dal fornello e fate riposare.

    Per la preparazione gli streussel: se come me volete usare le nocciole o mandorle intere inserite la frutta secca assieme allo zucchero in un frullatore e frullate fino ad ottenere una farina sottile. Setacciate assieme le polveri (farina di riso, farina di mandorle o nocciole con zucchero, un pizzico di sale), aggiungere il burro ammorbidito e lavorate fino ad ottenere delle briociole. Disporre le briociole sulla teglia e infornare a 160 gradi per 10 – 12 minuti.

    Ora non resta che comporre il bicchiere. Sul fondo dei bicchieri mettete un po’ di caramello poi versate la panna cotta e mette in frigo per un’ora o un’ora e mezza. Poi mettete sopra il caramello e gli streussel e una spolverata di zucchero a velo e servite.

    Potete anche preparare la sera prima i bicchierini con solo caramello e panna cotta e per il pranzo ultimate il bicchiere. Il caramello dovesse diventare duro lo sciogliete a bagnomaria pochi secondi o pochi secondi in microonde. Per conservare il caramello basta lasciarlo in frigo coperto.

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