Amatriciana ricetta originale

« “… e li tra gli armenti, da magica mano, nascesti gioiosa nel modo più strano, la pecora mite e il bravo maiale, donarono insieme formaggio e guanciale.” » Così recitava Carlo Beccari, poeta scrittore e giornalista italiano, riferendosi a uno tra i piatti più antichi e gustosi della cucina Laziale-Abbruzzese. Scopriamo la storia di questa semplice e meravigliosa ricetta.


Amatriciana, la vera e antica ricetta originale! Storia:


L’Amatriciana, o ‘matriciana in romanesco, è un condimento per la pasta che ha preso il nome da Amatrice, cittadina in provincia di Rieti, fino al 1927 in Abruzzo. Gli ingredienti principali sono: guanciale, formaggio pecorino e pomodoro. È inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali laziali. L’antenata della amatriciana è la gricia (o griscia), ovvero stesso piatto senza il pomodoro, quest’ultimo difatti venne importato in Europa alla fine del diciottesimo secolo. Il nome Griscia proviene da un paesino a pochi chilometri da Amatrice, frazione del comune di Accumoli, di nome Grisciano. La ricetta fu inventata dagli antichi pastori, che andavano per pascoli con strutto, pasta secca, guanciale, pepe nero e pecorino. Nell’Ottocento e sino all’inizio del Novecento, la popolarità della Amatriciana a Roma si accrebbe considerevolmente, questo avvenne a causa degli stretti contatti – a quel tempo già pluricentenari — tra Roma ed Amatrice. A quei tempi, parecchi osti e trattori della città erano originari di Amatrice, cosicchè il termine “Matriciano” venne a significare “locanda con cucina”. L’Amatriciana fu estremamente bene accolta e (anche se nata altrove), venne rapidamente considerata un classico della cucina romana. Il nome della pietanza in romanesco divenne ‘matriciana a causa dell’aferesi tipica di questo dialetto.
Agli “Ingredienti degli spaghetti all’amatriciana e città di Amatrice”, il 29 agosto 2008 è stato dedicato un francobollo, policromo e dentellato, emesso dalla Repubblica Italiana, del valore di 0,60 €uro. NOTA: Spesso ho letto molteplici varianti sugli ingredienti di questo primo piatto, e da romana e frequentatrice di Amatrice e Accumoli, tengo a fare luce su questa eterna diatriba, spiegando la vera e antica ricetta originale dell’amatriciana. Imparai a farla da ragazzetta attraverso gli anziani del paese, e nonostante abbia notato dei radicali cambiamenti negli ingredienti scritti addirittura dalla proloco (come il vino bianco e il peperoncino), non la cambio e resto fedele alla vecchia tradizione. Mi è di conforto sapere che per esempio, la zia ottantenne originaria di Amatrice, di una cara amica di famiglia, ancora la prepara esattamente così.


CONSIGLI: Se avete una padella vecchia di ferro (come avevano i nostri nonni) ungetela con mezzo cucchiaio di strutto – reperibile in qualunque supermercato – altrimenti per le padelle antiaderenti, non serve. La ricetta originale prevede l’uso degli spaghetti, i bucatini sono stati introdotti solo dopo dalla cucina romana.  NO pancetta, che rimane più salata. Il pecorino meglio sarebbe quello di amatrice, che resta più delicato del pecorino romano che di solito viene usato, ma vanno bene entrambi. NON METTETE OLIO, altera il sapore dell’amatriciana, il guanciale soffrigge nel suo stesso grasso!  

  • DifficoltàBassa
  • CostoBasso
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura25 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • CucinaItaliana

Ingredienti per l’amatriciana

Come si prepara l’amatriciana

  1. Metti l’acqua a bollire in un tegame, con una presa di sale grosso. Ungi una padella di ferro con dello strutto, ma se hai quella antiaderente non serve. Taglia il guanciale a listarelle e non a cubetti, uniscilo in padella e lascialo soffriggere nel suo stesso grasso, a fuoco basso, fino a che come diciamo noi a Roma: non “SFRIGOLA”. Il guanciale deve diventare trasparente nella parte grassa, iniziando poi a dorare, e quando sarà ben croccante e abbrustolito – attenzione a non bruciarlo – raccoglilo con una schiumarola e mettilo da parte su un piattino, ma LASCIA il suo grasso all’interno della padella

  2. Versa i pelati nella padella e fai cuocere per 10 /15 minuti. Una volta cotti, schiacciali con una forchetta riducendoli in polpa e unisci 20 grammi di pecorino grattugiato. In teoria non dovresti aggiungere sale, in quanto già c’è la sapidità del guanciale e del pecorino, però ti consiglio di assaggiare, ed eventualmente unire due pizzicotti -ma non di più-  di sale fino.

  3. Scola gli spaghetti e uniscili al sugo in padella, ripassandoli a fuoco vivo per 2 minuti e amalgamando bene tutto. Aggiungi guanciale e pecorino, mescola velocemente e impiatta l’ amatriciana ricetta originale ben calda!  CONSIGLIO: il pecorino non comprarlo già grattugiato, acquista il pezzo sano e grattalo tu, ma non finissimo, bensì grossolano

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